Il municipio X è senza ombra di dubbio l’area della nostra città più esposta agli allagamenti. Viviamo una emergenza permanente causata da una cementificazione selvaggia, un abusivismo espansivo e predatorio, una scellerata impermeabilizzazione del suolo, e una colpevole mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di scolo e delle caditoie. Nonostante questa consapevolezza, impugnata in campagna elettorale dal M5S, dopo anni di governo del Municipio e della città di Roma siamo ancora all’anno zero. Caditoie ostruite, quasi cementate per il materiale refluo che negli anni si è compattato nei pozzetti, canali di scarico completamente abbandonati, anche quelli di competenza municipale, spesso intasati da rottami e vegetazione, sono la fotografia che caratterizza uno dei Municipi di Roma Capitale più a rischio allagamenti. L’ assenza totale di programmazione della manutenzione ordinaria di canali e caditoie è la cifra distintiva di una amministrazione che, dopo tante parole, ha lasciato il tema della messa in sicurezza idraulica al fato, alla casualità, alla speranza di eventi meteo non particolarmente gravi. Si può accettare una impostazione di questo tipo? A nostro giudizio assolutamente no. E’ oltremodo assurdo che in pieno autunno, con previsioni di eventi meteo importanti quanto frequenti, si inizi a pulire i canali e i fossi di raccolta acque piovane non prima della fine di Novembre. Questi lavori andrebbero programmati e svolti durante la stagione primaverile ed estiva, periodi dell’anno dove la bassa piovosità permette di programmare gli interventi in sicurezza. Quindi la gara per l’appalto andava fatta per tempo con la consapevolezza che nel nostro emisfero esistono quattro stagioni di cui due particolarmente piovose. Non ci vuole un premio nobel per la fisica per saperlo. E invece no, la pulizia dei canali si farà praticamente prima di Natale. Non parliamo poi della disostruzione delle caditoie, argomento mai affrontato con concretezza e con metodo ma sempre utilizzato per fini elettorali. Ci sono pericoli reali, soprattutto nelle zone del Municipio più esposte all’emergenza idraulica, ma nessuno ha pensato bene di intervenire per tempo per ridurre il rischio allagamenti. Ma non c’è solamente una assoluta assenza dell’amministrazione nel programmare gli interventi di manutenzione ordinaria. L’autorità di Bacino Fiume Tevere ha pubblicato un nuovo decreto relativo al PAI e redatto una nuova mappa del rischio idraulico per il X. Tale documento prevede la riclassificazione di due zone dell’infernetto da zone ad elevato rischio idraulico a zone a rischio inondazione lieve. E’ del tutto evidente che questa riclassificazione rischia di determinare nuove colate di cemento in quell’area, una per tutte il mega centro commerciale Esselunga. Questa amministrazione deve a questo punto dire con chiarezza ai cittadini che la riclassificazione di alcune aree del Municipio non determinerà, come conseguenza, nuove speculazioni edilizie, nuove autorizzazioni a costruire ecomostri in cemento armato, in un territorio già piegato dal cemento selvaggio e dalla impermeabilizzazione del suolo. Chiediamo quindi alla Giunta Di Pillo uno scatto, un colpo d’ala che fino ad oggi non c’è mai stato: attivarsi per disostruire con urgenza canali e caditoie soprattutto nei quadranti più a rischio allagamento; dire chiaramente alla città che non verranno concesse autorizzazioni per costruire mostri in cemento, soprattutto nelle aree più a rischio idraulico come Infernetto; impegno ad approvare e portare a termine in tempi ragionevoli un piano generale di messa in sicurezza idraulica di tutto il Municipio. Non chiediamo la luna, chiediamo solamente un pò di buon senso.

Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio