La XXV edizione della “Festa del Radicchio città di Mirano e dei Sapori della Tradizione Veneta” svoltasi nella centrale Piazza Martiri lo scorso 22 gennaio è stata organizzata dalla Pro Loco Mirano in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, le associazioni di categoria degli Agricoltori (CIA, Coldiretti e Confagricoltori), La Strada del Radicchio e dall’IIS “8 MARZO – K. Lorenz”.

Nell’ambito della manifestazione è degna di nota l’iniziativa organizzata dall’IIS “8 MARZO – K. Lorenz che ha visto coinvolti gli studenti, gli insegnanti e la Dirigenza scolastica in un percorso didattico/divulgativo volto alla scoperta di questo pregiato, e ricercato, prodotto tipico del territorio dove insiste l’Istituto.

Con un pullman messo a disposizione dalla scuola, è stata organizzata una visita guidata all’Azienda Agraria Parauro situata nella periferia nord della città al civico 84/2 dell’omonima strada; una struttura didattica di circa due ettari, dei quali la metà circa dedicati alle coltivazioni a terra, mentre l’altra metà è occupata da serre, aule didattiche e laboratori.

Qui gli studenti, una dozzina, ancorché comprensibilmente emozionati per la presenza del primo cittadino, Tiziano Baggio, e del numeroso pubblico che ha assiepato l’aula, hanno illustrato sinteticamente, ma in maniera assolutamente esaustiva, con dovizia di particolari e con la supervisione del Prof. Thomas Brusò, tutti gli aspetti della coltivazione del Radicchio rosso di Treviso.

Hanno iniziato l’esposizione dalle tempistiche e metodologie di semina proseguendo con la spiegazione delle caratteristiche ottimali del terreno, i nutrienti necessari, le tecniche di irrigazione, la cura delle piante dalle infestanti, le caratteristiche organolettiche, la fase della raccolta, le tecniche di sbiancamento sino alla tolettatura prima di poter incassettare il prodotto per la successiva vendita al dettagliando.

Per ognuna delle fasi, gli studenti si sono soffermati su tutti gli aspetti di rilievo che permettono di ottenere un prodotto di assoluta eccellenza.

Nella loro esposizione, gli studenti hanno inoltre dettagliato il rigido disciplinare che regolamenta la classificazione comunitaria IGP (Indicazione Geografica Protetta) del radicchio rosso di Treviso.

Al termine dell’esposizione, la Dirigente dell’IIS “8 MARZO – K. Lorenz”, Dott.ssa Roberta Gasparini, rispondendo alle domande postele da alcuni dei presenti, ha avuto modo di illustrare il percorso di studio intrapreso dagli studenti e che consentirà loro di conseguire il diploma quinquennale sottolineando, al contempo, la varietà delle offerte formative disponibili presso l’Istituto stesso.

A seguire la dimostrazione pratica delle fasi della tolettatura del radicchio, sempre da parte di alcuni studenti, fatta rigorosamente a mano: l’asportazione delle foglie periferiche della pianta, la preparazione della radice che deve risultare essere di lunghezza proporzionale alle foglie, la successiva fase di lavaggio ed, infine, l’incassettamento del prodotto.

Nell’Azienda Agraria Parauro, gli studenti si cimentano non solo con la coltivazione del radicchio, ma anche con un’altra vasta gamma di prodotti agricoli, e non solo; quest’ultimi, una volta raccolti e puliti, sono posti in vendita diretta e possono essere acquistati nel negozio sito all’interno di una delle serre presenti.

All’interno della stessa struttura è presente anche una sezione dedicata esclusivamente alla florovivaistica e che consente l’acquisto di piante ornamentali sempre coltivate dagli studenti.

Motivo di vanto per l’Istituto è stata la creazione, all’interno della sede di Via Matteotti 42/A, a pochi passi dal centro cittadino, di un Laboratorio Didattico di Impresa Formativa denominato “AgriShop 2.0” dove, il martedì, mercoledì e giovedì con orario di apertura al pubblico dalle ore 9:00 alle ore 12:30, è possibile acquistare i prodotti coltivati direttamente dagli studenti all’interno dell’Azienda Agraria Parauro.

Per saperne di più si può consultare il sito dedicato.

Prima che il pullman riportasse i visitatori in piazza a Mirano, al termine della visita, l’istituto ha voluto offrire un piccolo rinfresco così che i partecipanti potessero assaggiare alcuni dei prodotti coltivati, trasformati e preparati, dagli studenti.

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Michela Cossidente

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