Giovedì 28 e venerdì 29 giugno 2018, Elena Mazzi, artista vincitrice del Premio Ermanno Casoli di quest’anno, sarà a Fabriano per un workshop in Elica, nell’ambito di E-STRAORDINARIO, il programma ideato dalla Fondazione Ermanno Casoli (FEC) e curato da Marcello Smarrelli che da anni porta l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa quale strumento didattico e metodologico rivolto alla formazione aziendale, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo. In questi due giorni l’artista  inizierà la realizzazione della sua opera Mass age, message, mess age (Elica 2018), coadiuvata da Diego Agostini, della società di consulenza Commitment, trainer specializzato in formazione aziendale. I partecipanti, 20 dipendenti di Elica, saranno invitati a lavorare sull’individuazione di parole tratte dal linguaggio manageriale di uso quotidiano, al fine di creare un glossario da utilizzare per il gioco del telefono senza fili. I giocatori/partecipanti saranno chiamati a creare elementi che facilitino o intralcino la comunicazione verbale attraverso l’assemblaggio, creativo ma funzionale, di oggetti costruiti con materiali scelti tra quelli che caratterizzano la produzione industriale di Elica. Il workshop, riservato ai dipendenti di Elica, sarà preceduto da un talk aperto al pubblico, che si terrà giovedì 28 giugno dalle ore 17.00 alle ore 18.30 a Fabriano, presso la sede di Elica in via Ermanno Casoli 2, sala Auditorium.

Elena Mazzi nasce nel 1984 a Reggio Emilia, si forma a Siena e Venezia, trascorrendo un periodo di studi all’estero presso la Royal Academy of Fine Art di Stoccolma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui la Fondazione Golinelli a Bologna, Art Sonje Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, 16° Quadriennale di Roma, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, Fittja Pavilion durante la 14° Biennale d’Architettura di Venezia. Partecipa a diversi programmi di residenza ed è vincitrice di molti premi, l’ultimo dei quali è il premio On Board 2017. La sua poetica indaga il rapporto tra l’uomo e l’ambiente ad esso circostante, nel quale vive e con il quale si confronta ogni giorno: una tipologia di analisi che spesso si lega ad uno sguardo e ad un approccio di tipo antropologico, che va ad analizzare un’identità al contempo personale e collettiva.

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