La Quadriennale di Roma, istituzione nazionale dedicata alla promozione dell’arte contemporanea italiana e Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali promuovono il programma di mostre e incontri QUOTIDIANA, mettendo in atto un’azione congiunta di diffusione e sostegno dell’arte italiana del XXI secolo.

A partire da settembre 2022, nelle due sale al piano terra del Museo di Roma sarà allestita una serie di mostre dedicate alla scoperta di fenomeni e autori dell’arte italiana del XXI secolo: non un insieme di mostre differenti, ma un programma di approfondimenti che si muove in maniera organica con il lavoro di narrazione della scena contemporanea portato avanti da Quadriennale attraverso i diversi strumenti critici ed editoriali già messi in campo, come la rivista “Quaderni d’arte italiana”, nuovo trimestrale d’arte contemporanea edito da Treccani e il progetto “Network interuniversitario”. Il Museo di Roma, che si trova all’interno di un palazzo storico situato nel cuore rinascimentale della città – luogo strategico per gli itinerari turistici e crocevia di un pubblico eterogeneo –, appare la sede ideale per ospitare un programma di attività dedicate all’arte contemporanea italiana, concepito nell’ottica di favorire il dialogo e la contaminazione fra le pratiche artistiche più recenti e le diverse epoche del passato.

Il titolo della rassegna, QUOTIDIANA, esalta il carattere continuativo delle mostre che si alternano con un andamento serrato e vuole essere un invito a ‘rivedersi’ frequentemente, per aggiungere ogni volta un tassello di conoscenza della scena artistica più attuale del nostro Paese. QUOTIDIANA richiama anche l’intento dei promotori di invogliare il pubblico a far entrare l’esperienza del contemporaneo italiano nelle proprie abitudini e nel proprio stile di vita.

QUOTIDIANA si struttura in due cicli espositivi, PAESAGGIO e PORTFOLIO.

PAESAGGIO intende creare approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani: ciascuna mostra parte dalla scrittura di un saggio commissionato a curatori italiani e stranieri (in egual numero) e disponibile alla lettura del pubblico, con l’obiettivo di indagare fenomeni artistici del nuovo secolo o ricerche di specifici autori. Sarà esposto, per ogni mostra, un numero limitato di opere, da una a tre, in modo da poter dare la massima attenzione agli elementi costitutivi dei singoli lavori.

Il ciclo espositivo PAESAGGIO si articolerà in sei mostre, ciascuna con cadenza bimestrale, allestite nella sala più grande al piano terra di Palazzo Braschi (Sala 2).

La prima mostra, in programma dal 16 settembre al 13 novembre 2022, sarà dedicata a Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987) e sarà introdotta da un saggio di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali).

PORTFOLIO è un’introduzione ad artisti italiani under 35, scelti dalla Direzione artistica della Quadriennale in collaborazione con la curatrice in residenza presso l’Istituzione, Gaia Bobò. Gli artisti sono presentati attraverso una sola opera (o progetto) e un portfolio sul proprio lavoro. L’obiettivo è quello di registrare l’emersione di nuovi autori della scena nazionale, dando loro l’opportunità di mostrare il proprio lavoro in un ambito istituzionale, presentandolo attraverso un inquadramento ragionato di immagini che possano servire da contestualizzazione della propria ricerca.

Il ciclo espositivo PORTFOLIO si articolerà in undici mostre, ciascuna con cadenza mensile, allestite nella sala più piccola al piano terreno di Palazzo Braschi (Sala 1).

La prima mostra, in programma dal 16 settembre al 9 ottobre 2022, sarà dedicata ad Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991), e offrirà una panoramica su una ricerca che, servendosi di materiali di scarto dal passato fortemente connotato, attiva connessioni tra diverse latitudini e identità culturali; seguirà, dal 13 ottobre al 13 novembre, Daniele di Girolamo (Pescara, 1995), autore di installazioni che diventano sistemi di interazione materica in cui il suono si pone come elemento trasformativo dell’ambiente circostante.

Nell’atrio d’ingresso che connette le due sale sarà allestito uno spazio di lettura dove saranno messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne.

In parallelo all’attività espositiva, nella Sala Tenerani si svolgeranno incontri sull’arte italiana del XXI secolo, dedicati agli Amici della Quadriennale e coordinati da Ludovico Pratesi, e una serie di conferenze e dibattiti aperti al pubblico.

QUOTIDIANA rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale la Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


 

Sei mostre, ciascuna con cadenza bimestrale.

Le prime in programma sono:

  • 16 settembre – 13 novembre 2022

mostra di Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987), da un’intervista di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali).

  • 18 novembre 2022 – 12 gennaio 2023

mostra Per un’archeologia del futuro, da un saggio di Alessandra Troncone (curatrice e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Napoli) su una linea peculiare emersa nella scultura italiana di questi anni e relativa all’immaginazione di un futuro post-umano. In mostra opere di Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) e Antonio Fiorentino (Barletta, 1987).

  • 19 gennaio – 12 marzo 2023

Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art di Berlino affronta criticamente alcuni aspetti della ricerca del duo artistico Eva e Franco Mattes (Brescia, 1976), la cui ricerca in questi anni si è concentrata sul rapporto tra cultura digitale e società.

  • 16 marzo – 7 maggio 2023

Mostra di Carlo e Fabio Ingrassia (Catania, 1985), da un saggio di Michelangelo Pistoletto.

 

PORTFOLIO

Undici mostre, ciascuna con cadenza mensile, dedicate ad artisti italiani under 35, scelti dalla Direzione artistica della Quadriennale in collaborazione con la curatrice in residenza presso l’Istituzione, Gaia Bobò.

Le prime in programma sono:

  • 16 settembre – 9 ottobre 2022

Mostra di Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991), che offrirà una panoramica su una ricerca che, servendosi di materiali di scarto dal passato fortemente connotato, attiva connessioni tra diverse latitudini e identità culturali.

  • 13 ottobre – 13 novembre 2022

Mostra di Daniele di Girolamo (Pescara, 1995), autore di installazioni che diventano sistemi di interazione materica in cui il suono si pone come elemento trasformativo dell’ambiente circostante.

  • 18 novembre – 11 dicembre 2022

Mostra di Giuseppe Di Liberto (Palermo, 1996), la cui ricerca si sofferma sulla caducità della materia come riflessione collettiva e individuale sulla morte.

  • 16 dicembre 2022 – 12 gennaio 2023

Mostra di Gabriella Siciliano (Napoli, 1990), il cui linguaggio installativo, performativo e video si struttura attraverso la contaminazione tra estetiche pop e pratiche rituali e tribali nelle quali l’artista affonda le sue origini.

  • 19 gennaio – 12 febbraio 2023

Mostra di Martina Biolo (Padova, 1996), artista che conduce una ricerca scultorea che evoca le dinamiche e le implicazioni proprie dell’intimità dello spazio domestico.

  • 16 febbraio – 12 marzo 2023

Mostra di Andreas Zampella (Salerno, 1989), pittore che mette in scena visioni stranianti del quotidiano come strumenti di riflessione sui processi di rappresentazione.

  • 16 marzo – 9 aprile 2023

Mostra di Irene Fenara (Bologna, 1990), la cui pratica indaga la natura delle immagini e dei meccanismi della visione, soffermandosi in particolare sulle implicazioni legate alle riprese di immagini da parte di dispositivi ottici quali le telecamere di sorveglianza, da anni al centro della sua ricerca.


 

Et in Arcadia ego

Progetto di residenza per artisti ucraini a cura della Quadriennale di Roma

realizzato con il sostegno del MIC, Regione Lazio e Fondazione di Sardegna nell’ambito della piattaforma progettuale ARS/Arte Condivisa in Sardegna, in collaborazione con la sede di Cagliari dello IED – Istituto Europeo di Design.

Il progetto

Et in Arcadia ego è un progetto della Quadriennale di Roma elaborato su invito del Ministero della Cultura italiano nell’ambito di una politica di sostegno agli artisti ucraini. In particolare, il Ministero ha chiesto ad alcune principali istituzioni a livello nazionale, tra le quali la nostra, di realizzare delle residenze artistiche in Italia per giovani autori la cui crescita artistica e il cui impegno professionale all’interno del proprio Paese stanno conoscendo un periodo di grande sofferenza dovuto alla guerra.

La Quadriennale ha interpretato questo invito secondo le proprie finalità statutarie, connettendo le riflessioni degli artisti ucraini con la scena artistica italiana.

Il progetto si svolgerà in due luoghi di grande bellezza paesaggistica del nostro Paese, il Castello di Santa Severa, nei pressi di Roma, e la città di Cagliari.

Pur in questa separazione e temporanea serenità, immaginiamo che gli artisti ucraini porteranno nella propria residenza italiana il sentimento del dramma che si sta vivendo nel loro Paese. Da questa tensione, fra salvezza e sofferenza, tra guerra e lontananza nasce il titolo di questo progetto che intende produrre come elaborato finale un diario dell’esperienza in cui far confluire i contributi di ogni partecipante.

Gli artisti

Sono quattro gli artisti ucraini coinvolti direttamente in questo progetto e che soggiorneranno in Italia dal 4 settembre 2022 al 4 gennaio 2023. Due di loro saranno accompagnati dai rispettivi partner (artisti di grande qualità anch’essi). Due curatrici ucraine, Valeriya Pliekhotko (per l’aspetto artistico) e Sofia Yukimova (per l’aspetto editoriale), saranno coinvolte nel progetto per dare struttura al percorso e alla sua narrazione.

Gli artisti ucraini sono:

Dasha Chechushkova (Odessa, 1999 – vive e lavora a Odessa). Artista concettuale che lavora principalmente con scultura, ricamo e pittura.

Sasha Roshen (Kharkiv, 1996 – vive e lavora a Kharkiv, ma attualmente è rifugiato nell’est dell’Ucraina). Pittore e disegnatore.

Danylo Galkin (Dnipro, 1985 – vive e lavora a Uzhhorod). Il suo lavoro è rivolto principalmente ai media dell’installazione e della scultura, con interessanti esiti anche nella grafica e nella pittura.

Mykola Ridnyi (Kharkiv, 1985 – vive e lavora a Kiev). Artista e curatore, è particolarmente legato ai media del video e della scultura site specific.

Gli artisti italiani che li accompagneranno sono:

Edoardo Aruta (Roma, 1981 – vive e lavora a Venezia). Artista visivo la cui ricerca si esprime attraverso una pluralità di linguaggi per indagare i fenomeni sottostanti l’esperienza di vita quotidiana.

Caterina Morigi (Ravenna, 1991 – vive e lavora a Bologna). Artista visiva che utilizza i linguaggi dell’installazione, della fotografia, della scultura e del disegno rintracciando i processi di trasformazione della materia.

Ambra Iride Sechi (Cagliari, 1991 – vive e lavora a Cagliari). Artista e fotografa la cui ricerca visiva si sofferma sull’ambiente circostante indagando i temi della memoria, del folklore, dell’identità e delle relazioni sociali.

Giulia Casula (Cagliari, 1977). Artista visiva ed esperta in didattica dell’arte che vive e lavora in Sardegna. Nella sua ricerca si occupa di arti visive, educazione e design e realizza progetti site specific in spazi pubblici, musei e istituzioni culturali no-profit.

I luoghi della residenza

La Quadriennale di Roma ha inteso sviluppare attraverso questo progetto due partnership strategiche per lo sviluppo dell’arte contemporanea sul territorio italiano, sviluppando collaborazioni nuove o consolidando le esistenti.

La prima parte della residenza sarà realizzata presso il Castello di Santa Severa, in provincia di Roma, luogo su cui la Regione Lazio, partecipante della nostra Fondazione, ha già compiuto quest’anno un grande investimento dal punto di vista culturale, che rafforza con questa iniziativa di altissimo profilo artistico. Il Castello di Santa Severa è un luogo particolarmente affascinante del territorio laziale, a picco sul mare, e un avamposto strategico, in prospettiva futura, per diffondere l’arte anche nei territori periferici della regione. Prima di lasciare il Lazio, il gruppo sarà coinvolto in una presentazione pubblica del lavoro svolto.

La seconda parte della residenza è sviluppata con il sostegno della Fondazione di Sardegna, nell’ambito della piattaforma progettuale ARS/Arte Condivisa in Sardegna e in collaborazione con lo IED di Cagliari. La residenza si svolgerà presso l’ex Manifattura Tabacchi del capoluogo sardo e vedrà realizzati dei workshop creativi presso la biblioteca dello IED. La presenza della Quadriennale in Sardegna è considerata di estrema importanza per il direttore artistico Gian Maria Tosatti, che ha inteso così evidenziare il ruolo di un’istituzione nazionale nel partecipare a un rafforzamento della presenza del contemporaneo anche in città e territori in cui sono ancora poche le strutture dedicate.

La residenza vedrà anche brevi momenti di viaggio in alcune città significative come Roma, Venezia e Napoli.


 

Fondazione La Quadriennale di Roma

PROGRAMMAZIONE 2022-2024

NEL 95° ANNIVERSARIO DALLA SUA ISTITUZIONE (1927-2022)

PUNTO DELLA SITUAZIONE

Alle linee guida tracciate a marzo 2022 sono corrisposte, come programmato, una serie di iniziative tutte volte a studiare e promuovere l’arte contemporanea italiana del XXI secolo.

MAPPATURA E PROMOZIONE DELL’ARTE EMERGENTE

In corso da marzo 2022, Panorama è il progetto di monitoraggio della scena artistica del nostro Paese che porta quotidianamente quindici curatori su tutto il territorio nazionale negli spazi di lavoro degli artisti protagonisti della scena contemporanea italiana.

I curatori sono:

per il nord Italia: Elisa Carollo, Edoardo De Cobelli, Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Guerisoli, Paola Nicolin;

per il centro Italia: Nicolas Martino, Angel Moya Garcia, Marco Scotti, Daniela Trincia, Marco Trulli;

per il sud Italia: Daniela Bigi, Marcello Francolini, Lorenzo Madaro, Chiara Pirozzi, Alessandra Troncone.

Gli studio visit hanno l’intento di sviluppare una conoscenza analitica soprattutto delle generazioni artistiche emerse in Italia dopo il 2000 e stimolare un dibattito critico sulle vicende recenti e recentissime dell’arte italiana nel più ampio contesto internazionale.

Gli studio visit sono pubblicati in versione integrale sul sito istituzionale della Quadriennale e su quello dei “Quaderni d’arte italiana” (quaderni.online), oltre che sui canali Facebook e Instagram della Fondazione, dal martedì alla domenica, in formato post e stories. I post social sono formati da un carosello di 3 immagini raffiguranti l’artista nel suo studio e sono sempre accompagnati da un breve testo con le seguenti informazioni: il nome dell’artista, il luogo dello studio visit e un piccolo estratto del testo critico. Il post viene ricondiviso nelle stories con l’aggiunta del link diretto, che consente ai follower di accedere ai testi critici completi caricati nella sezione Panorama sul sito web di Quadriennale.

Nell’arco di tempo compreso tra il primo post, pubblicato il 7 marzo 2022, e l’ultimo post, sono stati fatti più di 100 studio visit e i contenuti social dedicati hanno raggiunto una media di circa 5600 impression.

INIZIATIVE DI FORMAZIONE

Uno dei pilastri fondamentali della programmazione di Quadriennale è quello della formazione a livello accademico, sia in campo artistico che critico-curatoriale, nell’intento di trovare gli strumenti e le metodologie per una lettura il più possibile scientifica dell’arte contemporanea. Due le direttrici principali su cui si sta muovendo l’istituzione: il “Network interuniversitario”, affidato a Raffaella Perna, e il progetto “Curatore in residenza”.

Dopo aver assegnato a Vincenzo Estremo e Alessandra Franetovich le prime due borse di ricerca post-doc dedicate a una prospettiva sull’arte digitale e a una panoramica sull’arte italiana del XXI secolo, il programma “Network interuniversitario” prosegue con una serie di seminari e incontri interdisciplinari negli atenei italiani, per stimolare l’approfondimento di temi, generi, innovazioni e correnti che muovono la scena dell’arte contemporanea. A ciò si aggiunge la costruzione di un network tra i dottorandi, che intende mettere in connessione le ricerche in fase di svolgimento sull’arte italiana contemporanea e la costruzione delle bibliografie e delle ricerche stesse, in modo da consentire la condivisione delle fonti.

Il 10 giugno 2022 a Palazzo Braschi si è tenuta la tavola rotonda L’arte in Italia dal 2000: opportunità di ricerca dalla Quadriennale, promossa da Quadriennale nell’ambito del ciclo di conferenze curato dal Servizio Coordinamento Attività didattiche della Sovrintendenza Capitolina.

L’8 e il 9 settembre 2022 si è tenuto il workshop La fine e altri inizi. Workshop dottorale sull’arte dal 1990, organizzato da Roberto Pinto, Daniel Borselli, Arianna Casarini, all’Università di Bologna, cui hanno partecipato Gian Maria Tosatti e Raffaella Perna con l’intervento: L’arte in Italia nel XXI secolo: obiettivi e progetti del “Network interuniversitario” della Quadriennale di Roma. Durante il workshop i dottorandi hanno presentato le loro ricerche sull’arte dagli anni Novanta a oggi.

Altro ambito di cui si occupa il “Network interuniversitario” è quello della mappatura delle più valide tesi di laurea tra gli iscritti al terzo livello di formazione (Scuola di specializzazione, Dottorato e Scuola di perfezionamento) per fare il punto sui ‘lavori in corso’ relativi all’arte italiana contemporanea. La tesi ritenuta più significativa sarà pubblicata da Quadriennale.

Infine, l’annuario critico dei maggiori eventi artistici in corso – realizzato da tre giovani ricercatrici delle università di Roma Tre e Sapienza, Elisa Turco Liveri, Alessandra Nardelli e Fabiola Tamboni, cui è stato affidato il compito di monitorare tutta la produzione critica pubblicata sui diversi media (online e cartacei) riguardante l’arte italiana contemporanea – permetterà di costruire uno strumento di facile consultazione e immediata fruibilità, per avere un quadro ben definito dello stato delle ricerche e degli studi affrontati.

La nomina di Gaia Bobò (1995) come curatrice in residenza (luglio 2022-2023) rispecchia la nuova linea di intervento della Quadriennale, che intende offrire ogni anno, attraverso un bando pubblico, l’opportunità di un percorso di perfezionamento a una nuova generazione di curatori, coinvolgendoli nella propria programmazione.

La prima tappa di questa esperienza è proprio Quotidiana: la curatrice ha infatti contribuito a individuare gli artisti che partecipano alla sezione Portfolio e ha stabilito il format della presentazione della loro ricerca. Gaia Bobò sarà inoltre coinvolta nella realizzazione di altri eventi pubblici, quali presentazioni e il festival in programma nel 2023.

RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON ISTITUZIONI ALL’ESTERO

La promozione della scena italiana all’estero è centrale nello statuto di Quadriennale e in questi mesi, grazie alla consulenza di Peter Benson Miller, si sta lavorando per identificare possibili sinergie con istituzioni simili, in Europa o nel resto del mondo.

I primi obiettivi raggiunti sono:

  • Sostegno alla mostra antologica di Roberto Cuoghi al Fridericianum, Kassel (la mostra sarà a cavallo tra la fine del 2022 e la primavera 2023), coprodotta dal museo tedesco e dalla Quadriennale.

Dopo il plauso internazionale per il lavoro di Roberto Cuoghi al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia (2017), al Centre d’Art Contemporain di Ginevra (2017), al MADRE Museo d’arte contemporanea Donnaregina a Napoli (2017), il Fridericianum presenta la prima mostra personale dedicata a questo artista in Germania. L’esposizione ruota intorno a cinque gruppi di opere che coprono gli ultimi dieci anni di produzione dell’artista, restituendo in un’ampia visuale la complessità e l’unicità della pratica di Cuoghi. Nato a Modena nel 1973 e residente a Milano, Cuoghi lavora attraverso diverse forme di espressione che riflettono la varietà di temi e generi da lui affrontati, che spaziano dalle riflessioni sulla produzione artistica a quelle sul lato oscuro della cultura del consumo.

  • Su invito del Ministero della Cultura, la Quadriennale ha realizzato un progetto di residenze in Italia per artisti ucraini, intitolato Et in Arcadia ego, il cui obiettivo è sostenere giovani autori la cui crescita artistica e il cui impegno professionale all’interno del proprio Paese stanno conoscendo un periodo di grande sofferenza dovuto alla guerra. La Quadriennale ha interpretato questo invito secondo le proprie finalità statutarie, connettendo le riflessioni degli artisti ucraini con la scena artistica italiana. Il progetto si svolgerà in due luoghi di grande bellezza paesaggistica del nostro Paese, il Castello di Santa Severa, nei pressi di Roma, e la città di Cagliari, grazie alla collaborazione con la Regione Lazio e la Fondazione di Sardegna nell’ambito della piattaforma progettuale ARS/Arte Condivisa in Sardegna, e alla partecipazione della sede di Cagliari dello IED – Istituto Europeo di Design.

Saranno al centro del progetto quattro artisti, Dasha Chechushkova (Odessa, 1999), Mykola Ridny (Kharkiv, 1985), Danylo Galkin (Dnipro, 1985) e Sasha Roshen (Kharkiv, 1996) e due curatrici, Valeryia Pliekhotko (Odessa, 1996) e Sofia Yukimova (Odessa, 1998). Quattro artisti italiani li accompagneranno nel loro periodo di riflessione su questo tempo storico: Edoardo Aruta (Roma, 1981), Caterina Morigi (Ravenna, 1991), Ambra Iride Sechi (Cagliari, 1991) e Giulia Casula (Cagliari, 1977). Una scheda allegata approfondisce questo progetto.

PUBBLICAZIONI, PROGRAMMA PUBBLICO, MOSTRE E FESTIVAL

L’impegno profuso dalla Quadriennale per avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea si esplica nella nuova pubblicazione trimestrale, “Quaderni d’arte italiana”, edita da Treccani, diretta da Gian Maria Tosatti, con il Comitato di redazione composto da Nicolas Ballario, Francesca Guerisoli, Nicolas Martino, Attilio Scarpellini e Andrea Viliani. Gli articoli della rivista, affidati ai curatori che collaborano con la Quadriennale nei suoi diversi progetti e ad altri esperti, sono anche pubblicati settimanalmente e in modo gratuito sul sito della Quadriennale www.quadriennalediroma.org e sulla piattaforma digitale quaderni.online.

  • “Quaderni d’arte italiana” n. 01, aprile 2022 #italia

Il primo numero s’intitola #italia e propone di riconnettere il racconto dell’arte italiana contemporanea a una storia dell’arte divenuta globale. C’è, innegabilmente, un ritardo in questo. Forse, c’è stata una difficoltà nel saperci raccontare ma, a osservare bene, delle linee identitarie chiare emergono. C’è poi un’altra domanda che anima questo numero: su quali forze può realmente contare l’Italia dell’arte presente?

  • “Quaderni d’arte italiana” n. 02, giugno 2022 #popolare

In questo numero della rivista si vuole tracciare una mappa per definire alcuni confini che inquadrano il concetto di ‘popolare’, indagato entro una griglia di senso che segue l’evoluzione della civiltà occidentale dalle sue origini. È una piccola analisi stratigrafica che mostra, sotto le mura che costituiscono l’ampio edificio dell’idea attuale di popolare, le sottostanti mura romane, sommerse come radici e, sotto di esse, le ancora più antiche mura greche.

  • Nuova uscita: “Quaderni d’arte italiana” n. 03 settembre, #storia

Come si scrive la Storia? È la domanda che anima questo numero. La Storia è un processo di scritture e riscritture, rivisitazioni, confutazioni e conferme, ma pensarla come un processo sempre, e solo, rivolto al passato, con un approccio archeologico, può comportare rischi importanti. Interrogare il presente in prospettiva storica significa compiere un’azione di giardinaggio, utile a consegnare agli osservatori futuri un campo in cui sia facile orientarsi nelle colture/culture, e non un inestricabile rovo dove si rischi di rinvenire ceppi secchi di organismi promettenti, rimasti soffocati dalla confusione e dall’ombra.

  • In lavorazione “Quaderni d’arte italiana” n. 04 dicembre, #identità

Il numero in lavorazione affronta le ragioni per cui oggi in Italia ci sono due generazioni parallele al lavoro, quella dei nati tra il 1970 e il 1985 (la cosiddetta generazione X) e quella dei nati tra il 1985 e il 2000 (la cosiddetta generazione Y, o Millennials). La prima, nata prima della rivoluzione digitale, si è concentrata sull’indagare la sua identità sociale con opere politiche, spesso legate alle social practices. La seconda, nata dopo una delle più grandi rivoluzioni antropologiche che hanno animato la Storia, si è trovata a riflettere su una profonda rimessa in discussione dell’identità individuale, tra realtà fisica e metaverso. Per questa ragione la pittura, medium intimista per eccellenza nel contemporaneo, è tornata a essere il linguaggio espressivo più adottato. Da questa constatazione nascono molte domande che riguardano le premesse e le conseguenze di questa circostanza. Il numero si impegna a ricostruirne un quadro chiaro.

Saranno inoltre pubblicate le ricerche commissionate nel progetto “Network interuniversitario” e la tesi di dottorato dedicata all’arte italiana del XXI secolo, giudicata annualmente più valida da una commissione istituita da Quadriennale.

Continuano poi gli incontri sull’arte italiana del XXI secolo, dedicati agli Amici della Quadriennale e coordinati da Ludovico Pratesi, a cui si aggiungeranno ulteriori conferenze, presentazioni di libri e dibattiti aperti al pubblico nella Sala Tenerani di Palazzo Braschi.

Il programma di eventi al pubblico comprende un palinsesto di 17 mostre annuali che ha per titolo Quotidiana e l’edizione di un festival in programma nella primavera 2023. Con queste iniziative, Quadriennale intende raggiungere sempre più persone attraverso focus ben definiti che possano guidare il pubblico nella comprensione della genesi della ricerca artistica.

Quotidiana esordisce il 16 settembre 2022, per la durata di un anno. È un programma di mostre e incontri, realizzato da Quadriennale di Roma, Roma Culture e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che mira a sostenere e diffondere l’arte italiana del XXI secolo. A Palazzo Braschi, le due sale al piano terra del Museo di Roma, a partire dal 16 settembre 2022, ospiteranno una serie di mostre dedicate alla scoperta di orientamenti e autori dell’arte italiana del XXI secolo, articolate in due cicli espositivi:

  • Paesaggio, progetto bimestrale, dedicato agli approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani, condotti da tre curatori del nostro Paese e tre internazionali. La prima mostra nasce da un lungo testo di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali) sviluppato in forma di conversazione con l’artista Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987, ma da vent’anni residente nel nostro Paese) a corredo di due opere dell’artista. La mostra sarà in programma dal 16 settembre al 13 novembre 2022.
  • Portfolio, un’introduzione agli artisti italiani under 35 a cadenza mensile, presentati attraverso un’opera particolarmente significativa del loro percorso e da un portfolio realizzato dalla curatrice in residenza della Quadriennale. La prima mostra, in programma dal 16 settembre al 9 ottobre 2022, sarà dedicata ad Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991), e offrirà una panoramica su una ricerca che, servendosi di materiali di scarto dal passato fortemente connotato, attiva connessioni tra diverse latitudini e identità culturali.

COMUNICAZIONE, RICERCA E FORMAZIONE RELATIVE AL MONDO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI E DI RETE

Le attività di studio e produzione relative all’arte digitale sono uno strumento di approfondimento e articolazione di linguaggi specifici e contemporanei applicati alla grande tradizione delle arti visive. Gli strumenti attraverso cui questa attività viene portata avanti sono integrati nelle varie pratiche dell’Istituzione, in modo da considerare il digitale non come una disciplina separata dalle altre, ma come una possibilità linguistica applicata a ogni tipologia di progetti a disposizione dei curatori. Ogni anno le iniziative relative alle pratiche digitali produrranno delle coproduzioni che coinvolgeranno artisti italiani nella creazione di opere nuove. A questa attività è connessa la borsa di ricerca annuale dedicata ad approfondire aspetti e problemi del rapporto tra il digitale e le arti visive, che in questa edizione è stata vinta da Vincenzo Estremo.

Sono stati sviluppati e sostenuti due progetti di residenza per due artisti italiani attivi sui linguaggi del digitale, che potranno lavorare presso la SODA-School of Digital Art di Manchester avendo la possibilità di accedere ad avanzatissime risorse tecnologiche e alla collaborazione di tecnici di alto profilo. Selezionati per questo programma sono gli artisti Federica Di Pietrantonio (Roma, 1996) e Pier Alfeo (Molfetta, 1985).

Chiude la progettualità del 2022 sul digitale una coproduzione con S+T+Arts (programma Arte, Scienza e Tecnologia della Commissione Europea), realizzata dall’artista Elisa Giardina Papa (Medicina, 1989), una delle artiste in mostra alla Biennale di Venezia.

Il progetto è coordinato da Valentino Catricalà.

PORTA APERTA ALLE GIOVANI GENERAZIONI

Tutti i progetti della Quadriennale prevedono una “Porta aperta”, ossia un canale che renda l’Istituzione permeabile a pensieri e collaborazioni esterne autocandidatesi. Uno dei giovani curatori del progetto Panorama è stato individuato con questo metodo e, per quanto l’Istituzione faccia affidamento sulle scelte della Direzione artistica, quest’ultima non intende svolgere il suo compito in modo isolato, auspicando che proposte di particolare interesse possano produrre dei piccoli spostamenti di traiettoria rispetto alle linee già immaginate per questo triennio.

È stato inoltre siglato un accordo con la Regione Lazio per offrire ulteriori agevolazioni ai possessori della LAZIO YOUTH CARD. Potranno beneficiare dell’80% di sconto sul tariffario dell’Archivio Biblioteca della Quadriennale e potranno avere diritto a uno sconto del 70% sulla quota di adesione al programma “Amici della Quadriennale”, con l’opportunità della gratuità per i primi dieci iscritti di loro. Il principale benefit associato al programma è la partecipazione a “Storie del XXI secolo”, ciclo di incontri, visite in atelier e in collezioni curato da Ludovico Pratesi e dedicato all’arte italiana dopo il Duemila.

I PROGETTI DELL’ARCHIVIO BIBLIOTECA – ARBIQ

I progetti di tutela e di valorizzazione del patrimonio documentario dell’Archivio Biblioteca stanno procedendo come da programma. È conclusa la fase di digitalizzazione delle preziose rassegne stampa sulle Quadriennali d’arte dal 1931, ed è ora in corso la loro schedatura nella nuova piattaforma web che, entro l’anno, sarà disponibile per la ricerca online, con migliaia di inediti contenuti digitali sull’arte italiana del XX e XXI secolo. Piattaforma di grande utilità anche per i format comunicativi sul tema degli archivi, rivolti agli istituti scolastici della scuola secondaria, con cui sono state avviate collaborazioni.

 

INFORMAZIONI:

Luogo: Museo di Roma – Palazzo Braschi – Sale al piano terra

Roma, piazza San Pantaleo, 10 – piazza Navona, 2

Orario: dal martedì alla domenica, ore 10.00 – 19.00 | 24 e 31 dicembre 10.00 – 14.00

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

INGRESSO GRATUITO

www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it

www.quadriennalediroma.org

Facebook: @Quadriennalediroma | Instagram: @Quadriennalediroma | Twitter: @la_Quadriennale

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