C’è da mettersi le mani nei capelli. Mentre il Consigliere Paolo Ferrara presenta mega proposte con mega progetti di fine mandato, basta un semplicissimo guasto elttrico in una stazione della Roma Lido, Ostia Antica per la precisione, per scoprire che il sottopasso di collegamento è privo delle luci di sicurezza e cortesia. Alle ore 15.00 il sottopasso era avvolto nel buio più totale mettendo a rischio tutti i pendolari in transito. Solamente un tubo a neon era funzionante ma assolutamente insufficiente ad illuminare in sicurezza tutto il lungo corridoio del sottopasso. Nessuna luce di sicurezza, nessuna luce di cortesia, nessuna indicazione. Gli ascensori ovviamente bloccati, speriamo senza nessuno rimasto prigioniero dentro, le scale mobili ferme e nessun avviso per i pendolari in transito su quelle banchine. Va ricordato che la Stazione di Ostia Antica è l’affaccio di Roma su una delle aree archeologiche più imporanti del pianeta, uno dei siti più visitati e conosciuti al mondo. La vera rivoluzione, paradossalmente, sarebbe quella di installare le luci di sicurezza e di rendere la Stazione accessibile alle persone con diversa abilità. Ed invece no, le promesse elettorali di fine mandato a 5 stelle, mega galattiche ovviamente, riguardano l’anno del mai ed il giorno del poi. C’è poi un’altra anomalia che nel disastro della Stazione di Ostia Antica è di rilevanza relativa, la posa in opera della continuazione fuori perimetro di due gradini del ponte pedonale, cioè la famosa barriera architettonica in acciaio. Ma si possono spendere soldi pubblici per ripristinare due tronconi di gradino assolutamente inutili e pericolosi per i passanti in quanto fuoriescono dal perimetro tracciato dalla balaustra del ponte? E perchè invece non si spendono poche decine di euro per mettere 4 plafoniere di sicurezza nel sottopasso pedonale? Agli elettori l’ardua sentenza.
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio