Verrà presentato nella splendida cornice del Palazzo Ximenes Panciatichi a Firenze, il 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 18.00, il progetto “UNICI” ideato e curato dal critico d’arte Leonarda Zappulla con lo scopo di approfondire degli studi sulle personalità, le origini e le vite dei 41 artisti contemporanei che ha selezionato e coinvolto al fine di esaltarne, appunto, l’unicità creativa. “L’individualità artistica, in maniera conscia o inconscia, rende singolare una creazione” – afferma Leonarda Zappulla, che presenterà le opere a partire dalle 15.30.

Una mostra d’arte collettiva, che sarà allestita in occasione della presentazione dell’Annuario Artisti ’23, volume d’arte edito da Sandro Serradifalco e distribuito da Mondadori, che giunto quest’anno alla sua quinta edizione, costituisce un fondamentale punto di riferimento per il collezionismo contemporaneo. L’editore Serradifalco: “Il nostro Annuario si pone l’obiettivo di rappresentare un confronto ragionato tra i grandi lasciti artistici del passato e le più attuali tendenze espressive.

Internamente ci sono dei dossier critici curati da Leonarda Zappulla, relativi al progetto UNICI dedicato a 41 artisti, e ad oltre 500 opere di artisti contemporanei commentate dal critico di chiara fama Vittorio Sgarbi in una speciale sezione dal titolo “Porto Franco. “Se il passato ha detto e fatto tanto, il presente può sorprenderci altrettanto se non addirittura di più (…) Trovo, dunque, intelligente il progetto di un Annuario, per così dire, “rivelatore”, che restituisce all’arte la sua libertà originaria e all’artista la sua verità esclusiva.” Vittorio Sgarbi

I 41 artisti protagonisti del progetto “Unici”(per i dettagli vedi allegato 2): Affatato Michele, Aiassa Elisa, Alloisio Marco Monte, Amoruso Elisabetta, Bennici Elisa THIS_IS_EB, Bug_gabrielepandiani, Catalani Doro, Catellani Marta MARTART, Cecchet Rosanna, Cesana Augusta, Ciaffi Paolo, Cittati Giampiero Agàveo, Ciuciu Alina, Comaschi Stefania MOMYART, Gattavecchia Aristide, Gennari Augusto, Gentile Giuliano, Giannone Vincenzo Jiannò, Ianese Michela, Iazeolla Maurizio, Leporatti Lucia, Loliva Francesa, Lovera Francesca, Nante Mauro, Oliva Giuseppe, Pantaleo Saverio Maria, Passera Oliviero, Passeri Fabio, Pavan Mauro, Petrucci Gabriele, Pinzi Fabrizio, Posa Gennaro, Pulcini Eleonora, Raniolo Mario, Ripamonti Luca, Salomè Paola, Spina.Police, Teneva-Zaikoff Eva, Vacca Salvatore Antonio, Velardo Armando, Zammit-Lewis Mario.

Opening Venerdì 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 18.00

10-11 giugno dalle 9.00  alle 18.00

Palazzo Ximenes Panciatichi Via Borgo Pinti n. 68 – Firenze


TESTO CRITICO DI LEONARDA ZAPPULLA

 

Dal diritto alla creatività all’impegno della storicizzazione.  

L’individualità artistica, in maniera conscia o inconscia, rende singolare una creazione: è quell’attributo intrinseco nella mente e nelle mani di chi genera un’opera destinata a lasciare traccia del proprio autore per sempre. È per l’appunto questa la connotazione che vuole essere considerata, presa in esame e raccontata attraverso il progetto UNICI.
Il trattato del Vasari “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori” fu il primo testo a far emergere le peculiarità di ogni artista preso in analisi esaltandone le caratteristiche distintive. Questo fu il momento in cui il sentimento individuale assunse rilievo rispetto ai principi dell’arte fino ad allora considerati essenziali, cioè i principi di grazia, misura, regola e bellezza, ed è in questa occasione che l’importanza del percepire l’uomo oltre l’opera trova traccia per la prima volta in uno scritto. Al giorno d’oggi vi è un numero sempre maggiore di creativi che ambiscono a far parte della realtà artistica contemporanea ed è compito della critica riuscire ad intercettare quelle qualità soggettive che possano legittimare quest’appartenenza, proprio come fece lo stesso Vasari, che contemporaneo e seguace di Michelangelo lo definì l’apice delle conquiste artistiche del Rinascimento. Risulta dunque che valore fondamentale, oggi più che mai, sia proprio l’unicità da rintracciarsi non solo della produzione artistica di volta in volta sondata, ma anche nell’estro dell’artista stesso che tramite l’atto creativo gli ha dato vita.
Sono nate dunque idee come quella di Storie di Artisti o I Narratori del nostro tempo commentati da Vittorio Sgarbi, il cui proposito di partenza era proprio quello di studiare in primis l’artista per esser poi raccontato, insieme alle sue composizioni, tramite video-documentari e video-critiche.

I messaggi celati, le simbologie, quelle emozioni che hanno scaturito il processo creativo o che da questo sono state determinate, sono dettagli che solo l’artefice può raccontare, e pertanto l’artefice è il centro della mia ricerca. Secondo me affinché sia possibile dare un’interpretazione consapevole e inconfutabile, che non sia quindi solo teoria ma che diventi narrazione del vero, bisogna partire dall’artista, e questo è possibile nell’entusiasmante panorama contemporaneo, florido di talenti. Nel caso dei maestri del passato, lo studio è affrontato in maniera filologica, le fonti vanno ricercate in ogni documento, ogni testimonianza che possa raccontarci di loro; certamente l’incontro con l’artista e la collaborazione diretta rende tutto più vivo, tangibile ed empatico, concedendoci di andare oltre lo studio di carte e documenti a favore di una sinergia che permetta la presentazione, l’affermazione e la storicizzazione di nuovi modelli a cui le generazioni future potranno ispirarsi.
È stato dunque tale assunto a dare vita a questo ambizioso progetto.

Sia io che gli artisti che hanno deciso di percorrere insieme a me questo grintoso cammino di approfondimento siamo consci che, come diceva Einstein, “Il nostro genio è per l’1% talento e per il 99% duro lavoro” e altresì crediamo che questo talento vada riconosciuto, raccontato e condiviso attraverso il lavoro, la determinazione e la tenacia di chi possiede consapevolezza e convinzione in ciò che fa.

Leonarda Zappulla Appassionata amante dell’Arte, nella sua figura di critico e curatore riesce a sottolineare le qualità degli artisti contemporanei contribuendo all’affermazione degli stessi nel panorama culturale odierno: numerosi sono i talenti che da lei selezionati riescono ad emergere conseguendo premi, riconoscimenti e vendite. Professionista affermata, è coinvolta in rassegne e conferenze nazionali e internazionali che le danno modo di presentare al mondo gli artisti che si affacciano oggi all’Art System.


I 41 artisti protagonisti del progetto UNICI:

Elisabetta Amoruso, giovane e talentuosa, artista dei QrCode, manifesta il suo estro creativo esprimendosi in pittura e riprese video che diventano il mezzo tramite cui esorcizzare le angosce del proprio animo e del pubblico che la incontra.

Vincenzo Giannone, Jiannò, artista anticonvenzionale, non si serve di pennelli, bensì di spatole da muratura, di scotch, di tessuti imbevuti di malte e colori che creano effetti materici sublimi, ognuna delle sue opere è legata ad un avvenimento vissuto.

Rosanna Cecchet, artista eclettica dotata di uno spiccato senso estetico e del colore. Caratteristica delle sue opere è la coabitazione della concretezza del creato indagato con minuzia e di elementi inusuali atti a rievocare sensazioni fuori dal razionale.

Mario Zammit-Lewis, Il Maltese, artista versatile, durante la sua vita risiede tra Europa, Nord- Africa e Asia, la sua ampia conoscenza si rispecchia nel suo peculiare linguaggio che riproduce il dato reale con un arguto apporto espressionista.

Spina.Police, artista interdisciplinare la cui carriera ha inizio con la creazione di musica per immagini e si snoda tra la realizzazione di cortometraggi e installazioni approdando ad una pittura dalle atmosfere enigmatiche da cui si evince un’insita dicotomia tra razionale e irrazionale.

Marco Monte Alloisio, artista romantico, riesce a trasmettere al fruitore l’emozione del ricordo attraverso un repertorio che spazia dai personaggi storici, ai miti classici, agli scorci architettonici e paesaggistici.

Luca Ripamonti, artista d’altri tempi, come lui stesso si definisce “allievo di bottega dalla Valle dei Pittori”, col suo colto linguaggio denota una distintiva cifra stilistica dal valore iconico che si contraddistingue tra immanenza e trascendenza.

Eva Teneva-Zaikoff, artista dedita al disegno dal vero, con grande consapevolezza della resa chiaroscurale e della fisiognomica tratta i soggetti raffigurati riuscendo a fare emergere le emozioni nelle espressioni dei loro volti.

Eleonora Pulcini, artista dirompente, le emozioni sono il vero motore che pompa il sangue nelle sue vene e distribuisce la materia cromatica sulle tele: dipinge con le dita per sentire il colore fruire direttamente dalla sua persona alla sua creazione.

Fabrizio Pinzi, artista enigmatico secondo cui l’arte si manifesta come accadimento personale, quel mezzo attraverso cui riesce ad esternare le sue angosce, i suoi desideri, il suo io, racchiudendolo in simbologie e messaggi celati in un surrealismo consapevole.

Oliviero Passera, artista appassionato ed eclettico, esperto nell’uso delle tecniche e dei materiali, dedito a studi, sperimentazioni e ricerche sempre in dialettica tra l’antico e il contemporaneo, il cui linguaggio si nutre di storia dell’arte e offre originalità.

Mauro Pavan, artista intellettuale, impegnato in una ricerca instancabile e incessante, cultore ed estimatore del concetto stesso di arte, partendo dalla creazione pittorica egli giunge ad un’arte performativa atta a delineare e trasmettere delle idee.

Salvatore Antonio Vacca, artista fuori dal comune, il quale ama definirsi artigiano, negli ultimi anni approda a veri e propri happening che coinvolgono la comunità entrando a far parte dell’immaginario collettivo.

Mauro Nante, artista attento e meticoloso, nutre profondo interesse per il creato e la conservazione della biodiversità. Con la sua arte invita l’uomo alla riflessione sulla coesistenza di diverse specie animali.

Francesco Loliva, artista ed esploratore delle meraviglie del creato: un cacciatore di orizzonti, egli coglie con eccezionale sensibilità la vita dell’universo che si compie maestosa e silenziosa nello spazio e nel tempo.

Michela Ianese, artista essenziale e poetica, il suo è un lessico minimalista e molto efficace, di grande immediatezza. Autrice di ritratti di acuta intensità psicologica, che emanano un’umanità tanto sognante quanto concreta.

Aristide Gattavecchia, artista colto e sensibile alle tematiche sociali, obiettivo della sua arte è stato ridestare le coscienze intorpidite, denunciare le brutture delle guerre, delle discriminazioni, dei disagio dell’evoluzione della sua epoca e dell’incomunicabilità.

Alina Ciuciu, artista dinamica e dalla mano felice, il suo è un bello senza tempo in un’espressione pittorica libera da vincoli accademici, una dota innata capace di esprimere una moltitudine di soggetti mantenendo immutato il proprio peculiare stile.

Doro Catalani, artista visionario nelle cui opere troviamo altre dimensioni, surreali e poetiche, che narrano sensazioni tanto intense da invitare i fruitori a lasciarsi coinvolgere dal fascino dell’ignoto. Un linguaggio ammaliante e per certi versi teatrale.

Giuliano Gentile, artista sognatore, fare arte per lui è naturale ed essenziale, è come respirare. Il suo è un repertorio di situazioni esistenziali concepite per esplorare l’interiorità dei personaggi rappresentati. Tutto prende forma in maniera istintiva tra luci ed ombre.

Maurizio Iazeolla, artista pioniere dell’analisi emotiva, la cui riflessione e ricerca si concentrano sulla sfera interiore, sul cambiamento e le velocità che contraddistinguono la nostra epoca storica ricca di mutamenti e incertezze.

Bug_Gabrielepandiani, artista narratore dell’attualità, fortemente comunicativo e dalla grande capacità di sintesi, le cui peculiari costruzioni digitali, tanto fluide quanto concrete, vengono caratterizzate da vibranti cromie che emergono dirompenti dai fondi scuri.

Francesca Lovera, artista dal tocco preciso e raffinato, animata da una personalità empatica, la cui produzione è costituita da incantevoli ritratti femminili resi per ampie campiture che si intersecano tra loro in una visione e ricca di pathos.

Gabriele Petrucci, artista dall’estro brioso, sotto la cui mano geometria e figurazione si intrecciano nella composizione di ritratti e scenari di rara originalità: una singolare ed arguta fusione tra l’arte bizantina e l’arte pop.

Paola Salomè, artista dall’aura sognante e serafica, la cui produzione è animata dalla gioia di vivere e condividere energia positiva. L’identità tra arte e filosofia di vita intercorre tra le esperienze estetiche e conoscitive che emergono dalla sua produzione.

Armando Velardo, artista onirico nelle cui opere riecheggiano visioni interiori ritratte con accurato acume psicologico, con mano sicura egli ha imposto la propria cifra stilistica donandoci un manierismo originalissimo e assolutamente contemporaneo.

Saverio Maria Pantaleo, artista del paesaggio idilliaco, nelle cui opere cascate, fiumi, flora e fauna prendono vita attraverso un flusso magmatico di cromie che davanti ai nostri occhi emergono in una dialettica a metà strada tra sogno e realtà.

Michele Affatato, artista poliedrico, la cui produzione si basa sulla volontà di cogliere l’unità del mondo e dell’io e il segreto della realtà rappresentata come opera dell’anima. Nella sua produzione si afferma il primato dell’istinto sulla ragione.

Marta Catellani, MARTART, artista dal temperamento radioso il cui impegno pittorico si pone come una rinascita all’insegna del colore: la danza cromatica sulla tela coinvolge il fruitore emanando lo stesso entusiasmo da cui è animata l’autrice.

Lucia Leporatti, artista viscerale e meditativa che raggiunge stati di estasi propedeutici all’atto creativo: la sua è un’arte che nasce in maniera istintiva e fluisce sulla tela durante uno stato di trans, espressa attraverso i movimenti spontanei della sua mano.

Paolo Ciaffi, artista introspettivo, approda all’arte dopo un percorso travagliato trovando nella pittura una funzione catartica, purificatrice e liberatoria. Il dolore con cui convive si trasforma durante la genesi dell’opera in energia creativa.

Augusto Gennari, artista intramontabile il cui lessico si è distinto nella fusione fra i tratti arcaici e gli intendimenti contemporanei. Peculiare nella sua produzione il processo di autoanalisi mirato a cogliere sempre nuove verità esistenziali.

Stefania Comaschi, MOMYART, artista tenace e determinata, protagonista assoluto della sue tele è il suo mondo interiore dato per guizzi di colore: la sua arte sfugge ad ogni regola, è puro istinto creativo che deflagra sulla tela con immensa potenza visiva.

Giuseppe Oliva, artista dell’infinito: dipinge il particolare per interpretare l’universale. Nelle nuance dei suoi blu ritroviamo l’essenza del cielo che si riflette cangiante sul mare, in un informale astratto che plasma l’emozione.

Augusta Cesana, artista ispirata e consapevole, dotata di un innato senso dell’equilibrio, le cui ricerche estetiche si concentrano nella volontà di fondere l’astrazione e la figurazione in composizioni dalla natura polimaterica, originale ed elegante.

Bennici Elisa, THIS_IS_EB, artista in continuo divenire la cui produzione rappresenta il fluire della vita con i suoi alti e bassi: qui la tecnica del dripping vive di un’accezione interiorizzata che ci parla di emozioni forti, impossibili da raccontare con le parole.

Elisa Aiassa, TRE, artista in sinergia col cosmo: le sue opere sono un elogio alla vita e alla natura, un inno alla rinascita. La sfera personale e quella universale entrano qui in connessione in un “linguaggio alchemico che parla di trasformazione”.

Giampiero Cittati, Agàveo, artista evocativo di impressioni sensoriali: tramite un intricato ordito pittorico, ricordando la morbidezza degli intrecci tessili, coglie l’energia tutta e la riversa sulla tela in un caleidoscopico magma cromatico.

Gennaro Posa, artista in pieno fermento la cui produzione transita da una prima espressione informale, autonoma ed istintuale, ad una ricerca figurativa dall’impalcatura coscientemente costruita e ispirata al decorativismo dell’arte thailandese.

Mario Raniolo, artista dall’animo estroso che basa la propria produzione su un tacito senso di malinconia: le sue cromie brillanti esprimono l’essenza dei luoghi in cui è nato diffondendo un’energia vivificante che richiama l’operato impetuoso delle forze naturali.

Fabio Passeri, artista inarrestabile il cui operato descrive l’amore per la vita e una profonda devozione per la natura ed il creato: la sua cifra stilistica si evolve esplorando diverse correnti d’avanguardia attraverso l’idioma che lo contraddistingue.

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