La nuova mostra, curata da Roberta Cima, vede esposte le opere di Dante Gurrieri e la sua personale visione dei protagonisti della “Terza Repubblica”, un mix coraggioso ed anticonformista tra i personaggi politici e non solo, e le icone dell’arte figurativa.

Come dichiara Gurrieri “nel mio lavoro utilizzo questo intreccio culturale dando vita ad opere dove uso un gioco di stratificazioni, fusioni e sovrapposizioni, per raccontare la doppia anima, le contraddizioni ed i paradossi del panorama politico contemporaneo permeato dall’arte figurativa”.

Dante Gurrieri mescola le icone della politica, unitamente alle loro fisionomie e caratterizzazioni psicologiche, con l’universo figurativo dei grandi classici dell’arte, spaziando dall’epoca romana al romanticismo, dai fiamminghi al neoclassicismo, dal barocco all’espressionismo.

Tra le icone protagoniste della serie vediamo Luigi Di Maio vestire i panni del Re Luigi XIV giovane nel dipinto di Charles Le Brun, Luigi Bersani mimetizzarsi nel “Ritratto d’uomo” estatico e immobile di Antonello da Messina, Nicola Zingaretti impersonare il bonario monsignor Cristoforo Segni, maggiordomo del Papa, dipinto da Diego Velázquez, Giorgia Meloni assumere le sembianze nobili e fiere di una dama fiamminga del ‘400 di Rogier van der Weyden…

Partendo dalla storia politica attuale, l’artista tende a rappresentare, in ogni singola opera, alcuni tratti dell’identità appartenenti, per contrasto o per similitudine, ad altri personaggi della grande tradizione figurativa della storia dell’arte, facendo nascere, da una combinazione di due immagini note, una finzione ironica, al fine di ingenerare nello spettatore stupore e al tempo stesso riflessione, sulla confusione e nello stesso tempo sulla mancanza di possibili riferimenti univoci, ideologici ed interpretativi, per il nostro tempo.

Tutte le 36 opere sono aperte alla libera interpretazione e visione dello spettatore.

Le elaborazioni di Dante Gurrieri hanno un chiaro riferimento alla “Mash-up art” che affonda le radici nel ‘900, la forma espressiva che unisce passato, presente, scultura, pittura e fotografia, fondendo i frammenti delle immagini per ingannare l’occhio, giocare sul contrasto, creare collegamenti anacronistici e stupire.

L’artista, mediante i suoi lavori, attraverso la finzione rappresentata, vuole dare una chiave di lettura dell’effettiva reale identità dei personaggi contemporanei raffigurati che, altrimenti, risulterebbe normalmente celata.

L’autore auspica a tutti gli spettatori di provare, “guardando questi moderni eroi della nostra quotidianità nella loro nuova immaginaria veste, il piacere ed il divertimento che ho provato io a realizzare questo progetto.”

La mostra sarà visitabile a SpazioCima, ArtGallery di Via Ombrone 9, dal 23 maggio al 30 maggio, ad ingresso libero, dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 19.00, venerdì mattina solo su appuntamento.

 

Biografia

Dante Gurrieri, nasce a Ferrara nel 1955 e vive e studia in Emilia Romagna.

Dopo aver frequentato il DAMS di Bologna negli anni ’70, allora laboratorio di grandi aspettative, utopie politiche e vitale sperimentazione, si trasferisce a Roma, dove oggi vive e lavora nella pubblica amministrazione.

Continua a coltivare il suo interesse per la politica da un punto di vista sociale e comunicativo e per il campo artistico, sviluppando la sua passione per la storia dell’arte e per la fotografia, con particolare attenzione ai grandi maestri del ritratto e della moda.

Un intreccio questo, un doppio binario di interessi, che sfocia nel 2018 nell’opera “ Con…fusione –  Benvenuta terza Repubblica” e attualmente nel progetto “Arte…fatto”, dove tenta di fornire attraverso un gioco di fusioni e sovrapposizioni fra personaggi diventati ormai abituali nella nostra quotidianità mediatica e grandi opere d’arte del passato, una chiave di lettura della teatralità e del paradosso della Politica contemporanea.

Tra le sue ultime personali, ricordiamo:

2018 “ Benvenuta Terza Repubblica –  Con-fusione ” Galleria Red Factory – Cassiopea – Roma