Performance dell’artista Marco Manzo, partecipante alla 58. Biennale di Venezia presso il Padiglione Guatemala.

L’artista romano, conosciuto nel mondo, ha portato il tatuaggio ad ottenere una credibilità istituzionale parimenti alle arti maggiori facendolo entrare nei Musei d’arte contemporanea, nelle loro collezioni e nelle grandi mostre, segnando così una nuova tappa nel percorso della storia dell’arte.

Nel “Manifesto del tatuaggio Ornamentale”, di cui Manzo è autore, presentato nel corso della performance e pubblicato sul Catalogo ufficiale del Padiglione , la figura della donna è così rappresentata:
“La figura femminile è sempre stata presente nella storia dell’Arte, dai Mosaici Bizantini o dai Primitivi Senesi e ,più lontano ancora, con le Veneri Preistoriche.In questa sede non è il caso di soffermarci su precisi particolari relativi al corpo delle modelle, per quanto belli, ma abbiamo un corpo arabescato, modellato dall’incisione con la quale convive, in una continuità dove ornamento, incisione stessa e donna sono elemento unico; dove il corpo si trasfigura in un abbellimento scultoreo privo di alcun aspetto aggressivo, magari incanta tanto nella staticità quanto nell’ondeggiare del movimento.

Il corpo femminile non è più il soggetto da rappresentare , ma la forma d’Arte stessa”
L’artista, su invito della curatrice del Padiglione Guatemala alla 58 Esposizione Internazionale d’Arte- la Biennale di Venezia, Stefania Pieralice, ha trattato il tema proposto del femminicidio con venti sculture in marmo statuario di Carrara, incise con la sua celebre Cheyenne Pen Gold-Arte per fare Arte-, riportando su di esse tatuaggi ornamentali , di cui èprecursore e teoreta e motivi riconducibili al paese ospitante.

Cosìcome nel pensiero dell’artista anche nella cultura Guatemalteca il tatuaggio equivale a libertà, si pensi alla“Leggenda della Tatuana”del Premio Nobel Miguel Angel Asturias, rappresentata da Manzo su due delle opere in mostra,  che narra, nella parte finale, la fuga magica dei due personaggi dalla cella dove erano prigionieri proprio grazie al potere del tatuaggio, un veliero:

Per il potere di questo tatuaggio, potrai
fuggire ogni qualvolta ti troverai in pericolo,
come scapperai oggi. La mia volontáèche tu
sia libera come il mio pensiero; traccia
l’immagine di questa piccola barca sul muro,
sul terreno, nell’aria, dove vuoi, chiudi gli
occhi, sali sulla barca e vai …

Il tatuaggio ornamentale di Manzo èconcettualmente il raggiungimento di questa libertà, l’esaltazione della donna proveniente da una cultura globale che deve fungere da monito e da esempio: in un mondo globalizzato, non si puòaccettare la violenza, non si deve tollerare il silenzio.