“[..] Nessun libro, saggio o analisi per quanto magistralmente possa essere stato scritto, riuscirà a eguagliare una passeggiata tra le mura della tua casa. Il tuo modo di raccontarlo attraverso la collezione è un dono inestimabile e la tua presenza è ancora vivida in ogni parte del palazzo”. Scrive così Giulia M., alla vigilia del suo trentesimo compleanno. Non ha mai conosciuto Peggy Guggenheim, eppure visitare Palazzo Venier dei Leoni è per lei fonte di ispirazione ed entusiasmo. Qui la mecenate illuminata, innamorata di Venezia, ha lasciato il suo patrimonio artistico, che racchiude tutti i grandi maestri del Novecento, e oggi entrare nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni è un po’ come sfogliare un manuale di storia dell’arte.

Come Giulia, così molti altri veneziani e non, che ricordano la collezionista o da lei sono stati ispirati, hanno accolto l’invito della Collezione Peggy Guggenheim a “scrivere a Peggy”. Oggi sono numerosissime le lettere ricevute che vanno ad arricchire l’archivio di memorie e ricordi relativi alla filantropa americana e che, in parte, verranno pubblicate sul sito del museo e condivise sui canali social con l’hashtag #ScriviaPeggy. Tutti i mercoledì, fino a fine anno, attraverso il canale Instagram (@guggenheim_venice) della Collezione sarà possibile “ascoltare” alcune delle testimonianze ricevute lette dai membri dello staff del museo.

“Scrivi a Peggy” rientra nel programma di Public Programs La continuità di una visione, una serie di attività e iniziative con cui il museo ha quest’anno reso omaggio a un doppio anniversario: i 70 anni dalla prima mostra realizzata da Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni e i 40 anni dalla sua scomparsa.

E per chi volesse scrivere a Peggy, non c’è un limite di tempo, per cui, scrivete!