Si chiama CodyTrip l’inziativa che il 10 e l’11 dicembre ha portato a Urbino decine di migliaia di bambini con insegnanti e famiglie, usando le tecnologie digitali in modo originale e semplicissimo.

Le iscrizioni gratuite sono state 15.075, effettuate da 965 insegnanti di primaria e secondaria di primo grado, provenienti da 345 diverse località. Le persone effettivamente coinvolte sono state più di 40.000, collegate da 18.264 dispositivi diversi.

Preparazione

La preparazione della gita è iniziata in ottobre, con l’adesione spontanea degli insegnanti, che hanno coinvolto colleghi, dirigenti e genitori per seguire il normale iter di approvazione di una gita, semplificato solo dall’assenza di costi e di mobilità. Presa la decisione, sono stati coinvolti gli alunni, che si sono preparati emotivamente e culturalmente, studiando i luoghi che avrebbero visitato, pianificando il viaggio, sperimentando ricette di piatti tipici, sviluppando curiosità e coltivando emozione.

I tempi della gita sono stati studiati in modo da permettere alle scuole di simularne la logistica, iniziando alle 10 del primo giorno per lasciare il tempo di viaggio e terminando alle 12 del secondo giorno per consentire il rientro. Ci sono state scuole che per rispettare il piano di viaggio preparato dagli alunni hanno simulato la partenza con un giorno di anticipo e il rientro a tarda notte. Ce ne sono state altre dove alunni e insegnanti si sono presentati a scuola con le valigie e hanno pranzato al sacco in spazi aperti appositamente allestiti. Nelle scuole in lockdown insegnanti e alunni hanno comunque condiviso il tempo di viaggio incontrandosi online negli ambienti di didattica a distanza, animati dallo spirito goliardico di un viaggio in corriera. Ci sono state scuole che nei giorni precedenti hanno preparato gadget e cartoline che gli alunni in gita hanno poi riportato o spedito alle famiglie.

Programma

Ogni tappa è stata organizzata in collaborazione con enti e associazioni cittadine per offrire esperienze esclusive di apprendimento e partecipazione. L’Arcidiocesi ha aperto le porte del Duomo e del Museo Albani, l’Università ha organizzato l’esplorazione in anteprima della modernissima biblioteca di San Girolamo, gli addetti dei servizi educativi della Galleria Nazionale delle Marche hanno offerto una speciale visita del Palazzo Ducale, la Confraternita di San Giuseppe ha aperto il presepe del Brandani, l’Amministrazione Comunale ha aperto il Teatro Sanzio, Bianca Berardi ha guidato il risveglio muscolare, Matthias Martelli ha interpretato la nascita di Raffaello, le Guide di Urbino hanno raccontato la storia della città e del ghetto, il Sindaco e l’Assessore alle politiche sociali hanno passeggiato per la città illuminata dalle stelle ducali, il Ragno d’Oro ha svelato i segreti della preparazione di cresce sfogliate e passatelli, in rappresentanza dei ristoranti di Urbino, l’Hotel Raffaello ha aperto le proprie camere, il prof. Gian Italo Bischi ha passeggiato per Urbino parlando di orologi solari, solidi archimedici e platonici e umanesimo matematico, i negozianti si sono affacciati alle porte dei propri negozi per salutare i partecipanti.

Alessandro Bogliolo, ideatore dell’iniziativa, ha proposto attività di coding interattive, ha raccontato la storia della buona notte e ha accompagnato e coinvolto i partecipanti lungo tutto il percorso, proponendo giochi, domande e sondaggi istantanei per stimolare curiosità e attenzione.

Tecnologie digitali

La tecnologia abilitante utilizzata per dare vita a CodyTrip si chiama ActiveViewer. E’ uno speciale visore sviluppato da DIGIT srl per permettere anche ai più piccoli di partecipare attivamente. ActiveViewer è una web app che si apre in qualsiasi dispositivo senza installazioni e fa apparire a tutto schermo dirette video, immagini, pulsanti e disegni interattivi, che basta toccare per indicare la propria presenza o la propria scelta. Durante la gita il visore cambiava

aspetto adattandosi alle esigenze del momento grazie alla regia di Gian Marco di Francesco e al supporto sul campo di Brendan Paolini e Lorenz Klopsfenstein.

“Con ActiveViewer abbiamo cercato di rendere trasparenti le tecnologie digitali – dice Alessandro Bogliolo – le abbiamo usate per portare a Urbino tante scolaresche senza mobilità, ma appena ci siamo trovati insieme ci siamo goduti la gita senza fare caso alle tecnologie che la rendevano possibile.”

La partecipazione emotiva e l’impatto sociale

CodyTrip è organizzata da DIGIT srl, spin-off dell’Università di Urbino, con la partecipazione di Giunti Scuola, di Media Direct, di Alpitour e dell’Associazione CodeMOOC net, con il patrocinio di Save the Children, Fondazione Mondo Digitale e Grey Panthers. I patrocini concessi esprimono il senso e le diverse finalità dell’iniziativa, che mira al contrasto della povertà educativa, all’educazione alla cittadinanza digitale e al dialogo intergenerazionale.

Molti insegnanti hanno riferito che gli alunni si sono organizzati autonomamente per seguire anche le tappe della gita che loro avevano ritenuto di non proporre per ridurre la durata dell’impegno. Benché il visore potesse essere utilizzato direttamente da casa, alcune classi hanno chiesto di poter utilizzare gli ambienti di didattica a distanza anche di sera per condividere la visione con i compagni.

“Esperienze come questa funzionano se ognuno fa la sua parte. – dice ancora Bogliolo – La partecipazione emotiva di insegnanti, alunni e famiglie è fondamentale perché tutti si sentano davvero in gita. Per questo penso che chiunque abbia apprezzato questa esperienza può essere fiero di sé, perché non ne è stato fruitore, ma artefice.”

Il valore senza prezzo e il crowdfunding

CodyTrip non ha costi di partecipazione per non porre barriere di accesso di tipo economico o amministrativo. I costi dello sviluppo e dell’organizzazione della gita a Urbino sono stati coperti da DIGIT srl, che ha lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi con cui organizzare altre gite gratuite tra gennaio e maggio 2020. Molte sono le mete candidate.

Sono gli stessi partecipanti alla gita che stanno sostenendo la raccolta di contributi per poterne organizzare altre, con uno spirito che ricorda quello del “caffè sospeso”, che a Napoli si lascia pagato perché un estraneo ne possa beneficiare. In questo caso si tratta si dare un contributo spontaneo per offrire ad altri la possibilità di partecipare gratuitamente a gite future, diventandone co-titolari. Tra i primi ad aderire alla campagna di crowdfunding, insieme ad insegnanti e genitori, l’Associazione R.A.T.I.

“Queste gite online non sostituiscono i viaggi tradizionali, ma ne costituiscono una formidabile anticipazione – conclude Alessandro Bogliolo – Permettono di vivere esperienze uniche, di avere guide d’eccezione, di visitare luoghi normalmente chiusi al pubblico, di conoscere persone e scoprire cose nuove. Ma la meraviglia che destano non fa che alimentare la voglia di tornare fisicamente nei luoghi visitati, per provare il piacere di viverli e trovarli familiari.”

Informazioni e contatti

Alessandro Bogliolo è professore di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’Università di Urbino, fondatore di DIGIT srl, membro del Governing Board della Digital Skills and Jobs Coalition, membro del Comitato Guida di Repubblica Digitale, coordinatore di Europe Code Week.

http://codemooc.org/codytrip-2020-urbino/

https://www.produzionidalbasso.com/project/codytrip-2020-21-in-gita-online/

https://bit.ly/codytrip-2020-guida

alessandro.bogliolo@uniurb.it

info@digit.srl