La realtà virtuale è un linguaggio che richiede delle scelte grammaticali a monte, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che quello artistico. Per non perdere mai di vista i propri obiettivi sarà importante avere dei riferimenti, dei Maestri che sappiano fare da guida.

Realtà Virtuale: un nuovo linguaggio narrativo: La VR ha fatto il suo ingresso nel mondo cinematografico meno di cinque anni fa e, per quanto si possa vederla come un semplice mezzo, questa si configura come un vero e proprio nuovo linguaggio audiovisivo in quanto risponde a tutti i requisiti che ne caratterizzano la grammatica. Come accade nella cinematografia tradizionale, per realizzare un video in realtà virtuale è necessario operare delle scelte registiche riguardanti la ripresa, le luci, l’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, il montaggio e il suono. La differenza sostanziale sta nel fatto che la VR risponde a necessità tecniche e potenzialità narrative diverse, per questo si è quasi impossibilitati a fare il paragone. Come spiega Andrew Shulkind, direttore della fotografia VR e allievo di Lubezki e Kaminski: “la realtà virtuale non è un film. È un vero e proprio mondo”.

La realtà virtuale non andrà a sostituire il cinema o la concezione tradizionale del linguaggio audiovisivo, piuttosto si creerà un suo spazio come storicamente è sempre accaduto ai nuovi media: nel rapporto tra teatro e cinema prima e in quello tra cinema e televisione poi. Se continuiamo a percorrere la strada del paragone possiamo dire che probabilmente il cinema andrà a perdere una sua esclusività e pertanto non è da escludere il fatto che possa subire un contraccolpo ma la VR resta un linguaggio con una struttura e delle regole diverse. Se prendiamo ad esempio lo sguardo in macchina, sappiamo bene come questa tecnica, nella tradizionale cinematografia, porti lo spettatore fuori dalla storia in quanto viene bucata la parete della quarta dimensione. Al contrario, con la realtà virtuale si ottiene l’effetto opposto nella misura in cui ci si troverà ad essere coinvolti direttamente nella narrazione da uno dei personaggi.

La VR ad oggi ha numerosi limiti tecnici dovuti in primis al fatto che si tratta di un linguaggio giovane ma proprio per questo risulta altamente stimolante: con la realtà virtuale è infatti necessario uscire dagli schemi e trovare soluzioni arrivando a pensare in modo diverso.

Gold Productions: Gold Productions, casa di produzione cinematografica indipendente che crea videoproduzioni a tutto tondo adattando la creazione dei contenuti alla storia da raccontare: storytelling, regia, realtà virtuale, cinema, documentari, cortometraggi pubblicitari, film e animazione. Al centro di ogni progetto viene posta la storia, la sfida e la missione che si propone sta nella ricerca del linguaggio più adatto per raccontarla.  Gold Productions si è fatta pioniera nell’uso di tecniche nuove realizzando film in VR e video a 360° I progetti Street Opera e NO BORDERS – primo film italiano girato interamente in VR – hanno vinto il Nastro D’Argento Menzione Speciale nel 2016 e 2017. Il suo animo creativo le ha permesso di non porsi limiti e vedere ogni ostacolo come fonte di ispirazione e occasione per osservare le cose da un nuovo punto di vista.

CONTEMPORANEO_  24, 25 e 26 ottobre ore 21.00; 27 ottobre ore 18.00 e 21.00 – Biglietto unico: 10 euro

VISIONE ESCLUSIVA

Rough copy di The Italian Baba | La mia grotta in India
tratto da A Piedi Nudi sulla Terra di Folco Terzani
voce narrate Elio Germano
regia Omar Rashid, Elio Germano
produzione Gold

Cinque proiezioni esclusive per la visione della rough copy (una “copia lavoro” molto vicina a quella definitiva, non ancora in distribuzione) di The Italian Baba | La mia grotta in india in cui ci si immerge nei lontani paesaggi indiani alla ricerca di una guida, un guru, e si compie un viaggio interiore attraverso le parole del testo A Piedi Nudi sulla Terra di Folco Terzani, di cui Elio Germano si fa voce narrante e ne cura la regia insieme a Omar Rashid

Con The Italian Baba, vediamo ancora una volta come la realtà virtuale possa essere lo strumento che ci permette di assaporare e vedere luoghi con i nostri occhi e allo stesso tempo con gli occhi di qualcuno che non siamo noi: un viaggio a 360° che parla di vite vissute e ancora da esplorare. La ricerca personale che riguarda la vita di ognuno di noi e il viaggio che si intraprende per trovare le risposte alle nostre domande.

(Per la visione del film, tramite visore per realtà virtuale, è necessaria la prenotazione).

The Italian Baba | La mia grotta in india
GENERE: Film in realtà virtuale
ANNO: 2019
LINGUA: Italiano, Inglese
PRODOTTO DA: Omar Rashid, Elio Germano
REGIA: Omar Rashid, Elio Germano
PRODUZIONE: Gold
PRODUTTORE ASSOCIATO: Alessandro Mancini, Luca Fortino
SCENEGGIATURA: Omar Rashid, Elio Germano, Folco Terzani
CAST: Elio Germano
FOTOGRAFIA: Omar Rashid
MONTAGGIO: Sasan Bahadorinejad
POST-PRODUZIONE: Sasan Bahadorinejad
MUSICA: Federico Orlandini
SOUND DESIGN: Gabriele Fasano

VISIONE D’ARTISTA_27 ottobre ore 20.00 – ingresso gratuito
Incontro con gli autori: partecipano Elio Germano e Omar Rashid

Omar Rashid, nato in Iraq e cresciuto a Firenze si diploma al Polimoda di Firenze nel 2002, crea la sua linea streetwear e usa canali non convenzionali per farla conoscere. La passione per i nuovi linguaggi e la loro applicazione diventa l’elemento centrale della sua professione. Nel 2016, insieme a Elio Germano, realizza NoBorders VR, primo documentario italiano che usa la realtà virtuale; vincitore del premio Migrarti del MiBACT al Festival del Cinema di Venezia. Oggi con il suo progetto multimediale Gold Enterprise realizza progetti in VR, parallelamente insegna viral marketing e web communication allo IED di Firenze.

Elio Germano è un attore e regista teatrale italiano. Nel corso della sua carriera ha recitato in numerosi film di successo e ha ottenuto tre David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita e Il giovane favoloso. Per La nostra vita ha vinto anche il Nastro d’argento al migliore attore protagonista ed il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes 2010.

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SPAZIO ROSSELLINI E’ VISIONE D’ARTISTA | DOMENICHE D’INCANTO | RESIDENZA ARTISTICA | FORMAZIONE | CONTEMPORANEO | TEATRO E CINEMA | TEATRO E SPORT

Dopo importanti lavori di ristrutturazione, la Regione Lazio restituisce alla città lo Spazio Rossellini, all’interno dell’Istituto Cine-Tv Roberto Rossellini, dando, grazie all’ATCL, nuova forma e destinazione agli studi in cui ha girato il grande regista.

Lo Spazio nasce con una vocazione per lo spettacolo dal vivo, l’alta formazione e la promozione degli artisti del territorio regionale. Spazio Rossellini promuoverà diverse tipologie di interventi che riguarderanno il teatro – nelle sue diverse declinazioni e sfaccettature – la danza, la musica, il cinema, dando spazio a realtà che affrontano con mezzi differenti la pluralità dei linguaggi dello spettacolo dal vivo. Sarà uno spazio da abitare e attivare, da pensare in chiave formativa, un luogo accogliente per le compagnie sostenute in periodi di residenza: in sintesi un polo dedicato alla creatività. Un’importante occasione per creare una rete che coinvolga le Istituzioni a livello locale e nazionale, le università e i centri di formazione, le produzioni artistiche, le associazioni culturali e sociali che operano nel settore della cultura e dello spettacolo da vivo. Il coordinamento artistico progettuale è di Katia Caselli