La mostra “Esodi. Khaled, Magnolato, Ravà” organizzata dal Comune di Mirano (VE), in collaborazione con PaRDeS-Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea e Centro per la Pace e la Legalità “Sonja Slavik presso la barchessa di villa “Giustinian Morosini XXV Aprile è un viaggio attraverso le migrazioni, gli esodi e le deportazioni. Con i loro lavori esposti i tre Artisti, Abdallah Khaled, Cesco Magnolato e Tobia Ravà, “disegnano” un mondo in continuo movimento, dinamico, mai statico; un mondo fatto di Popoli, di gente che si muove, che si incontra e si confronta in una penisola, la nostra, da sempre porta d’ingresso per i popoli del Mediterraneo, ma non solo. Opere che rispecchiano, quelle esposte, le differenti sensibilità e che, in qualche modo, tradiscono le origini dei tre Artisti che, in qualche occasione vengono a contatto e si contaminano dando vita ad opera realizzate a “4 mani”. Una mostra, quella che si concluderà il 31 di Ottobre, fortemente voluta dalla Giunta Comunale di Mirano, Comune da sempre favorevole all’accoglienza e all’integrazione; con lo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) la Giunta Comunale è sempre stata in prima linea nell’accoglienza. Questa Mostra, al di là dell’indubbio valore artistico, altro non è l’estensione artistica di questo impegno; con le opere esposte nella Mostra, curata dalla Prof.ssa Maria Luisa Trevisan, si scava nelle tradizioni delle terre di origine dei tre Artisti e ci si rende conto, che al di là delle distanze, la cosa che ci accomuna è l’essere tutti, indistintamente, figli della stessa terra, con le stesse necessità, sogni e desideri. Viene sfatata la paura del diverso esaltando, invece, la curiosità insita nella conoscenza, nel saper ascoltare, nel voler capire; viene raschiato e rimosso, lo stato di ruggine che artificialmente maschera la bellezza, totalmente, intonsa che si cela sotto la superficie delle banalità stereotipate. Lo sguardo che si posa sui lavori esposti, non può far altro che viaggiare, navigare, solcare quelle acque infide che ci separano, in maniera meramente fisica ed artificiosa, dai nostri simili che sono fratelli. Lo “stivale” altro non è che una metafora che descrive un’iperbole che a sua volta sottende al cammino, al movimento, al dinamismo e non tanto, o non solo, per andare a sfruttare nuove risorse in altri luoghi, ma per scoprire, per l’indomabile desiderio di conoscenza che anima il genere umano. In questo contesto che richiama spazi aperti ed ariosi si muovono in totale agio i tre Artisti, espongono apertamente le loro idee, le palesano sulla tela, le condividono liberamente facendo propria l’idea, ancorché con sfumature diverse, di un Mondo che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Le contaminazioni sono essenziali, positive, dalla contaminazione scaturisce, sempre, ed immancabilmente, qualcosa di buono, che fa progredire, che fa avanzare, che inietta nuova linfa vitale a quel qualcosa che sarebbe destinato a diventare stantio nel momento stesso in cui si dovesse fermare a “mettere radici”. Come ribadito ai nostri microfoni anche dalla Sindaca del Comune di Mirano, Maria Rosa Pavanello, con questa mostra il Comune vuole dimostrare come le strumentalizzazioni siano di ostacolo alla convivenza civile; Renata Cibin, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Mirano, da sempre in prima linea contro le discriminazioni, si è fatta promotrice, con forza, per far sì che questa Mostra prendesse corpo. In conclusione, tutte le opere esposte hanno un impatto emotivo quasi “violento” tanta e tale e l’evidenza comunicativa che trasmettono al visitatore; una mostra assolutamente da non mancare per immergersi in quel flusso, in quella corrente, in quel jet stream che fa della natura umana quel bellissimo caleidoscopio che ognuno di noi si porta dentro, a prescindere dal dove viene, dal dove risiede e dal dove andrà.

Esodi. Khaled, Magnolato Ravà

A cura di Maria Luisa Trevisan

5 – 31 ottobre 2019 barchessa villa Giustinian Morosini “XXV Aprile”, via Mariutto n. 1 – Mirano (VE)

Orari:

da martedì a venerdì 15.00 – 18.30

sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.30

 

 

Michela Cossidente

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