Questa mattina, in occasione del Black Friday, attivisti di Greenpeace hanno portato in una delle principali vie dello shopping milanese, Corso Vittorio Emanuele, un enorme pacco regalo composto da rifiuti recuperati in plastica usa e getta. L’installazione nasce da un’idea di tre studenti belgi tra i vincitori del contest creativo lanciato da Arts Thread e Greenpeace per la Make Something Week. Con questa protesta pacifica, l’organizzazione ambientalista vuole denunciare i danni causati al Pianeta dal consumismo eccessivo. Gli attivisti hanno infatti inserito sul pacco un’etichetta con la scritta “Il regalo che il Pianeta non vuole” e aperto uno striscione con il messaggio “Il Pianeta non è usa e getta”. In risposta al Black Friday, Greenpeace lancia oggi la Make Something Week, una settimana di eventi-laboratorio gratuiti che si terranno in tutto il mondo dal 23 novembre al 2 dicembre. Nel corso degli appuntamenti organizzati per l’occasione, creativi e professionisti del settore insegneranno a chi parteciperà a riparare, riutilizzare, dare nuova vita a oggetti inutilizzati e creare con le proprie mani alternative a prodotti di plastica usa e getta: dalle decorazioni natalizie alle borse per la spesa in tessuto. Quest’anno, la Make Something Week conta quasi 300 eventi in 40 Paesi in tutto il mondo: in Italia, sono stati organizzati oltre 35 eventi in diverse città, da Milano a Roma, da Torino a Napoli, attraverso il supporto di Greenpeace e in collaborazione con tante altre realtà indipendenti. I laboratori non sono eventi commerciali, saranno gratuiti e nessun prodotto sarà venduto. «Stiamo letteralmente svendendo il Pianeta, eventi come il Black Friday non fanno altro che incentivare le persone ad acquistare oggetti che resteranno nelle nostre vite soltanto per pochi minuti, ma che danneggeranno il Pianeta per secoli», dichiara Giorgia Monti, Project leader di Make Something Week per Greenpeace Italia. «Le aziende devono ridurre il loro uso smodato di plastica, ma anche noi consumatori possiamo imparare a modificare il nostro modo di agire e cambiare questa dannosa mentalità usa e getta». Secondo un recente report delle Nazioni Unite, il consumo di plastica continuerà a crescere negli anni a venire, quadruplicando i volumi attuali entro il 2050. Molti degli oggetti venduti durante il Black Friday, ad esempio, finiscono per diventare rifiuti dopo pochissimo tempo e sono imballati in enormi quantità di plastica monouso. «Siamo stati indotti a pensare che la felicità provenga da ciò che compriamo, ma non è così», continua Monti. «Per questo invitiamo tutti ad accettare la sfida e a partecipare ai nostri laboratori creativi, invece di lanciarsi in uno shopping sfrenato e inutile. Solo modificando i nostri modelli di consumo potremo dare un futuro al nostro Pianeta».

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