Dopo aver orbitato sopra i cieli dei maggiori festival di tutto il mondo, giunge a illuminare la Festa di Romail progetto itinerante dell’artista britannico Luke Jerram: una strabiliante luna gonfiabile, sospesa nel vuoto e illuminata dall’interno, che in sette metri di diametro riproduce fedelmente la crosta lunare – dai crateri alle catene montuose fino ai minimi particolari – utilizzando le immagini in alta risoluzione realizzate dalla NASA. Secondo una scala 1:500.000, ogni centimetro della grande scultura sferica corrisponde a cinque chilometri di superficie lunare. Fusione di scienza e suggestione poetica, l’installazione è accompagnata da un’avvolgente trama sonora, realizzata appositamente dal compositore Dan Jones, vincitore del premio Ivor Novello e BAFTA. Fin dall’alba dell’avventura umana sulla Terra, la Luna ha rappresentato lo specchio nel quale riflettere e proiettare credenze, idee e convinzioni; venerata nel corso dei secoli come divinità, è stata l’orologio e il calendario dei nostri antenati, la guida notturna dei marinai e al tempo stesso la musa ispiratrice di artisti, poeti, scrittori e musicisti, influenzando la storia, la cultura e la religione di tutte le civiltà del nostro pianeta. In occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, la FestadiRomaoffre al pubblico della Capitale l’illusione magica di toccare quasi con un dito il nostro misterioso satellite, rivelando anche l’emisfero a noi invisibile, quella faccia nascosta che noi terrestri normalmente non vediamo. Un’apparizione magica e sorprendentemente realistica, che, come gli incantesimi delle fiabe, durerà solo il tempo di una festa, per poi ripartire verso la sua orbita infinita, perché, come disse all’artista una bambina di sei anni: “dopo la rimetterete a posto, vero?”.

Museum of the Moon è stato co-commissionato da una serie di istituzioni culturali riunite da Luke Jerram e dal Norfolk & Norwich Festival, in particolare: At-Bristol, Lakes Alive, Provincial Domain Dommelhof, Brighton Festival, Greenwich+Docklands International Festival, Les Tombées de la Nuit, Rennes e Kimmel Center for the Performing Arts. L’opera, creata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale del Regno Unito, l’Università di Bristol e la Association for Science and Discovery Centres, fa parte delle reti europee INSITU e Without Walls.