Roma, 24/09/2018

Ringrazio molto il Vice Presidente per l’esposizione esauriente e significativa dell’attività svolta in questo quadriennio. Questa è la ragione per cui ho comunicato, nelle settimane passate, al Vice Presidente il desiderio di essere presente all’ultima seduta del plenum di questo Consiglio Superiore.

Domani, nella cerimonia al Quirinale, ci sarà il saluto formale e solenne al Consiglio uscente e a quello subentrante. Sarà per me l’occasione per sottolineare i risultati dell’attività di questo Consiglio e per esprimere il ringraziamento, insieme al Vice Presidente, a tutti componenti per il lavoro svolto. E anche il ringraziamento ai capi di Corte che mi accompagneranno nel passaggio da questo Consiglio a quello che domani subentrerà.

Vorrei peraltro anticipare ed esprimere in questa sede in cui si è lavorato il ringraziamento e l’apprezzamento per tutti i componenti del Consiglio.

Il Vice Presidente ha poc’anzi ricordato, in maniera compiuta, le principali risultanze dell’attività di questo Consiglio. Sarebbero già sufficienti solo i numeri per dare l’idea del lavoro compiuto: oltre 66 mila e seicento delibere in plenum, oltre 1000 nomine di direttivi e semi direttivi: incarichi – questi – mai registrati in questo numero.

Questo Consiglio è stato, tra virgolette, investito dalla modifica normativa che ha realizzato l’abbassamento repentino e molto forte dell’età di collocamento a riposo, e quindi ha dovuto affrontare un cambio di dimensioni e vastità inusuali.

Devo dare atto e ringraziare il Consiglio per aver fatto fronte, considerate le circostanze, tempestivamente e con efficienza a l’imprevisto fronte che si è aperto in quel momento.

Ma vorrei dire che è nel merito che si misura più adeguatamente l’impegno profuso.

Domani, nel saluto che rivolgerò, farò alcune considerazioni. Ma vorrei qui richiamare alcuni elementi, non minori o secondari, ma diversi.

Qualche richiamo: quasi il 30% degli incarichi direttivi e oltre il 40% dei semi direttivi è stato attribuito a magistrati del genere femminile.

La parità di genere, che è un percorso avviato da tempo nel Consiglio, va progredendo e salendo di livello.

Vi è stato un lavoro proficuo in materia di valutazione di professionalità che è un’attività funzionale al buon andamento dell’ordine giudiziario e che non può mai risolversi in operazioni di mera routine.

Vi è stata un’attenzione alla tutela di soggetti fragili.

Nel maggio scorso vi è stata una delibera significativa in materia di violenze di genere e violenze domestiche.

Questo Consiglio ha adoperato, in maniera proficua, la facoltà attribuita dall’articolo 10 della L.195 su pareri ai disegni di legge con una formula e uno strumento di particolare e preziosa utilità nella collaborazione con il Ministro della giustizia.

Mi fermo qui. Ma tenevo ad essere presente per esprimere a tutti i componenti del Consiglio un ringraziamento per il lavoro svolto, per l’impegno profuso, per i risultati conseguiti, e l’augurio più intenso per l’attività futura che da domani si svilupperà.