Si è conclusa tra la musica della risacca del mare e i ringraziamenti  sinceri e talvolta commossi degli autori, la prima edizione di “Arte libera libri”, kermesse artistico-letteraria che ha visto protagonisti due artisti totalmente diversi tra loro, il disegnatore e pittore francese Gilles Roux e lo scultore romano Cesare Lauri, sei scrittori e due poeti, arrivati da ogni parte d’Italia con tante copie dei loro  libri che hanno presentato a Torre Molino, ex vecchio carcere di epoca borbonica, praticamente sulla spiaggia dei pescatori e di fronte al castello aragonese.

Dopo le romane Manuela Minelli e Vanna Alvaro che hanno aperto “Arte libera Libri” e hanno presentato rispettivamente il libro di favole “Storie magiche per bambini fino a 100 anni” e la silloge poetica “Cuori parzialmente scremati”, il bolognese Alberto Roversi con la sua raccolta poetica “Storie esemplari di spiriti delicati e bollenti”, l’ischitana di origini francesi “Sylvie Renault” con il romanzo… musicale “La farfalla con gli artigli”, la comasca Paola Minussi con il romanzo distopico “L’archivista di Torrechiara” e la ferrarese Chiara Fraterenale con il suo delizioso “Cosa succede dopo Alice”, gli ultimi autori sono stati Antonio Perruggini di Bari che ha presentato un coraggioso libro-denuncia su come il nostro paese ha mal gestito la questione covid, soprattutto nelle RSA, facendo anche nomi e cognomi. L’autore pugliese, che sta conducendo un’importante quanto impegnativa battaglia sull’argomento, ha poi portato questo suo “Il delitto perfetto” al Senato.

A chiudere in bellezza la scrittrice/artista/storica dell’antichissima arte del chiacchierino, Ninetta Caruso, ha allestito anche un piccolo spazio espositivo dove poter ammirare, non solo finissimi “merletti”, ma anche incredibili gioielli, orecchini, collane, bracciali, piccole borsettine, tutti realizzati con sottilissimi fili d’oro e d’argento e cristalli Swarovski incastonati, spesso su disegni di gioielli di qualche secolo or sono.  Il suo prezioso libro “Il chiacchierino è una cosa seria” (ordinabile anche su Amazon) è reso godibile sia dalle parti storiche e dagli aneddoti di regine e popolane, sia perchè pieno di figure, foto e passaggi per provare a realizzare qualcuno dei preziosi oggetti al chiacchierino.

Come è costume di Elisir si è anche dato spazio a problemi di carattere sociale. Un posto occupato è stato allestito al centro della platea, con una sciarpa e una rosa rosse, a simboleggiare tutte le donne vittime di femminicidio. Quindi erano anche presenti lo stand dell’associazione Genitori Autismo Ischia, con oggetti artigianali realizzati dai ragazzi affetti da autismo e un altro stand con materiale divulgativo che illustra la situazione dei bambini affetti dalla rarissima Cat Eyes Syndrome, letteralmente “Sindrome degli occhi da gatto” che, sebbene il nome, è una pericolosissima malattia che può portare alla cecità e ad altre pericolosissime patologie, nei casi peggiori, anche alla morte. La Cat Eyes Syndrome è altamente invalidante, ma il numero dei casi presenti nel mondo non è sufficiente per avviare la macchina della Ricerca, quindi tutto è lasciato ai singoli.

Visti anche gli apprezzamenti dell’assessore alla cultura del Comune di Ischia, Feliciana di Meglio, (che ha dato il patrocinio alla manifestazione e si è spesa per aver trovato ospitalità in hotel agli autori), nonché i ringraziamenti sinceri e continui di ogni autore, la passione, l’entusiasmo e la soddisfazione delle organizzatrici Manuela Minelli e Vanna Alvaro che si riassumono in… Elisir , l’ appuntamento è per la seconda edizione a giugno dell’anno prossimo. Sempre nell’isola verde, ad Ischia, a detta di molti viaggiatori, l’isola più bella del mondo!

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