La moda è una parte essenziale del nostro patrimonio culturale e in un mix di eccellenze, accanto al design, lifestyle, all’enogastronomia, rappresenta il cuore del nostro Paese, apprezzata in tutto il mondo. Questo è il messaggio che vogliono lanciare da Matera (Capitale europea della Cultura 2019)  il Premio Moda “Città dei Sassi”con l’Associazione Culturale Officina della Cultura di Matera. I promotori credono che l’idea di coniugare la moda con il territorio sia un’idea vincente capace di valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale che caratterizza questa regione italiana ma soprattutto, dalla individuazione di un connubio esclusivo tra il fascino e le bellezze naturali del territorio e la creatività della moda. Si tratta, infatti di due patrimoni completamente differenti che però hanno in comune la non riproducibilità in contesti diversi: in altre parole, le bellezze tutte della Basilicata non sarebbero tali in nessuna altra parte del mondo come, allo stesso modo, la creatività, l’artigianalità e l’eccellenza del Made in Italy non hanno eguali. Raccontare una storia, un paese, una cultura con delle immagini che coniugano bellezza, vita reale, malinconica spiritualità, fascino  celato dietro  volti, pensieri, memoria e ospitalità, in un territorio inedito che aspetta solo di essere scoperto anche con il linguaggio della moda (sfilate, mostre, presentazione libri) è questo l’obiettivo del decennale del Premio Moda “Città dei Sassi”.

 L’EVENTO

E’ uno spettacolo articolato con tempi televisivi riservato alla nuova generazione di creativi della moda a livello nazionale e internazionale che potranno dar vita alle loro creazioni di Alta Moda e Prèt à Porter proponendo le loro idee di eleganza e creatività  dinanzi a un folto pubblico in buona parte formato da rappresentanti di aziende ed esperti del settore, stampa, autorità e dai tanti turisti che nel periodo estivo affollano la Città dei Sassi.

 

PROGRAMMA 

Ospite d’onore della serata la casa di moda CAPUCCI. La maison è stata fondata dallo sarto-stilista-scultore Roberto Capucci che è considerato e riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi designer del XX secolo ed ha vestito grandi celebrità del mondo del cinema, del teatro e, soprattutto nelle cerimonie, tante donne dell’alta società italiana ed europea. Tra gli abiti più famosi quelli indossati dalle attrici Gloria Swanson, Esther Williams, Marylin Monroe. Ma anche Isa Miranda, Doris Duranti, Elisa Cegani, Silvana Mangano. Poi la scrittrice Irene Brin, la principessa Elvina Pallavicinie la scienziata italiana Rita Levi Montalcini che indossò un abito dello stilista  in occasione del conferimento del Premio Nobel. Oggi è una delle maison più importanti del made in Italy e la sfida dell’imprenditrice Cavaliere del Lavoro  PAOLA SANTARELLI  di preservarla e continuare nella sua storia, CAPUCCI. Dalla couture al pret a porter conservando quell’allure che lo rende unico speciale, contaminazioni di arte per un progetto che ha già visto nascere il primo monomarca a Roma e continuare nello sviluppo retail. Passerelle internazionali come il Green Carpet Fashion Award a Milano, e ultima la partecipazione lo scorso maggio al Met Gala a New York. PREMIO MODA “CITTA’ DEI SASSI“, crocevia dell’Alta Moda e Prèt à Porter internazionale, richiama a Matera stilisti provenienti da tutto il mondo.  Questa X edizione, dopo una attenta selezione, vede la partecipazione dei seguenti finalisti: 

Sezione A) Premio Moda 2018 – Alta Moda

Sara Behbun (Iran),Giorgia Cavina (Italy),Irene Cosentino (Italy),Cristian Di Serio (Italy),Maria Luisa Vazquez (Argentina),Simona Lomurno e Valentina Mondini (Italy),Leonarda Nada Nuovo (Italy),Giampaolo Proietto (Italy).

Sezione B) Premio Moda 2018 – Cinema

Raffaella La Rocca (Italy),Brigida Lorusso (Italy), Leonarda Nada Nuovo (Italy),Aline Sanches Pereira (Brasile),Claudia Perdicchia (Italy),Giampaolo Proietto (Italy). 

Sezione C) Premio Moda 2018 – “Matera2019”

Carmela Fortunato (Italy),Chiara Ricco e Serena Paciolla (Italy),Claudia Perdicchia (Italy). 

Sezione D) Premio Moda 2018 – Prèt à Porter

Carmela Fortunato (Italy),Inna Lanova (Ucraina),Aline Sanches Pereira (Brasile), Valentina Poltronieri (Italy),Elisabetta Tentella (Italy),Giuliana Zani (Italy).

Sezione E) Premio Moda 2018 – Eco-Friendly Innovation

Giorgia Cavina (Italy),Valentina Corvaro (Italy), Carmela Fortunato (Italy),Anna Rotella (Italy).

Non è un concorso ma un vero e proprio progetto di scouting organizzato da Publimusic.come Officina della Cultura, che ha come obiettivo la ricerca e la promozione di giovani talenti creativi del panorama nazionale e internazionale. Un contest indirizzato specificatamente a giovani stilisti del mondo della moda e dedicato alle collezioni femminili nelle categorie abbigliamento e accessori.

I Premi assegnati:

Premio Moda® “Città dei Sassi

Premio Moda® Cinema(dedicato all’attrice Claudia Cardinale)

Premio Moda® “Matera 2019(un premio di eccellenza che verrà assegnato al giovane stilista  che avrà meglio interpretato la “Città dei Sassi” quale Capitale Europea della Cultura 2019.

Premio Moda® Prèt à Porter

Premio Moda® Eco-Friendly Innovation

Premio Moda® della Critica

Premio Moda® Giornalistico “The Fashionable Lampoon” (rivista internazionale di moda)

Premio Moda® Serikos(Industria tessile della Provincia di Como “Serikos Collezioni & Tessili” consistente in una fornitura di tessuti al vincitore per la sua prossima collezione;

 Premio Moda® Cinema  “Omaggio a Claudia Cardinale

Il Premio Moda® Cinema è dedicato all’attrice Claudia Cardinale, è stata definita l’attrice più importante emersa negli anni sessanta e la stampa internazionale l’ha spesso definita la donna più bella del mondo durante quel decennio.

La sua “bellezza” in pari tempo solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica e inquietante  è stata utilizzata e valorizzata dai maggiori autori dell’epoca d’oro del cinema italiano: Luchino Visconti, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Valerio Zurlini, Luigi Comencini, Sergio Leone, Luigi Zampa, Luigi Magni e Damiano Damiani. Diva incontrastata negli anni 60  e ancora oggi icona del cinema e di stile nel mondo. Il suo stile ha suggerito quest’anno al mondo della moda internazionale di eleggerla icona di eleganza 2018, e il Premio Moda “Città dei Sassi”  l’ha eletta madrina di eleganza per  la X edizione del festival celebrando i 60 anni di carriera e il compimento dei suoi 80 anni. Nel corso dell’evento dell’8 giugno, in Piazza San Pietro Caveoso,  verranno proiettati  brevi frammenti  dei suoi films e  flashes della sua immagine. Quest’anno il premio verrà aggiudicato allo stilista che nel corso della sua sfilata ha saputo  meglio interpretare il significato e il ruolo del Cinema nella Moda.

LA GIURIA 

A decretare i vincitori, una prestigiosa Giuria internazionale di addetti ai lavori  (giornalisti, stilisti, esperti del settore, associazioni di categoria ed istituzioni). La Giuria è composta da:

Creatori di moda:  Paola Santarelli, Michele Miglionico, Paolo Fumarulo;

Giornalisti: Angelica Carrara (“The Fashionbale Lampoon”), Anna Giammella(“giornalemio.it”),Bruna Rossi(“IO Donna” Corriere della Sera),Cinzia Malvini(“La7” – “Book”), Donato Mastrangelo(“La Gazzetta del Mezzogiorno”),Elena Ronzi(“Fashion Channel”), Elisabetta Falciola(“Tg5” – Mediaset), Flavia Fiorentino(“Corriere della Sera”) Francesca Rodolfo(“TgNorba24” Telenorba),Franco Martina(“Ansa”),Lucia Serlenga(“Il Giornale”- “Stile de Il Giornale” – “CHI E’ CHI”),Luciana Boccardi(“Il Gazzettino” – “ilgazzettino.it”), Mariangela Lisanti(“Il Quotidiano della Basilicata”), Marzio Nocera(“Fashion Channel”), Michela Gattermayer(“Gioia” Hearst Magazine Italia), Michela Zio(“MF Fashion” – “White Trade Show” direttore artistico special project),Michele Caputo(“sassilive.it”), Paola Cacianti(storica critica di moda, Rai1 “Top  tutto quanto fa tendenza”), Rosita Stella Brienza(“La Repubblica e “La Nuova Basilicata”),Sofia Gnoli(docente Storia della Moda alla Sapienza Università di Roma, “Il Venerdì di Repubblica” e “La Repubblica),Vania Crippa(“Gente” Hearst Magazine Italia).

Esperti di Moda:   Carla Cacianti(Arista e Visual Designer), Emilia Lepore(Tessuti Simbolici Polidimensionali), Gaetano Cappelli(Scrittore),RosalbaStasolla(Docente di Storia del Costume).

Associazioni di Categoria: Beppe Pisani(Presidente “CNA Federmoda” Lombardia – Imprenditore tessile Serikos Collezioni & Tessuti”),Leo Montemurro(Presidente Regionale “CNA” Basilicata).

Istituzioni:  Patrizia Minardi(Dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici – Presidenza della Giunta Regione Basilicata).

 

Mostra “Madonne Lucane – Vestiti che Profumano d’Incenso

Lo stilista Michele Miglionico presenta con una mostra la sua collezione di Alta Moda “Madonne Lucane” nellaChiesa del Purgatorio – Matera. In questa occasione, su iniziativa della Publimusic.com di Sabrina Gallitto,la  Confraternita “I Pastori della Bruna”di Matera (antica corporazione sorta nel 1697), rappresentata nella persona del Priore Prof. Emanuele Calculli e Don Angelo Gallitelli Parroco della Parrocchia Cattedrale Maria SS. Della Bruna hanno messo a disposizione dello stilista Michele Miglionicola Chiesa Consacrata del Purgatorioper presentare con un’installazione statica le sue creazioni di Alta Moda dal titolo “Madonne Lucane – Vestiti che Profumano d’Incenso”. Ogni città, ogni paese, ogni contrada ha i suoi usi, costumi e tradizioni religiose.  Le feste popolari, le figure sacre e le processioni sono lo specchio della vita degli abitanti, delle loro usanze  e della loro storia. Raccontare una storia  con delle immagini che coniugano bellezza, vita reale, malinconica spiritualità, fascino celato,  memoria e ospitalità di un territorio inedito come la Basilicata anche con il linguaggio della moda è l’obiettivo di questa mostra. Lo stilista crede che l’idea di coniugare la moda con il territorio sia un’idea vincente capace di valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale che caratterizza questa regione italiana evidenziandolo con il connubio esclusivo tra il fascino e le bellezze naturali  e la creatività dell’ Alta Moda. Michele Miglionico, stilista lucano di Alta Moda internazionalmente riconosciuto, è il narratore di questa storia attraverso una installazione di 30 manichini vestiti con abiti della collezione Madonne Lucane. Una collezione che guarda alla tradizione lucana e racconta il suo patrimonio artistico-culturale con l’esaltazione degli elementi del costume folcloristico, dell’artigianalità, della sacralità e costruendo una connessione con il contemporaneo ispirandosi alle Madonne venerate in questa terra e portate in processione, alle figure femminili e alla sua cultura popolare. Una collezione ispirata da quei riti sacri che trasformano le immagini delle donne-madonne delle antiche tradizioni lucane in donne di oggi. Michele Miglionico racconta una femminilità composta, consapevole ispirata da un momento storico di grande fermento ma di altrettanta difficoltà :il dopo guerra vissuto nel sud Italia.

Presentazione del libro: Eleganza Fascista. La moda dagli anni venti alla fine della guerra  di Sofia Gnoli (ed. Carocci)

Storia, moda, donne e regime  sono gli ingredienti principali di questo  libro che, attraverso documenti inediti,  rare immagini di archivio e testimonianze  orali, ripercorre la storia della moda  italiana a partire dai primi anni Venti  fino al suo grande riconoscimento  internazionale dopo la Seconda  guerra mondiale.

Le radici della moda italiana

“Anche se il riconoscimento internazionale della moda italiana avviene intorno agli anni Cinquanta, le sue radici vanno ricercate molto più indietro. I primi tentativi di creazione di una moda indipendente da quella francese risalgono infatti ai tempi del Risorgimento. In seguito, nel 1906, la sarta Rosa Genoni presentò all’Esposizione internazionale di Milano una collezione di abiti interamente ispirata alle opere di artisti del Medioevo e del Rinascimento italiano. Dopo questi sporadici episodi, il tema di una moda nazionale venne ripreso in maniera più sistematica negli anni Venti dalla giornalista Lydia De Liguoro, fondatrice della rivista “Lidel”. Ma anche i suoi tentativi rimasero essenzialmente legati a motivi retorico-nazionalistici. Ancora all’inizio degli anni Trenta l’indiscussa capitale della moda rimaneva Parigi. Nella capitale francese si recavano i maggiori sarti italiani due volte l’anno, in coincidenza con la presentazione delle collezioni, e lì acquistavano i modelli di Chanel e Patou, di Lanvin e Madame Vionnet. Nel 1931, all’apice della crisi economica dovuta alla ripercussione del crollo di Wall Street, vennero commissionate dal regime delle statistiche ufficiali dai cui risultati emersero dati allarmanti sulle importazioni fatte dalle “vanitose donne italiane”. Fu allora che, per nazionalizzare il ciclo di produzione dell’abbigliamento e per arginare le importazioni dalla Francia, il regime diede vita all’Ente nazionale della moda; tuttavia, pur godendo di un notevole potere sul piano teorico, su quello pratico l’azione dell’Ente risultò spesso contraddittoria e confusa. Tale situazione rispecchiava le incoerenze del regime nei confronti sia della concezione della donna – divisa tra il modello emancipato e quello dell’angelo del focolare – sia della modernizzazione, sospesa tra un avanguardismo spesso velleitario e il peso della tradizione e della conservazione. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, mentre i paesi alleati prendevano atto del momento di difficoltà, varando una sorta di “moda di Stato”, l’Italia, vista l’attenzione che il regime prestava alla moda e il valore propagandistico che le attribuiva, minimizzò a tal punto le difficoltà che fino al 1942 è difficile trovare nella stampa di moda riferimenti alla guerra. Se le incongruenze dell’Ente ne provocarono per certi versi il soffocamento delle iniziative, è pur vero che bisogna riconoscerne i meriti. Grazie a esso, infatti, vennero gettate le basi per la futura affermazione internazionale dello stile italiano.” Moderatrice per l’incontro, al quale interverrà la scrittrice Sofia Gnoli,sarà Rosalba Stasolla, docente di Storia del Costume, con intervento della giornalista Paola Cacianti.

 Sofia Gnoli

Storica della moda e giornalista , insegna Storia della Moda alla Sapienza Università di Roma e scrive sul “Venerdì” e sulla “Repubblica”. Tra le sue pubblicazioni: Moda e teatro (Meltemi, 2008), Fernanda Gattinoni. Moda e Stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere (Silvana editore, 2010), The origins of Italian Fashion (Victoria and Albert Museum Publishing, 2014 e per Carocci editore: Moda. Dalla nascita della haute couture a oggi (5^ rist. 2016) e Eleganza Fascista. La Moda dagli anni Venti alla fine della guerra (2017).

Presentazione del libro scolastico: “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”  di Rosalba Stasolla e Concetta Forte (ed. San Marco)

“Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” è il primo volume di un’ opera composta da due tomi: il primo per il biennio; il secondo per il terzo, quarto anno e quinto anno  degli Istituti Tecnici del Sistema Moda, del Liceo Artistico indirizzo Architettura Design, Ambiente, Moda e Costume, degli Istituti Professionali Industria e Artigianato.E’ scritto a quattro mani dalle autrici Concetta Fortee Rosalba Stasolla. Casa editrice: San Marco di Bergamo. E’ la prima opera scolastica , che nel settore, sintetizza le novità della Riforma in un’articolazione di proposte armoniche e di facile utilizzo ma soprattutto con modalità di approccio, stilistico e formale, che garantiscono una didattica dell’inclusione. Il testo sviluppa le necessarie abilità tecniche  della geometria descrittiva e  fornisce all’allievo la capacità di approfondire conoscenze spazio-grafiche propedeutiche all’apprendimento della Modellistica.  Approfondito lo studio del corpo umano, lo studio del colore, le diverse tecniche grafico-pittoriche, il figurino di Moda, la progettazione del tessuto affinché il disegno di Moda mantenga il suo fascino e il suo impatto emotivo.  Agli studenti e agli insegnanti, l’opera offre un’integrazione dei vecchi contenuti con quelli nuovi per seguire quell’input di specializzazione tecnica che la Riforma persegue ma nello stesso tempo riconosce la Moda nel suo linguaggio specifico e peculiare, con le compromissioni che provengono da tutte le forme d’arte e dalle evoluzioni sociali. I volumi utilizzano un metodo di educazione alle immagini ricco di percorsi ideativi e progettuali. All’interno dei capitoli, nelle unità didattiche,  sono presenti diverse schede operative:  i “laboratori delle competenze”  e i box “impara il metodo”,  rappresentano una modalità concreta per operare attraverso il “saper fare” e per sviluppare le competenze necessarie all’allievo nel suo percorso formativo. Il libro di testo può essere utilizzato come un manuale: le schede sono “pensate” e “strutturate” affinché il docente e l’allievo abbiano un vero e proprio strumento di lavoro dove tutte le attività sono sia all’interno del libro, sia fuori con i materiali integrativi digitali, i materiali di copia, gli esercizi e i test, gli approfondimenti dei temi trattati, i materiali di supporto per le verifiche, le domande V/F, le domande a risposta aperta, le domande a risposta multipla. Il taglio fortemente operativo dell’intera opera  imposta un metodo di apprendimento immediato e verificabile: le apposite rubriche permettono di monitorare con puntualità gli apprendimenti e le competenze acquisite.