“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prender gli omosessuali e fui sollevato perchè mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. Bertoldt Brecht

Pregiudizi e stereotipi accompagnano da sempre i Rom che non hanno voce né mezzi di comunicazione per diffondere la loro cultura. Di loro se ne parla solo in chiave negativa, tralasciando passi antropologicamente interessanti e culturalmente profondi delle loro usanze. Usanze raccontate anche da chi con loro ha lavorato e vissuto, pur non essendo Rom, insegnanti, educatori, mediatori culturali etc. L’ultima fatica letteraria della giornalista Rai, Maria Vittoria De Matteis,  racconta le storie di donne che ha intervistato in campi rom terribili che – a fatica, ma risolutamente – si sono volute emancipare dalla loro condizione, che hanno cercato di integrarsi nella società civile,  cercandosi un lavoro (mentendo sulla loro origine per farsi assumere), pagandosi il mutuo per la casa, e mandando i figli a scuola, fino a farli laureare. Non senza freni e contrasti da parte delle loro stesse comunità. E’ un volume fatto con il patrocinio gratuito dell’Associazione Stampa Romana perchè – in base alla Carta di Roma – ricorda come si debba scrivere in materia di migranti e rom: senza pregiudizi o stereotipi culturali, ma distinguendo chi fra loro cerca di integrarsi e partecipare alla società civile, come la rete di donne rom che si batte contro il fenomeno delle spose bambine nella propria comunità. La prefazione è di Moni Ovadia, l’introduzione è del prof. Brazzoduro e c’è un intervento di Massimo Marnetto.

Maria Vittoria De Matteis, socia di Libertà e Giustizia, componente Commissione Pari Opportunità dell’Associazione Stampa Romana (FNSI), membro del coordinamento Lazio di G.I.U.L.I.A (rete nazionale delle Giornaliste Unite, Libere e Autonome) e Differenza Donna, iscritta alla Società Italiana di Sociologia, Fuis e Gist. Già ricercatrice presso la cattedra di Sociologia della Comunicazione, prende parte ai progetti sul ‘consumo contrattato della tv ai minori’ e sul ‘servizio civile’ (Università degli Studi La Sapienza, Roma). Nel ’94 lavora per l’Espresso, collabora con varie testate giornalistiche ed attualmente è redattrice presso Rainews24 e cura la rubrica ‘Itinerari’ per Rmagazine. Nel 2005 realizza un cortometraggio commissionato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune dell’Aquila dal titolo ‘Controcorrente’. Scrive la trilogia Racconti Aquilani (ed. IAeD), Racconti Romani (ed. Albatros) e Racconti Trevignanesi (ed. Arcobalena), Donne in cronaca (ed. Tempesta), A Stromboli (ed. Ensemble), Ricerca-pilota sull’educazione al rispetto della differenza di genere nella parità di ruoli (ed. Teke). Sta lavorando ad un volume sulla figura femminile nello sport, di prossima pubblicazione.