La Commissione UE ha inserito a sorpresa anche Ostia Antica nel gruppo dei siti europei importanti per la storia e la cultura. Si apre una prospettiva nuova fatta anche di nuove opportunità di finanziamento per mettere mano, finalmente, a quelle che sono le piaghe infette della nostra meravigliosa Ostia Antica. La Stazione di Ostia Antica, nonostante sia la stazione di accesso ad alcuni dei luoghi più belli del mondo, gli scavi archeologici e il borgo, è utilizzata giornalmente da centinaia di pendolari e turisti che si trovano a dover attraversare  mostruose barriere architettoniche. Gli ascensori interni al perimetro della Stazione sono ciclicamente guasti con la conseguenza che se una persona con diversa abilità, proveniente da Piramide, vuole scendere ad Ostia Antica deve proseguire fino alla Stazione Lido Centro o Lido Nord e tornare indietro con il treno proveniente da Cristoforo Colombo. Una follia. Il piazzale antistante la Stazione è talmente dissestato da crateri e dossi che può essere considerato quasi inagibile. C’è poi il fiore all’occhiello, il ponte pedonale di Ostia Antica, una mostruosa barriera architettonica di acciaio impraticabile alle persone con difficoltà deambulatoria le quali, per raggiungere l’abitato di Ostia Antica o gli Scavi Archeologici devono proseguire lungo la Via Ostiense su un marciapiede dissestato, percorrere parecchie centinaia di metri, attraversare la pericolosissima rotonda semaforizzata e quindi la Via Ostiense e la Via del Mare. Non è accettabile una situazione di questo tipo. C’è poi il tema mai affrontato concretamente del collegamento della Stazione con i mezzi pubblici di superficie. Basterebbe  portare il capolinea delle linee 018 e 011 all’interno della Stazione, un piccolo aiuto per evitare, soprattutto alle persone anziane e alle persone con difficoltà deambulatoria, il ponte e la lunga marcia lungo la Via Ostiense. Chi proviene da Stagni, Longarina, via dei Pescatori, Infernetto, Via di Castel Fusano, e vuole andare alla Stazione deve potervi accedere senza congestionare ulteriormente la rotonda semaforizzata di Ostia Antica. Ciò è possibile aprendo la Stazione dal lato Cimitero, un progetto dai costi contenuti e realizzabile anche in tempi ragionevoli che mitigherebbe e di molto il traffico riducendo i tempi di percorrenza e le possibilità di incidente. Con l’occasione si potrebbe anche pensare di terminare la ciclabile di Via di Castel Fusano collegandola direttamente con la Stazione, dove può essere realizzata una postazione di bike sharing. Inoltre si potrebbero fare altre due cose. La prima, con una strada interna, che per altro già esiste sul lato Cimitero ed è praticamente a “impatto zero”, sarebbe possibile raggiungere direttamente Via dei Promontori dalla Stazione stessa. La seconda, collegare in assoluta sicurezza la ciclabile di Castel Fusano con il Parco dei Ravvenati attraverso il sottopasso della Via Ostiense e Via del Mare, consentendo così ai pedoni e ai ciclisti di raggiungere Ostia Antica in sicurezza senza nemmeno sfiorare la rotonda semaforizzata. L’abbattimento delle barriere architettoniche presenti, a partire da quelle nella Stazione, è la chiave di volta per valorizzare al meglio Ostia Antica. Abbiamo l’occasione di ripensare completamente e concretamente la fruibilità, l’accessibilità, la visitabilità, di uno dei siti culturali più belli del mondo partendo proprio dalla Stazione, un luogo che oggi, nelle condizioni in cui versa, mortifica i cittadini e la città. Protocolleremo nei prossimi giorni un documento in Municipio per chiedere, non appena superata l’emergenza covid-19, l’avvio di una fase progettuale quanto più partecipata possibile proprio per dare gambe ad una idea complessiva di riqualificazione della Stazione di Ostia Antica.

Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.