Lo abbiamo detto con grande franchezza, quest’anno c’è bisogno di una Ordinanza stagionale balneare “shock” in grado di garantire la possibilità di andare al mare a tutti i cittadini e non solamente a quelli che possono pagarsi lo “Stabilimento”. Va scongiurato il “furbesco” sistema delle prenotazioni, di cui già si vocifera, che metterà i Concessionari nostrani nella condizione di decidere preventivamente ed arbitrariamente chi potrà andare al mare e chi no. Chi amministra la città e il Municipio non può guardare da un’altra parte: i diritti dei cittadini vanno tutelati. C’è il rischio di chiusura per le spiagge libere: come si fa ad evitare sovraffollamenti? come si fa a mantenere il distanziamento sociale? Chi controllerà? Del resto Roma Capitale, avendo abbandonato l’idea di gestire gli arenili liberi non è, ad oggi, in condizione di predisporre un piano per metterle in sicurezza. Non possiamo quindi permettere che le spiagge in concessione, che non sono di proprietà dei concessionari, diventino ad uso esclusivo degli ospiti paganti violando di fatto i diritti dei cittadini garantiti dalle normative vigenti. Abbiamo presentato un documento in Municipio dove chiediamo l’avvio celere di assemblee municipali pubbliche, utilizzando gli strumenti digitali oggi a disposizione, aperte a cittadini, associazioni, comitati, al fine di stilare delle linee guida che dovranno essere l’ossatura della Ordinanza stagionale estiva. In attesa dei protocolli ufficiali decisi dal Governo, dobbiamo iniziare a prepararci utilizzando i modelli previsionali sulla diffusione del contagio oggi disponibili. Non c’è spazio per semplificazioni o edulcorazioni, se verrà confermato lo scenario previsto, Roma Capitale dovrà “liberare” gli accessi e le spiagge in tutte le Concessioni demaniali marittime permettendo così a tutti i cittadini, anche ai meno abbienti, di poter usufruire in sicurezza del mare e delle spiagge senza oneri: si pagheranno al concessionario esclusivamente i servizi su richiesta (cabine, ecc..) senza imposizioni sulle attrezzature da spiaggia o “gabelle” di sorta. Confidiamo sul fatto che questa amministrazione, molto affezionata allo streaming, non troverà nulla da eccepire nella nostra richiesta di confronto pubblico. Con l’occasione si potranno chiarire alcune anomali come ad esempio la pubblicazione da parte del Municipio X di un appello per reperire un’agenzia di comunicazione “ai fini di una campagna di promozione e rilancio del territorio da realizzarsi al termine dell’emergenza attualmente in corso”. Stranamente non si indica quale sia la cifra stabilita per questa attività ma si sposta tutto su un generico preventivo da parte delle imprese interessate a candidarsi. Strano vero? Anche perché abbiamo scoperto qualche settimana fa che il Municipio X ha parecchi addetti alla comunicazione. Ne servivano altri? Pare di si.
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio