Adán Jodorowsky, è un apprezzato musicista, regista e attore franco-messicano, figlio del celeberrimo Alejandro, nonché fratello del compianto Cristobal Jodorowsky, artista a tutto tondo anche egli, Maestro spirituale di un’immensa comunità di persone in tutto il mondo.

Artista e terapeuta, partendo dagli insegnamenti del padre e del fratello, oggi a quarantatré anni Adàn torna in Italia – e precisamente a Roma e a Milano – per dare una sorta di continuità al lavoro che suo fratello Cristobal svolgeva in tutto il mondo, una mission che, attraverso l’arte in ogni sua molteplice forma, diventa un potente supporto di crescita spirituale e miglioramento umano della persona.

Per la prima volta a Bologna, diversi mesi fa Adàn Jodorowsky tenne un incontro molto partecipato e, di ritorno a casa, poco prima che il suo aereo decollasse, scrisse: “Sono sull’aereo. Ho appena tenuto un seminario. Essere musicista e terapeuta allo stesso tempo dà una sensazione profonda. Ed è interessante, poiché la mia missione nella vita deve essere quella di aiutare gli altri, condividere la mia conoscenza. Non posso lasciare questo mondo senza fare qualcosa per esso. Siamo seminatori di consapevolezza, cibo e piante. Il nostro scopo è quello di mantenere questo pianeta vivo e per farlo è necessaria la consapevolezza. L’arte e la terapia non sono in conflitto, il terapeuta non deve essere un santone, un Dio. È un essere umano. E più ha sperimentato l’oscurità, meglio può parlarne. Non ho la verità, ma soltanto UNA verità, che voglio condividere con più persone possibile, perchè ho constatato che può aiutare molte persone e la cosa mi rende estremamente felice”.

Ma perché un musicista affermato, regista e attore, dovrebbe trasformarsi in un terapeuta?

“Non potevo essere solo un artista, dovevo condividere le mie esperienze interiori – afferma Adàn –  Mio fratello Cristobal, che conduceva dei seminari, è deceduto (improvvisamente, il 15 settembre dello scorso anno, alla vigilia dell’inizio del nuovo corso della scuola Metamundo con la sua classe italiana di sessantacinque persone, n.d.r.). Quindi ho sentito il bisogno di continuare, forse anche per stare vicino a lui, per portare avanti la sua eredità. Ho imparato molto dalla mia famiglia e anche se ci sono delle ombre, ho comunque ricevuto dei bellissimi insegnamenti, la base era meravigliosa, e anche se la pratica tra di noi non è stata facile, mi è comunque servita per sostenermi in questo mondo zoppo. L’ideologia jodorowskiana è straordinaria. Ora so che tocca a me metterla in pratica e vedere se funziona. Sarebbe un peccato non condividere tutto ciò che mi ha fatto crescere. Ciò che ho vissuto nella mia vita è stato molto duro, ed è per questo che parlo dell’ideologia jodorowskiana. L’ideologia non sempre si realizza, ecco perché sto cercando ora di metterla in pratica a quanto pare fa stare molto bene tantissime altre persone.

Stefania Carnevali, ideatrice e presidente dell’associazione Ailanto, colei che è stata negli ultimi anni l’organizzatrice della complessa macchina della Scuola Metamundo, voluta e condotta da Cristobal Jodorowsky, racconta di essere stata contattata qualche mese fa da Aidàn Jodorowsky, il quale le ha spiegato di aver riflettuto molto in seguito alla morte del fratello e che si chiedeva continuamente:Ora che non c’è più mio fratello e mio padre a causa dell’età non fa più seminari chi porterà avanti l’eredità di famiglia? La risposta che mi sono dato è stata quella che avrei dovuto iniziare anch’io a condividere ciò che ho appreso dalla mia famiglia”.

Così Adan mi ha chiesto se volevo organizzargli un seminario in Italia. Non gli ho risposto subito, mi sono data del tempo per riflettere e ascoltarmi. Dodici anni passati come organizzatrice e collaboratrice di Cristobal, dedicandomi totalmente a quella che abbiamo sempre chiamato “missione” …quando è mancato non avrei mai pensato di poter organizzare qualcosa per qualcun altro. Però avevo delle sensazioni positive e mi sono fidata di queste, così in quindici giorni abbiamo organizzato un workshop a Bologna, ed è stato un successo.

Non ho mai pensato ad Adan come ad un sostituto, un rimpiazzo di Cristobal. Adàn ha una propria spiccata personalità, un modo di fare arte e di condurre il lavoro e guidare le persone molto personale, si vede che la scuola, le radici, sono le stesse, ma non c’è imitazione, né tantomeno emulazione. Anche questo workshop sarà basato sulla Creatività, perchè abbiamo già constatato a Bologna che questo è utile a tutte le persone, indipendentemente che siano artisti o meno. Abbiamo così programmato due date in Italia, la prima a Roma (25 e 26 novembre) e la seconda a Milano (2 e 3 dicembre)

 Adan Jodorowsky, artista, produttore, regista e attore, ha esplorato l’arte sin dalla sua infanzia, creando spettacoli, film, album e contemporaneamente lavorando sull’arte del tarocco e della psico genealogia. Questo workshop, incentrato sulla psicocreatività, si propone di liberare i limiti artistici attraverso atti psico-creativi, esercizi e lavoro psicologico sulle paure. L’intento del workshop è quello di riconoscere e identificare i blocchi che impediscono di contattare e far fluire la creatività, ma l’energia creativa non è esclusivamente collegata all’arte, bensì è la parte vitale degli esseri umani, è l’Eros, inteso come il piacere per la Vita stessa. Quando questa energia è bloccata, ci saranno anche difficoltà nel vivere l’emozione della gioia e dell’apertura del cuore. Adan Jodorowsky guiderà il gruppo attraverso il percorso della sua vita artistica e, utilizzando tecniche che ha appreso fin dalla più tenera età, aiuterà a prendere coscienza dell’energia creativa, rimuovendo i blocchi che ne impediscono il libero fluire e consentendo ad ogni partecipante di esprimere la propria autentica essenza.

ROMA – 25 e 26 NOVEMBRE presso OVERLOAD – Via Cristoforo Colombo, 112

MILANO – 2 e 3 DICEMBRE presso AREA DANCE – Via Giovanni Battista Cassinis, 33

ORARISabato Mattina: check-in dalle ore 9.15 alle ore 10.15 – si entra in sala alle ore 10.30

Pausa pranzo 13.30 e le 14.00 – durante la mattina e il pomeriggio breve pausa coffee break

Fine del lavoro ore 18.00/18.30

______________

Domenica Mattina: ingresso in sala inizia ore 10.00 – Pausa pranzo tra le ore 13.30 e le 14.00 –

durante la mattina e il pomeriggio: breve pausa coffee break

Fine del lavoro ore 17.30

_______________

 N.B. Gli orari possono subire delle flessioni a seconda del gruppo e del lavoro che si sta svolgendo. E’ possibile che si lavori anche dopo cena.

________________

PER CHIARIMENTI E INFORMAZIONIstefania@ailanto.it

Website

Stefania Carnevali – whatsapp 331.6821258

.

Manuela Minelli

© 2023 HTO.tv – Riproduzione Riservata