Nelle prime ore del pomeriggio di ieri si è verificata una frana della falesia a picco sul mare sulla quale insiste il cimitero di Camogli, che ha trascinato in mare, con un salto di circa cinquanta metri, parte delle strutture funebri che ospitavano le bare dei defunti.

L’allarme è scattato quando alcuni operai, che stavano effettuando dei lavori di ordinaria manutenzione a dei loculi, hanno udito dei rumori sospetti provenienti dal terreno, che poi è effettivamente crollato, evitando così che fossero coinvolti quanti in quel momento si trovavano nell’area interessata dal crollo anche se, quest’ultima era già stata interdetta proprio a causa dei cedimenti che si erano palesati già da qualche giorno.

Video: Facebook/Giovanni Toti

Nel crollo, che ha interessato parte di un colombaro ed alcune cappelle private, sono finite in mare circa 200 bare, mentre altre sono rimaste incastrate tra i detriti della frana rendendone ancora più complesse le operazioni di recupero.

Uno spettacolo spettrale quello che si è presentato davanti agli occhi dei pompieri intervenuti, con le bare che galleggiavano, trasportate dalla corrente, in prossimità del porticciolo.

La zona è stata immediatamente interdetta al pubblico, sia per ragioni di sicurezza che igieniche considerato il rischio biologico derivante dalla situazione.

I nuclei sommozzatori, gli specialisti Nautici col la MBP ed NBCR dei Vigili del Fuoco di Rapallo sono intervenuti, sia da terra che dal mare, per recuperare le bare e mettere in sicurezza l’area cimiteriale rimasta in bilico e limitrofa alla zona crollata.

Si ipotizza che il crollo sia dovuto all’aggravarsi dell’erosione causata dalle forti mareggiate che hanno interessato la costa ligure negli ultimi anni tanto che la Regione Liguria aveva stanziato 400.000 Euro per il consolidamento di una parte di quel tratto di costa.

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, il personale della ASL specializzato nelle prevenzione del rischio biologico, della Protezione Civile e della Capitaneria di Porto che ha provveduto a sistemare delle barriere galleggianti di contenimento per impedire che quanto finito in mare possa essere disperso dalle correnti prima del suo pietoso recupero.

Giovanni Toti: “Come dimostrano queste terribili immagini, nel tardo pomeriggio una frana si è abbattuta sul cimitero di Camogli e sulla strada sottostante, facendo finire circa 200 bare in mare. Sul posto sono intervenuti subito la nostra Protezione Civile e l’assessore Giampedrone, che domani sarà di nuovo in Comune per fare il punto con i tecnici. Fortunatamente non risultano feriti, con la Capitaneria di Porto stiamo monitorando tutta l’area e con i nostri geologi analizzeremo il fronte di frana per capire cosa è ancora in pericolo e come poter intervenire per rimuovere il materiale crollato senza rischi, mentre sono già iniziate le operazioni per recuperare i feretri in mare. Grazie alla nostra Protezione Civile e a tutti i soccorritori che stanno già lavorando per mettere in sicurezza al più presto tutta l’area ed evitare ulteriori crolli. E un pensiero ai cari dei defunti che riposavano nel cimitero di Camogli, che stanno attraversando momenti di comprensibile dolore”.

Michela Cossidente

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