I Vigili del Fuoco stanno proseguendo i lavori di sgombero della sede stradale invasa dalla slavina, con l’ausilio di un escavatore, in quanto con la fresa non si riesce a rimuovere la neve poichè è molto bagnata a causa dell’innalzamento delle temperature.

I soccorritori stanno ancora “sondando” il manto nevoso della slavina alla ricerca di persone sepolte, ma al momento non sembrerebbe, il condizionale è ancora d’obbligo, ci siano persone o automezzi sepolti sotto la massa nevosa.

Il problema principale, al momento, risulta essere la presenza, a monte della slavina, di parecchi escursionisti, si stima siano un centinaio, bloccati dalla slavina stessa e che hanno trovato riparo, per la notte, all’interno del rifugio di cui è stata eccezionalmente autorizzata, dalla competenti autorità in materia di Covid-19, l’apertura, anche serale, per dare conforto alle persone bloccate sino a che non sarà completamente liberata almeno una corsia della strada invasa dalla neve, per farle successivamente scendere a valle gli escursionisti bloccati.

I vigili de Fuoco comunicano che da poco più di 15 minuti è iniziato il deflusso degli escursionisti bloccati in quota attraverso un valico tra la nave aperto con l’escavatore dai Vigili del Fuoco sulla strada che era stata invasa dalla slavina.

Photo credits: Vigili del Fuoco e SUEM Veneto

Michela Cossidente

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