Ci sono piccoli teatri e piccole compagnie che, persino in tempi di crisi del teatro e sale semivuote, riescono a fare il tutto esaurito per tutte le serate in cui sono in scena.

E’ il caso di un team che non delude mai, che conquista il pubblico, che sa come far ridere e commuovere, in un crescendo che vede il suo massimo nel finale che non ti aspetti, come nello spettacolo andato in scena al piccolo teatro “Paolo Poli” di Ostia e che replicherà nel prossimo weekend.

“Ciao, ci vediamo ieri”, la commedia scritta da Fabio Rosato e Monica Lugini che ne ha anche curato la regia, vede in scena Valeria De Vito, Elena Maria Fieschi, Gabriella Martinoia e Marco Barisich e racconta in punta di piedi, con estrema dolcezza e levità, le giornate di alcune ospiti di una casa geriatrica, dei loro ricordi, delle loro amnesie e confusioni, delle loro vite, degli acciacchi, dei segreti e delle loro passioni, con la colonna musicale dei brani top dei favolosi anni ’80.

Si ride parecchio, sì, ma quando si accendono le luci, gli occhi del pubblico sono velati di lacrime. Non manca il finale a sorpresa, tipico delle piéce scritte da Fabio Rosato, che già abbiamo avuto modo di apprezzare e, grazie anche alla sapiente regia della Lugini, tutti gli attori sono estremamente credibili, il che permette al pubblico di immedesimarsi ed entrare in empatia con ognuno dei protagonisti.

E così l’esordiente scrittrice, la ex professoressa universitaria e scienziata, la pasticcera-ballerina e il medico belloccio di cui ognuna delle signore è (neanche tanto) segretamente innamorata, te li porti a casa anche finito lo spettacolo.

“Ciao, ci vediamo ieri” che, dopo tanto ridere, fa riflettere sullo scorrere sempre troppo veloce di Mastro Tempo, sulla terza età che, se ben vissuta, può essere una risorsa inestimabile, sarà ancora in scena nella sala “Paolo Poli” venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 febbraio. Il consiglio è di prenotare e anche velocemente, se non volete perdervi un piccolo grande gioiellino di teatro.

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Manuela Minelli

Ultimo aggiornamento: 23:13

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