Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Ricorrono 450 anni dalla nascita di Tommaso Campanella, grande pensatore del rinascimento, filosofo coraggioso che non cessò di scrutare i nuovi orizzonti aperti dal sapere scientifico e dall’incessante confronto tra teologia, politica, modernità.

Campanella pagò prezzi elevati alla sua libertà di pensiero. Continuò comunque a coltivare le proprie idee, a immaginare riforme, a connettere tra loro le nuove scienze che si affacciavano nella società. Il suo spirito critico lo portò a conflitti con i poteri costituiti del tempo, compresa la chiesa di cui era parte.

Sulla scia di Platone e di Tommaso Moro fu tra gli artefici più significativi del pensiero utopistico, i cui modelli ideali contribuirono allo sviluppo della vita civile, politica, religiosa.

Con la sua Città del Sole, Campanella definì un’aspirazione che mostrava quanto grande fosse lo scarto tra l’utopia e la realtà, tra la società desiderata e la concretezza delle iniquità esistenti. Ma, contemporaneamente, indicava la strada lungo la quale si affermava l’idea della persona, della comunità, dell’unità di destino tra gli esseri umani, del nucleo irriducibile della loro dignità e coscienza.

Cominciava a delinearsi un cambiamento possibile, di cui l’umanità era responsabile e poteva essere protagonista.

Poeta erudito e profondo, Campanella seppe trasfondere in versi la sua filosofia e affidò al mito di Prometeo la metafora del travaglio umano nelle epoche delle grandi trasformazioni».

Roma, 05/09/2018