Saranno sei diverse etichette di vini dell’azienda Casale del Giglio ad allietare la degustazione nell’ambito della premiazione per la proclamazione dei vincitori della 33. Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Venerdì 7 settembre, alle ore 17,30 all’interno di Villa il Nidiolo (via Candia 12, Venezia Lido), si svolgerà infatti, alla presenza del presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Franco Montini, e del comitato di selezione della SIC, presieduto dal delegato generale Giona A. Nazzaro, l’assegnazione dei riconoscimenti della sezione autonoma dedicata alle opere prime: Premio del pubblico Sun Film Group, Premio del Circolo del Cinema di Verona e Premio Mario Serandrei-Hotel Saturnia di Venezia. Saranno inoltre assegnati i premi al Miglior Cortometraggio, alla Migliore Regia e al Miglior Contributo Tecnico, dedicati alle opere in concorso nella selezione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica).

Note su Casale del Giglio
Per Antonio Santarelli Casale del Giglio era la tenuta di famiglia dove da bambino trascorreva i fine settimana e tentava poi le prime corse in motorino. Ma, quando a venticinque anni inizia a collaborare in azienda con il padre Dino, avverte come quei terreni bonificati dell’Agro Pontino siano un’area vergine su cui poter tentare tutto il Nuovo possibile. L’assenza di passato enologico diviene così lo stimolo determinante verso il massimo grado di libertà innovativa. Chiama accanto a sé ampelografi e ricercatori universitari e nel 1985, sotto la guida del con il padre Dino, dà vita a un progetto che pone a dimora sui suoi terreni della Casale del Giglio quasi 60 diversi vitigni sperimentali. Un’avventura complessa e rischiosa, mai tentata con questa scientificità, di cui diviene interprete e primo attore l’enologo dell’azienda Paolo Tiefenthaler. Avventura che ripaga però l’audacia con i primi importanti risultati sulle uve rosse Syrah e Petit Verdot e bianche come Sauvignon, Viognier e Petit Manseng, che danno vita a diverse etichette da monovitigno oppure da assemblaggio, sempre dall’interessante rapporto qualità-prezzo. Il prodotto di punta è il Mater Matuta (Syrah più pennellata di Petit Verdot), vino di razza, fiero, concentrato, dal profumo carnoso e austero, dal colore rubino cupo e con profumi di frutti neri di bosco su complessa speziatura.
Negli ultimi dieci anni l’attività di ricerca si è concentrata sulla riscoperta di vitigni autoctoni del Lazio, come la Biancolella di Ponza ed il Bellone di Anzio, vini che hanno già ricevuto consensi e riconoscimenti da parte degli esperti della Stampa e del Pubblico.

Villa il Nidiolo
via Candia, 12 – Lido di Venezia

Maggiori informazioni su https://www.casaledelgiglio.it/