Greenpeace sostiene, come ha sempre fatto, la protesta dei Fridays For Future, che domani saranno di nuovo in piazza, questa volta davanti al ministero dell’Ambiente, per contestare la nuova bozza del decreto clima.

“Non conosciamo il testo del decreto sulla lotta ai cambiamenti climatici, ma ci preoccupa il fatto che continui a slittare di settimana in settimana per problemi di coperture, come se non fosse chiara al governo la priorità dell’emergenza climatica” dichiara Luca Iacoboni, responsabile campagna clima di Greenpeace. “Non abbiamo tempo da perdere, questo è il momento in cui il governo deve mostrare coraggio. Nel DEF si stanno inserendo misure d’emergenza ambientali e si fa esplicito riferimento al PNIEC come piano che traccia delle linee guida. Peccato che il previsto massiccio utilizzo del gas naturale ci porterà solamente ad aggravare la crisi climatica”.

Il PNIEC è oggi appena in linea con gli obiettivi europei – i quali saranno presto rivisti al rialzo – che non sono neppure sufficienti a raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C.

“Va bene ascoltare i Fridays For Future, la politica dovrebbe però ora tradurre in misure concrete le richieste avanzate dai ragazzi, non solo promettere di farlo”.