Le mascherine e i guanti sono dispositivi che, in questi mesi, tutti noi abbiamo imparato ad usare per difenderci dal virus SARS-COV-2

TUTTI? NON PROPRIO.

Purtroppo, alcune persone dopo aver usato mascherine e guanti non li smaltiscono correttamente e li abbandonano dove capita, per strada, nei giardini e persino nei boschi, in campagna e in mare, ignorando che questi strumenti, che sono stati così utili per la nostra salute, alla natura invece non servono.

COME VANNO SMALTITI CORRETTAMENTE?

Guanti e mascherine di protezione, una volta usati, vanno sempre gettati raccolta indifferenziata.

Se sei positivo o sei stato posto in quarantena, per ulteriore precauzione inserisci guanti e mascherine in un sacchetto chiuso, senza comprimerlo, e smaltiscilo nel bidone dell’indifferenziata.

POSSO USARE UNA MASCHERINA RIUTILIZZABILE?

In alternativa alle tradizionali mascherine chirurgiche usa e getta, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario secondo la norma UNI EN ISO 14683-2019, esistono anche le cosiddette mascherine di comunità.

Le mascherine di comunità hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. Esse non possono essere usate in ambito sanitario.

(Le mascherine riutilizzabili devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca e devono essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici, né allergizzanti, né infiammabili e non deve rendere difficoltosa la respirazione. Devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo il confort).

Ricordati che dopo ogni uso, vanno lavate a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili; talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina.

Ricordati sempre che dopo avere maneggiato una mascherina usata, devi lavare e igienizzarti le mani.

CAMPAGNA #ALLAMBIENTENONSERVONO

 

Come smaltire guanti e mascherine a casa e nei luoghi di lavoro: aggiornato il Rapporto ISS Rifiuti COVID19

Guanti e mascherine non devono mai essere gettati per terra. Dopo il primo rapporto COVID sui rifiuti, l’ISS ha aggiornato le indicazioni per lo smaltimento specifico di guanti e mascherine in ambito domestico e sul luogo di lavoro.

Se si è positivi o in quarantena obbligatoria mascherine e guanti monouso, come anche la carta per usi igienici e domestici (fazzoletti, tovaglioli, carta in rotoli) vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati, possibilmente inseriti in un ulteriore sacchetto.

Per le attività lavorative i cui rifiuti sono già assimilati ai rifiuti urbani indifferenziati mascherine e guanti monouso saranno smaltiti come tali. Per le altre attività si seguiranno le regole vigenti secondo i codici già assegnati.

Si raccomanda, in ogni caso, di NON gettare i guanti e le mascherine monouso in contenitori non dedicati a questo scopo, quali, per esempio, cestini individuali dei singoli ambienti di lavoro, cestini a servizio di scrivanie o presenti lungo corridoi, nei locali di ristoro, nei servizi igienici o presenti in altri luoghi frequentati e frequentabili da più persone, ma gettarli negli appositi contenitori.

I contenitori dovrebbero preferenzialmente essere situati in prossimità delle uscite dal luogo di lavoro, per prevenire percorrenze di spazi comuni (corridoi, scale, ascensori) senza mascherina/guanti e senza possibilità del distanziamento fisico. Si raccomanda di adottare contenitori o comunque soluzioni che minimizzino le possibilità di contatto diretto del lavoratore che si disfa della mascherina o del guanto con il rifiuto e il contenitore stesso. I contenitori dovranno essere tali da garantire un’adeguata aerazione per prevenire la formazione di potenziali condense e conseguente potenziale sviluppo di microrganismi, e collocati preferibilmente in locali con adeguato ricambio di aria e comunque al riparo da eventi meteorici. Il prelievo del sacco di plastica contenente i rifiuti in oggetto dovrà avvenire solo dopo chiusura dello stesso e ad opera di personale addetto. Si raccomanda che, prima della chiusura del sacco, il personale dedicato provveda al trattamento dell’interno del sacco mediante spruzzatura manuale (es. 3-4 erogazioni) di idonei prodotti sanificanti. I sacchi opportunamente chiusi con nastro adesivo o lacci saranno assimilati a rifiuti urbani indifferenziati.

 

 

ISPRA – I rifiuti costituiti da dpi usati

Video: Ministero dell’Ambiente