Palazzo del Quirinale, 29/09/2018

“Benvenuti al Quirinale. Questo è il Cortile d’Onore in cui si svolgono le cerimonie più significative all’aperto, dove vengono accolti i capi di Stato.

Ed è bello accogliere qui il vostro arrivo. Roma, tra l’altro, vi accoglie con una giornata splendida, come merita la testimonianza che recate.

Voi siete realmente ambasciatori, testimoni, portatori di una tradizione importante per il nostro Paese, seguita con affetto, costantemente nel corso dei decenni, dai nostri concittadini.

È una storia importante: da Girardengo a Guerra, a Bartali e Coppi, Magni, Baldini Gimondi, Adorni. Mi fermo qui per arrivare a quelli di oggi, che non cito per evitare rivalità o gelosie.

Voi siete interpreti di una grande tradizione seguita con grande affetto dagli italiani. Alcune delle vostre maglie lo manifestano in maniera chiarissima. E quella di mettere questa tradizione in sintesi con la Costituzione è stata una scelta di straordinaria importanza come significato.

Le tappe che avete fatto sono state certamente faticose. La Futa, e qualche altro passo, sarà stato impegnativo; ma le tappe che avete fatto sono state molto ben scelte, ben indovinate, con un significato importante: quello che fa capire a tutti – e il vostro contributo è stato significativo – che la Costituzione è la nostra casa comune.

Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità. E questo lo dobbiamo sempre più ribadire.

In fondo il ciclismo lo ha sempre dimostrato perché è uno sport di squadra, in cui il gioco di squadra è importante, lo è sempre stato.

Ci sono le grandi personalità, i grandi protagonisti, ma c’è sempre stato intorno a loro un gioco di squadra, perché il ciclismo – ripeto – è uno sport di squadra, oltre che individuale.

E questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza.

Aver ricordato la Costituzione, con i suoi settant’anni, è molto importante. Vi invito a venire dentro, dove c’è una bella copia della Costituzione, per vederla insieme.

Avete chiamato questa vostra iniziativa “Viaggio intorno ai settanta anni della Costituzione”.

Questo è il suo testo che rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia.

Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni.

La Costituzione italiana – la nostra Costituzione – all’articolo 97 dispone che occorre assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci.

Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro”.