È giovane, anzi giovanissimo, ma ha già quattro libri al suo attivo ed un quinto quasi pronto per la pubblicazione. Il suo nome è Michelangelo Rossato, illustratore, e lo abbiamo incontrato alla Libreria Ubik di Mirano (VE) in occasione di un incontro con i suoi lettori che ha deliziato firmando, ma soprattutto disegnando, le copie dei suoi libri illustrati. Una passione, quella per il disegno, nata in tenera età e coltivata con passione e dedizione sino a farne una professione. Il suo accento tradisce chiaramente le sue origini, ma il suo nome, richiama un suo famosissimo omonimo toscano artefice di opere immortali che non spetta certo a me elencare, tanto sono conosciute e riconosciute al mondo. Il parallelo però, fatto con tutte le dovute cautele del caso, in qualche modo esiste: entrambi si esprimono per immagini. La qualità della produzione del “Michelangelo Veneto”, (o forse dovrei dire Veneziano?) è davvero stupefacente: il tratto è sicuro, definito, i personaggi sono delineati, modellandoli certo secondo la sua sensibilità, in maniera puntuale. Quei segni trasmettono emozioni, risaltano dalla superfice bidimensionale del foglio e ne emergono con tutta la loro carica espressiva.

Procediamo per ordine: Michelangelo inizia con l’illustrare la storia di Biancaneve (Biancaneve e i sette Nani) e lo fa con uno spirito ed uno sguardo rinfrescante. La trama ricalca fedelmente la storia originale, quella dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, ma Michelangelo la fa rivivere in una chiave, sotto una luce per certi aspetti, totalmente nuova. Amalgama i personaggi all’interno di paesaggi fantastici, ambientazioni quasi surreali introducendo, quello che secondo me è l’elemento che contraddistingue il suo lavoro, una certa dose di dinamismo nella percezione dell’immagine.

Si cimenta poi con un’altra “fiaba” assurta agli onori delle cronache, ancora una volta, dopo che il film omonimo ha raggiunto le sale di proiezione trent’anni fa. In questo caso, Michelangelo riesuma la storia vera de La Sirenetta, conferendole un senso di freschezza. Leggendo il libro, o meglio, sfogliando le pagine patinate, osservando i disegni e leggendo la storia, pur conoscendola si ha la netta sensazione di venirne in contatto per la prima volta. L’artista riesce a stupire costantemente il lettore che viene risucchiato, anima e corpo, nella e dalla storia stessa.

Dopo un breve periodo di pausa, Michelangelo, si rimette al tavolo da disegno con il compito di illustrare la storia di un grande Veneziano, forse il più noto fra tutti: Marco Polo. Per l’artista questa è una sfida tutta nuova, per sua stessa ammissione, Michelangelo, preferisce cimentarsi e disegnare storie che vedono come protagonista un personaggio femminile; Marco Polo non lo è!

Comincia con il documentarsi, compie una serie di ricerche iconografiche, si legge il Milione, scritto quasi sicuramente da Rustichello da Pisa sotto dettatura di Marco Polo che altro non è che il resoconto del viaggio in Asia di Marco Polo, suo padre Niccolò e dello zio Matteo. Questo libro, a mio modestissimo parere, è il più bello dei tre sin qui menzionati; si presenta con un’ immagine di un Marco Polo adolescente che, seduto sulla punta dell’isola della Dogana, che fronteggia Piazza San Marco, dall’altra parte del Canal Grande, è intento ad osservare un punto lontano, indefinito, diafano e sembra chiedersi cosa ci sia al di là della linea visibile dell’orizzonte; una metafora che sottende ad una domanda, o per meglio dire alla domanda, che tutti, chi prima chi poi, ci siamo posti: cosa ha in serbo per me il futuro?

Da qui la storia, o per meglio dire, il viaggio per immagini prende vita e si incammina, tratto dopo tratto in ambientazioni da togliere il fiato. La storia, ancorché, anche in questo caso, ben nota al grande pubblico, coinvolge il lettore, lo assorge, lo trascina con sé, sino a permutarlo in un componente attivo di quel caravanserraglio che incede attraversando territori sino ad allora inesplorati. Una piccola curiosità: “… come diceva Frida [Kahlo], io disegno me stessa perché sono la persona che conosco meglio…” queste le parole usate da Michelangelo per ammettere che l’ispirazione per rappresentare le immagini di Marco Polo è, di fatto, un autoritratto.

Con il suo ultimo libro, pubblicato poco più di un mese fa e che ha riscosso un notevole ed immediato successo l’artista si confronta nuovamente con un personaggio femminile, questa volta realmente vissuto, con una personalità complessa, una figura quasi controversa e con un vissuto quantomeno singolare. Frida Kahlo nella sua Casa Azul segna una svolta nello stile che sin qui ha contraddistinto le produzioni di Michelangelo Rossato. La ricerca si dirama, quasi come il delta di un fiume si dipana in una teoria di lingue d’acqua che si insinuano nel territorio, sino a definire un solco da cavalcare e che li conduca sino al mare. Michelangelo sonda gli aspetti antropologici e le implicazioni psicologiche per delineare il personaggio; riesce così a trasferire sulle pagine l’atmosfera di un libro di ricordi e, forse anche, di un libro di fotografie. Non più solo acrilico e matite colorate, in questo libro l’artista sperimenta il collage per enfatizzare ancor di più la straordinaria storia di Frida. Il risultato è, ancora una volta, sorprendente; nonostante siano stati letteralmente versati oceani di inchiostri variamente colorati per “dipingere” Frida, Michelangelo riesce a realizzarne un “ritratto” assolutamente originale, scevro da inutili orpelli ed infrastrutture fastidiose; riesce, in questo modo, ad incastonare Frida nel suo lato umano e non artificialmente urlato al quale forse siamo tutti, stancamente, assuefatti. In sostanza, pur avendo cambiato radicalmente stile, Michelangelo si conferma, ancora una volta, artista introspettivo, attento, meticoloso, rispettoso, accorto nel non intaccare ed a non danneggiare la delicata sfera di umanità che è dovuta, non fosse altro che per mero rispetto, ai personaggi da lui, reali o di fantasia che siano, fatti rivivere con il suo tratto.

Michelangelo sta già lavorando al suo quinto libro. Non ci ha voluto svelare troppi dettagli, anche se ci ha dato qualche indizio, ma sarà la storia di una ragazza del Medioevo. Di questo libro curerà lui stesso sia la storia che le immagini per cui dobbiamo aspettarci un’altra storia che ci rapirà, che ci farà sognare rivivendo la storia di questa ragazza.

In attesa che arrivi nelle librerie il suo quinto libro, per chi non lo avesse ancora fatto, consiglio molto caldamente la lettura dei suoi primi quattro volumi che, per vostra comodità, vi elenco qui di seguito.

Buona lettura e, soprattutto, “fate buon viaggio”.

Biancaneve

Testo di Jacob e Wilhelm Grimm

Illustrazioni di Michelangelo Rossato

ISBN-13: 978-8861030619

40 Pagine

Il gioco di leggere Edizioni

La Sirenetta

Riscritta e illustrata da Michelangelo Rossato

ISBN-13: 978-8880722441

60Pagine

ARKA Edizioni

Marco polo – Il viaggio delle meraviglie

Autore: Pino Pace

Illustrazioni di Michelangelo Rossato

ISBN-13: 978-8880722496

40 Pagine

ARKA Edizioni

Frida Kahlo nella sua Casa Azul

Autore: Chiara Lossani

Illustrazioni di Michelangelo Rossato

ISBN-13: 978-8880722533

32 Pagine

ARKA Edizioni

Michela Cossidente

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