Castelli che volano, talvolta appoggiati sulle nuvole, villaggi arroccati su montagne e colline fluttuanti nello spazio, alberi, campi coltivati, colline, chiesette, laghetti, tutti appoggiati su sfondo nero, a creare paesaggi onirici e fiabeschi che incantano chi guarda, trasportandolo in un mondo coloratissimo che di volta in volta, viene scomposto in frammenti e sezioni. E’ la Forma del Tempo che l’artista francese Gilles George Roux immagina e trasferisce su cartoncini e tele nere, in una minuziosa esplosione di colori e forme, con la tecnica dei pastelli e delle matite colorate e che da domani e fino a domenica 14 maggio, saranno esposte alla DamaBlù, spazio espositivo nel centro di Roma e, precisamente, in Via Arco dè Ginnasi, 7.

L’apertura della mostra avverrà domani alle ore 18, alla presenza di critici d’arte,   giornalisti, artisti e visitatori e che culminerà con un colorato aperitivo, ricco di bollicine.

Durante la mostra la scrittrice e giornalista Manuela Minelli presenterà il suo libro Il Tempo è un’invenzione della mente che, in alcune pagine, riprende i concetti visivi dell’artista Gilles George Roux, ampliandoli in liriche originali. Nel titolo sta anche la convinzione dell’autrice che il Tempo è qualcosa di ben poco lineare, certamente circolare, e che non è questione di precisione matematica, bensì cambia da situazione a situazione, secondo il sentire di ogni essere umano.

Ma chi è l’artista che dà forma al tempo?

Gilles Georges Roux nasce a Saint Tropez e vive la sua adolescenza a Lyon, fino a trasferirsi in Italia dove vive ormai da quaranta anni.

Studia nell’ Ècole des Beaux Arts di Mâcon (Francia) e inizia da giovanissimo a realizzare installazioni e decorazioni per un parco giochi e per alcune scuole.

Fondamentale è stato l’incontro con l’artista performer Orlan con la quale collabora alle scenografie dei suoi numerosi spettacoli.

Decoratore e disegnatore, ha prodotto centinaia di opere d’arte ispirate a concetti di forme, derivati dalla fisica fondamentale, soprattutto dalla fisica quantistica e dalla relatività generale.

Una delle sue mostre è Farfalle, decine di opere in cui la farfalla viene rappresentata in un’infinità di forme, dimensioni e colori, partendo da concetti di forma ispirati alla fisica fondamentale. Con alcune di queste sue opere, due anni fa, ha partecipato allo spettacolo multi artistico Farfalle, contro la violenza sulle donne, con quadri e installazioni nello spazio.

Tempi e luoghi immaginari quindi quelli dell’artista francese, che si ispirano a concetti di tempo non convenzionale, ad esempio due tempi a velocità variabile, tempo ciclico e tempo liquido, in un susseguirsi di atmosfere in cui lo spettatore si perde e, perdendosi, forse ritrova sé stesso.

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