Come da tradizione, gli operatori del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso, anche quest’anno, hanno realizzato, contestualizzandolo, il loro Presepe nell’atrio della Caserma in Via Santa Barbara.

Ad “accompagnarmi”, con estrema cordialità, per le viuzze della rappresentazione, in questo viaggio alla scoperta del Presepe, il Vice Direttore del Comando dei Vigili del Fuoco di Treviso, Francesco Cicirello.

La realizzazione della rappresentazione della Natività ha richiesto un notevole impegno e dedizione vista la qualità, e la profusione, di dettagli; l’ambientazione scelta quest’anno, realizzata interamente a mano, trae spunto dalla toponomastica propria del territorio della Marca e sono occorse due settimane di intenso, e certosino, lavoro per portare a compimento l’opera.

In particolare è immediatamente riconoscibile l’olografia della Pedemontana, infatti la ricostruzione del borgo si rifà ad una zona collinosa, non troppo accentuata, tipica di quel territorio.

Le dimensioni più che generose, circa 3 metri per 2 metri e 50, con l’aggiunta di allestimenti scenografici, che emulano l’alternanza notte-giorno, di rumori, e di versi di animali da cortile e da stalla, riprodotti in sottofondo, rendono ancor più vivida tanto l’esperienza visiva, frutto anche dell’ottantina circa di “personaggi” che popolano la ricostruzione, quanto la percezione tridimensionale della Natività.

Alla realizzazione del Presepe di quest’anno hanno contribuito, sostanzialmente, ed in varia misura, quasi tutti i Vigili del Fuoco del Comando di Treviso e, senza voler far torto a nessuno, citerò solamente quelli che maggiormente hanno contribuito all’allestimento del 2020; questi sono, senza alcun ordine particolare: Enrico Pavan, Giovanni Catanese, Gian Luca Zanette e Domenico Fasciano.

Le rappresentazioni della Natività, sostanzialmente, ma con gli opportuni distinguo, ed al di là della loro bellezza, realismo, fattura ed epoca, sono quasi tutte perfettamente sovrapponibili; il Presepe dei Vigili del Fuoco di Treviso, invece, aggiunge un elemento qualificante che lo rende assolutamente unico nel suo genere.

Sin dal 2013 il Presepe è sempre stato allestito dandogli una connotazione “pompieristica”: ogni anno, infatti, all’interno della ricostruzione della Natività, viene allocata, e ben contestualizzata, la rappresentazione di un intervento di soccorso, da parte degli operatori dei Vigili del Fuoco, alla popolazione.

La tipologia di intervento viene diversificata ogni anno e questo consente di mettere in risalto, e far conoscere, le tante alte specializzazioni che ritroviamo all’interno del Corpo Nazionale, il che rende il Presepe ancor più unico.

L’ambientazione scelta, e proposta quest’anno, richiama, probabilmente, uno degli interventi per i quali i Vigili del Fuoco sono universalmente conosciuti: lo spegnimento di un incendio sviluppatosi in un edificio.

Nella ricostruzione risultano immediatamente riconoscibili due squadre di Vigili del Fuoco, ognuna composta da 5 operatori tutti vestiti con la divisa dei “Civici Pompieri” degli inizi del secolo scorso; quest’ultimi sono impegnati, e si stanno prodigando, a domare le fiamme affinché queste non debbano interessare le abitazioni adiacenti e, come paradigma, a proteggere la vicina stalla della natività dal pericolo imminente.

Il realismo della ricostruzione è assolutamente impressionante: si nota, a destra della scena, una pompa idraulica a mano alla quale sono collegate le manichette dell’acqua governate da due Pompieri che, una volta raggiunto il tetto dell’edificio in fiamme, guadagnato mediante l’ausilio dell’onnipresente scala all’italiana, sono intenti ad irrorare le zone avviluppate dal fuoco.

Quello che mi ha particolarmente colpita è l’indescrivibile realismo con il quale è stata realizzata la scena, oltre all’altra miriade di piccoli e grandi dettagli, il fumo che, innalzandosi al cielo, esce copioso dall’edificio; se non fosse per il fatto che si tratta di rappresentazione scenografica, si avrebbe la vivida percezione di trovarsi difronte alla scena di un incendio reale.

Ai piedi dell’edificio interessato dall’incendio, un gruppo di altri 4 Vigili del Fuoco che stanno collaborando nell’azione di aprirsi un varco tra le fiamme che interessano il piano terra dell’abitazione: anche in questo caso il realismo dell’azione è assolutamente impeccabile.

L’allestimento del Presepe del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso merita, senza ombra di dubbio alcuno, di essere visitato e per farlo basta recarsi in Via Santa Barbara, tutte le Domeniche, sino al 6 Gennaio 2021, dalle ore 15:00 alle 18:00.

L’accesso all’atrio della Caserma, dove è allestita la Natività, come previsto dalle normative vigenti in materia di Covid-19, è contingentato e consentito ad un massimo di 4 persone per volta: è altresì fatto obbligo di indossare correttamente la mascherina e sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea all’ingresso.

In conclusione, oltre al sentito, e doveroso, augurio di un sereno Santo Natale e di un Felice Anno Nuovo, mio personale, e da parte della Redazione di HTO.tv, a tutti gli operatori del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso, voglio, sentitamente, ringraziare il Vice Direttore del Comando, Francesco Cicirello, per la disponibilità e fattiva collaborazione offertaci in occasione della realizzazione di questo servizio.

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Michela Cossidente

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