Con la risoluzione 72/73 del 2017 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2021 2030 il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile” mirando a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, predicibile nelle sue condizioni attuali e future, sicuro, sostenibile, trasparente e fonte di ispirazione.

La tutela del mare, degli oceani e dell’acqua in genere come risorsa primaria del pianeta Terra. La sostenibilità ambientale è il filrouge della seconda edizione del Salone Nautico Venezia, che in questi giorni vede esperti internazionali confrontarsi sul tema della salvaguardia dell’acqua dalle minacce che negli ultimi anni si sono fatte sempre più consistenti. L’obiettivo è la ricerca di azioni concrete per sviluppare meccanismi efficaci di tutela e protezione delle aree marine e costiere più sensibili, oltre alla necessità di far crescere una nuova cultura marittima. La sostenibilità è il fil rouge delle conferenze del Salone spiega il direttore scientifico del Salone Nautico Venezia, Carlo Nuvolari – la sostenibilità è un problema globale, ma che se ne parli qui a Venezia, una città molto esposta, è molto importante. L’Arsenale di Venezia è sempre stato al centro di studio, innovazione e tecnologia: continuiamo a parlarne e facciamo in modo che questo si ripeta”.Lo ha detto al termina del convegno dedicato a “Yacht Design e Sostenibilità”, che ha visto la partecipazione di diversi attori e della produzione e del design che hanno esplorato le diverse posizioni riguardo la riduzione dell’impatto ambientale in mare.La conclusione “trasversale” dei diversi interventi è che non basta dire “elettrico” per cambiare segno all’impatto, ma che bisogna considerare tutto il percorso di vita della nave o imbarcazione che sia, dalla sua costruzione al consumo di energia. Una seria valutazione porta a sorprese nei confronti dei vecchi idrocarburi. Alla mattina di lavori hanno partecipato Cesare Malagrida di ABB, Thomas Kunstedt di Ostseestal, Norberto Barlocco di Siemens Energy, Ilan Gonen di Omer Wing Sails, Sean Mc Cartan della Coventry University, Giorgio Gallo del RINA, Marko Pas di Pegasus Yacht e Erik Eklund di Candela Speed Boats. Proprio perché la salute umana, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici sono indissolubilmente legati all’oceano e alla sua salute, gli oceani sono stati al centro della discussione del convegno “Oceani sunt servandi”, organizzato dalla Marina Militare Italiana: sono state due giornate di studio e approfondimento sui temi legati alla protezione degli oceani quale risorsa imprescindibiledel vivere umano, che ha visto partecipare un un panel molto ricco.

Al convegno “Waterfront: riflessioni sui fronti d’acqua” si è invece posto l’accento sulla progettazione dei litorali, dei fronti del mare, nel rispetto dell’ambiente e delle coste dal punto di vista urbanistico, turistico ed economico, in un’ottica di innovazione sostenibile, concentrandosi sulla vulnerabilità delle coste a seguito dei cambiamenti climatici. Nei prossimi giorniil Salone Nautico di Venezia scende in campo, insieme all’UNESCO, per continuare a parlare di sostenibilità con un convegno inserito nel programma dalla manifestazione sulla nautica all’interno dell’Arsenale di Venezia. Martedì 1 giugno alle 16.30, alla Torre di Porta Nuova,ci sarà un focus sui temi dello sviluppo sostenibile e delle scienze del mare anche in considerazione dell’inizio del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (20212030) per il quale l’UNESCO è stato designato come agenzia coordinatrice da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.Un decennio, quello istituito dalle Nazioni Unite, che mira a mobilitare la comunità scientifica, i governi, i privati e la società civile verso la ricerca e l’innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, sicuro, sostenibile, trasparente e fonte di ispirazione.Moderato da Francesca Santoro, specialista di Programma della Commissione Oceanografica dell’UNESCO, il convegno vedrà in apertura gli interventi di Ana Luiza ThompsonFlores, Direttore Ufficio Regionale dell’UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. A seguire, i relatori: Rosalia Santoleri, Presidente Commissione Oceanografica Italiana, Vienna Eleuteri, ViceChair Fondazione Water Evolution, Marcello Ziliani e Mattia Vettorello, Università di San Marino (da remoto).Presente anche la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Ermelinda Damiano.Il tema del mare e della ricerca di un approccio sostenibile sarà affrontato anche mercoledì 2 giugnocon il convegno organizzato dalla Compagnia della Vela di Venezia Esperienze e Cultura del Mare”.Alle 10.30, all’interno della Torre di Porta Nuova all’Arsenale di Venezia si discuterà di nautica e sicurezza con Cosimo Nicastro della Guardia Costiera, di tradizione e avanguardia nei progetti di Artù Chiggiato con lo studioso Ugo Pizzarello, delle diverse esperienze in campo con l’Amm. Giuseppe Aulicino della Guardia Costiera e del timonare in regata in collegamento con Pietro LucianiMassimo Juris. Un importante appuntamento internazionale è fissato per giovedì 3 giugno, alla Torre di Porta Nuova, dalle 11in poi, il CNR ISMAR e Venice Lagoon Plastic Free organizzano il convegno Removal of marine litter and circular economy: challenges and opportunities”. L’evento presenterà tecnologie innovative e sostenibili per la rimozione e il riciclo dei rifiuti marini, in particolare delle plastiche, costituendo un’occasione d’incontro tra grandi enti industriali, startup e ONG, nel tentativo di trasformare il problema globale dei rifiuti marini in un’opportunità di blue economy. Il workshop ospiterà sia i rappresentanti di altri progetti europei, sia imprenditori indipendenti impegnati nella progettazione e sperimentazione di dispositivi innovativi per il recupero dei rifiuti marini, attraverso tecnologie orientate all’economia circolare. Nella seconda parte della giornata, in particolare, si affronterà il tema dell’economia circolare e sul riciclo dei rifiuti marini, in particolare delle plastiche attraverso innovativi sistemi chimici e meccanici, e saranno presentate delle applicazioni per smartphone (in fase di sviluppo) tese ad assistere il monitoraggio dei rifiuti marini, la pulizia delle coste e nel processo di identificazione, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti raccolti.

Sempre connesso ai temi della sostenibilità, l’Università Iuav di Venezia presenterà venerdì 4 giugno, alle 15 nella sala Modelli dell’Arsenale, le attività in corso per il mondo del mare e la nautica, dal Piano Spaziale del mare voluto dal Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, che ha come obiettivo la promozione della sostenibilità delle attività operanti nello spazio costiero e marittimo nella prospettiva della Crescita Blu, al nuovo Master Iuav Design Nautico pubblico e sostenibile che prende avvio il prossimo anno, dedicato ad un approccio alla progettazione sensibile ai temi della sostenibilità e del ruolo pubblico dei sistemi di navigazione. Il Salone Nautico Venezia è promosso dal Comune di Venezia e realizzato attraverso la società Vela spa, in collaborazione con la Marina Militare Italiana. Partner della manifestazione sono importanti realtà come Eni, Intesa SanPaolo, Generali, Consorzio Prosecco DOC e Camera Di Commercio Venezia e Rovigo. Partner tecnici Mole Urbana, econcept e ABB.

Il programma degli eventi e l’elenco degli espositori sul sito: www.salonenautico.venezia.it

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