Sono ben 750 le auto in esposizione alla settima edizione di Modena Motor Gallery, che aprirà domani – sabato 21 settembre – e rimarrà visitabile fino a domenica alle 18.00. Le vetture sono tutti modelli particolari e che hanno segnato la storia dell’automobilismo, ma alcuni esemplari sono decisamente da non perdere. La mostra Anni 50/90 è assicurata per 15 milioni di euro e comprende in tutto 11 auto e 11 moto.

L’alta qualità delle vetture in esposizione ed il pregio delle mostre realizzate annoverano l’evento come tra i più importanti in Italia.
Apprezzata da un pubblico competente, Modena Motor Gallery ha l’obiettivo di creare il giusto mix tra cultura, passione e business nell’ambito dei motori d’epoca.
In pochi anni la manifestazione si è fatta conoscere all’estero con presenze e promozioni a Parigi, Essen, Salisburgo, Lucerna e Stoccarda dove da tre anni Vision up organizza all’interno della mostra mercato Retro Classics lo spazio “Passione Italiana”.
Forti del successo degli scorsi anni – nel 2018 sono stati oltre 10.000 i visitatori – gli organizzatori spingono maggiormente sull’acceleratore e anticipano numeri che lasciano pregustare un’edizione particolarmente ricca negli spazi eleganti di Modena Fiere: oltre 360 espositori, 900 auto e moto storiche, oltre  a club, registri storici e musei.

LE MOSTRE
Esposizione dedicata alla De Tomaso: cinque pezzi unici all’ingresso della Galleria centrale di Modena Fiere ripercorreranno la storia e la produzione della Casa automobilistica fondata proprio a Modena dal pilota italo-argentino Alejandro De Tomaso sessanta anni fa, e che tra le sue vetture realizzò anche la monoposto di F1 utilizzata dalla squadra di Frank Williams nel 1970.
Accanto a “De Tomaso in Galleria”, ci sarà la mostra ‘Futura’, con progetti e prototipi di auto e moto: uno sguardo su creatività e design per i mezzi del futuro. Tra i mezzi esposti: Dallara, Ducati, Maserati e la Covini C6W, un’avveniristica auto a 6 ruote
Si profila particolarmente interessante anche l’esposizione “1950-1990 – 40 anni di stile italiano tra le due e le quattro ruote”: si tratta di una mostra realizzata in collaborazione con Aci Storico e il Circolo della Biella, uno dei più blasonati club italiani di collezionisti e appassionati, che punta a ripercorrere un quarantennio di trasformazioni importanti nel design e nel motorismo del nostro Paese.

LE CHICCHE
L’AUTO MINARDI MG 75 – Nel 1939 Enzo Ferrari lascia l’Alfa Romeo ed un gruppetto di collaboratori lo segue tra i quali il progettista Gioacchino Colombo ed il faentino Ing. Oberdan Golfieri.
Appena la guerra finisce, colui che diventerà il Grande Vecchio sta per realizzare il suo sogno: dar vita a un motore a 12 cilindri a V (cilindrata unitaria 125) e nasce quindi la prima vettura con il nome: Ferrari 125 1500cc. Il progettista Colombo viene inviato dal Golfieri a Faenza più volte per gustare la cucina romagnola ed in queste occasioni nasce un’amicizia con Giovanni Minardi (concessionario Fiat).
Nell’euforia costruttiva del dopoguerra, prolificano le corse e soprattutto le vetture di piccola cilindrata e quindi attorno ad un piatto di lasagne romagnole, nasce la voglia di progettare una vettura con motore eccezionale: una vettura 6 cilindri in linea (unica sei cilindri al mondo sotto 1000 cc.) con doppio asse a camme in testa. La concezione del motore deriva dalla Ferrari V 12 di cui ripete anche la cilindrata di 125 cc. (125×6=750 cc.).

FERRARI 275 GTS Spider del 1964. Valore di 2.600.000,00 euro.

EFFEFFE BERLINETTA Un’auto da sogno in mostra a Modena – Stima intorno ai 300.000 euro. Completamente realizzata a mano oggi secondo i canoni del tempo, i mitici anni ’50, senza l’ausilio di alcun macchinario, quest’auto si rivolge a quel pubblico di giovani e meno giovani che hanno vissuto e sognato il mito di quei bolidi che correvano per le strade delle “Mille Miglia”, della “Targa Florio” o della “Carrera Panamericana” e che il fine settimana andavano con la stessa disinvoltura a teatro. Un capolavoro di stile e ingegneria Made in Italy ancora oggi estremamente attuale. La passione e l’esperienza si fondono nella realizzazione di questo modello che grazie alle sue linee pare richiamare le auto dei sogni dei tanti appassionati riportandoli in un tempo lontano, non solo anagraficamente.

HOT ROD: Fiat Topolino 1948 altered telaio tubolare con rollcage certificato per percorrenze fino a 7,5 secmotore chevrolet small block 350c.i. (5700cc) preparato con teste in alluminio e compressore volumetrico 4-71 2 carburatori quadricorpo per sviluppare 600hp con tempi di percorrenza 1/4 di miglio 9,5 sec con velocita di uscita di 240 kmh carrozzeria in vetroresina con verniciatura metalflake come si usava all’epoca.

BUGATTI EB 110Stimata intorno ai 500.000 euro. Anche se la Bugatti è da sempre considerata una Casa automobilistica francese, nonostante le origini italiane della famiglia Bugatti, la EB 110, lanciata nel 1991, è un’auto modenese a tutti gli effetti. Prodotta nel nuovo stabilimento di Campogalliano, questa supersportiva è stata progettata dagli ingegneri Stanzani e Materazzi, ispirati dall’imprenditore Romano Artioli, che ha voluto far rinascere il marchio Bugatti, la cui produzione era cessata nel 1963 dopo un lungo periodo di declino. Il meglio della tecnologia è racchiuso nella EB 110: dal telaio in fibra di carbonio, alla trazione integrale, fino all’impiego di materiali leggeri come il magnesio e il titanio per il motore, il 12 cilindri, 60 valvole, di 3.5 litri da 560 cv.

COVINI C6WA Stimata intorno ai 300.000 euro. Vettura coupé due posti, è l’unica supercar al mondo con una configurazione a tre assi e sei ruote, tipo la mitica Formula Uno Tyrrel P34 degli anni Settanta.. Ha quattro ruote sterzanti all’anteriore, per offrire migliore tenuta di strada grazie alle minori masse non sospese, maggiore potenza frenante, maggiore superficie di contatto sulla strada, diminuzione dell’effetto acquaplaning. Con un motore di V8 di 4200 cc e quasi 500 cavalli, e una struttura in fibra di carbonio di circa 1150 kg, la Covini C6WA è in grado di sviluppare una velocità di oltre 320 km/h. La personalizzazione può anche includere un motore V12 con oltre 900 cavalli.

DEAUVILLE 1972 Prima serie – Si dice che fosse l’auto preferita da de Tomaso per piacere di guida e prestazioni, tanto da essere preferita alla pantera. Il possente motore v8 ( lo stesso della pantera) e  il telaio progetatto dall’ing Dallara conferivano alla macchina un comportamento da vera sportiva non paragonabile alle altre berline dello stesso periodo.
Motore Ford V8 5763 cm3 
Potenza 300 cv
Differenziale autobloccante
Velocità 240 km/h. Prezzo nel 1972: 8.500.000  mila lire
Design: Tom Tjaarda.

LAMBORGHINI MIURA S – La sua valutazione arriva fino a 700.000.  Anno 1969 – V12 di 4 litri – 370 cv – 282 km/h – 0/100 km/h 5”5
Costruita dal 1966 al ’73 in 763 esemplari. Progettata da Dallara, Stanzani e Bizzarrini è stata disegnata da Gandini per Bertone.
LAMBORGHINI 400 GT – Anno 1966 – V12 di 4 litri – 320 cv – 260 km/h – Valutazione intorno ai 300.000 euro. È il secondo modello del Toro. Firmata dalla carrozzeria Touring, deriva dalla 350 GT, con design rivisto e migliore abitabilità.

BANDINI 750 GTVEsemplare rarissimoAnno 1955 – 4 cilindri di 0,75 litri – 62 cv – peso a vuoto 450 kg. Carrozzata da Zagato, la compatta coupé del geniale costruttore e pilota forlivese Ilario Bandini ha corso anche a Daytona e Sebring.

OSCA 1600 GT – Esemplare rarissimo – Anno 1965 – 4 cilindri di 1.6 litri – 105 cv – 190 km/h – I Maserati, dopo avere ceduto il Tridente, fondarono nel 1947 la OSCA che oltre alle auto da corsa realizzò 128 unità della 1600 GT.

Orari di apertura: sabato 21 settembre e domenica 22 settembre dalle 9.00 alle 18.00.
Biglietti: intero: € 10,00, ridotto: € 8,00. Ridotto soci ACI e ACI STORICO: € 5,00; ridotto soci Touring Club Italiano: € 8,00; ridotto Conad € 8,00. Bambini sotto i 12 anni: gratuito
Prezzo d’ingresso a € 6.00 per chi si presenta in Fiera Modena con il biglietto dell’evento Universo Ferrari che si tiene a Maranello durante questo weekend.

Modena Motor Gallery è organizzata da Vision up srl e ModenaFiere e vede la collaborazione di Motor Valley Development, Camera di Commercio di Modena, Comune di Modena, BPER banca e gode del patrocinio di ACI Storico e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.