Ancora arresti nel clan Perna eseguiti, questa mattina, dalle Squadre mobili di Foggia, di Bari e dagli uomini dello Sco (Servizio centrale operativo), nei confronti di 7 persone accusate di traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di numerose armi da sparo il tutto aggravato dal contesto mafioso con cui l’organizzazione operava. Gli arresti, di oggi, a Vieste (Foggia) rientrano nel seguito dell’operazione “Agosto di fuoco”, già eseguita alla fine dello scorso mese. Il Team degli investigatori ha accertato l’esistenza di un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti e che disponeva di numerose armi, con a capo Girolamo Perna (già detenuto), in guerra a Vieste con l’opposta fazione riconducibile a Marco Raduano. La faida ha fatto registrare una lunga scia di sangue negli ultimi anni con numerosi omicidi e tentativi di omicidio di persone legate ad entrambi i gruppi criminali. Infatti, dopo un omicidio avvenuto a Vieste ad aprile scorso, gli investigatori avevano dato inizio ad un’indagine che ha dato i suoi frutti con una serie di arresti tra cui quello del capo clan Perna, avvenuto a maggio scorso. Per mantenere la detenzione del capo clan e della forte contrapposizione armata con il gruppo criminale avverso, gli arrestati di questa mattina, in qualità di organizzatori dell’associazione, si occupavano di assicurare il costante rifornimento della droga sulle piazze di spaccio a Vieste, provvedendo anche ad assoldare nuovi affiliati. Le nuove reclute venivano utilizzate anche per la custodia delle armi del clan e per la pianificazione degli agguati mortali nei confronti di esponenti del clan rivale. Dalle intercettazioni e riprese video è evidente come i pusher fossero scaltri nell’occultamento dello stupefacente (cocaina e marijuana): cocaina purissima veniva inserita all’interno di un pacchetto di sigarette poi abbandonato alla base di un albero sul ciglio di una strada di campagna a Vieste. La droga veniva poi recuperata per essere tagliata, confezionata e spacciata. L’operazione di questa mattina è stata eseguita con l’ausilio degli uomini del commissariato di Manfredonia, di quelli della polizia Scientifica di Foggia, nonché dei Reparti prevenzione crimine “Puglia Settentrionale”, “Puglia Meridionale” e “Abruzzo”. Tutta l’operazione è avvenuta con la supervisione dall’alto di un elicottero del IX Reparto volo della Polizia di Stato che ha completamente cinturato l’area interessata dagli interventi di Polizia.