Dal 12 marzo al 13 giugno 2021 la Real Academia de España en Roma e Acción Cultural Española AC/E, in collaborazione con la Fondazione Baruchello, presentano la mostra A quel paese, prima retrospettiva in Italia dell’artista Rogelio López Cuenca, a cura di Anna Cestelli Guidi.

La mostra, prodotta dalla Real Academia de España insieme ad Acción Cultural Española AC/E, ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma.

Realizzata nell’ambito delle celebrazioni del centocinquantenario della Real Academia de España en Roma, A quel paese completa il ciclo di esposizioni che hanno avuto come protagonisti alcuni dei più talentuosi ex borsisti dell’Accademia. Dopo Gregorio Prieto e Pepe Espaliú, la retrospettiva di Rogelio López Cuenca, borsista a Roma nel 1995-1996, si compone di 16 opere fortemente rappresentative dei lavori dell’artista andaluso e del suo legame con Roma nato durante il soggiorno all’Accademia e realizzate tra gli inizi degli anni Novanta e oggi.

L’esposizione si articola in tre sedi: il nucleo più sostanzioso dei lavori sarà esposto negli spazi dell’Accademia di Spagna sul Gianicolo, dove verranno eccezionalmente aperti al pubblico anche la terrazza-giardino e lo spazio di co-working, due opere alla Fondazione Baruchello a Monteverde e nello spazio pubblico della Città di Roma. Il Comune di Roma ha infatti messo a disposizione alcuni dispositivi pubblicitari dove verranno installati manifesti, adesivi e segnali urbani realizzati dall’artista.

A quel paese si compone di pitture, installazioni, video, testi editoriali che illustrano alcune delle problematiche fondamentali e ricorrenti nella ricerca di López Cuenca, quali il viaggio, le politiche migratorie, la memoria storica, la speculazione urbana e la spettacolarizzazione della cultura in funzione del turismo, nel tentativo di sovvertire l’ordine costituito e aprire gli occhi sul “capitalismo delle immagini”.

Il leitmotiv che lega tutte le opere, nonostante l’uso da parte dell’artista di tecniche e materiali sempre diversi, è l’indagine sul linguaggio, sulla parola, sulla sua tradizione e traduzione. Prima di tutto poeta e secondariamente artista, López Cuenca gioca sui doppi sensi, sulla fonetica, sullo scarto di senso che permette la parola scritta e verbale. Si spiega così anche il titolo, A quel paese, che nella sua voluta ambiguità semantica diventa esortazione, imprecazione, invito, ed è esemplare di quel “campo poetico espanso” che caratterizza il lavoro di López Cuenca.

Come specifica la curatrice, Anna Cestelli Guidi: “La sua ricerca forza i limiti delle narrazioni dominanti, i suoi interventi sono dispositivi di sabotaggio che ostacolano e tendono a scardinare il senso comune per smascherare le dinamiche che sottendono alle narrazioni egemoniche date per naturali, sia nell’ambito politico che socioculturale. La parola e il testo scritto sono elementi fondamentali del lavoro e del pensiero poetico di López Cuenca”.

Unendo segni e disegni, manipolando il gesto grafico e attribuendo significati diversi a parole e immagini, López Cuenca mira a ridestare le coscienze dal torpore indotto dalle sovrastrutture di cui siamo ormai succubi.

Tra le opere anche la Mappa di Roma, il sito web realizzato da López Cuenca durante il suo secondo soggiorno nella Capitale nel 2007, sempre insieme a Anna Cestelli Guidi e Carla Subrizi, presidente della Fondazione Baruchello, e tradotto in materiale fisico per la mostra. Frutto di workshop e laboratori inclusivi e collettivi realizzati in collaborazione con gli studenti del corso di Storia dell’arte contemporanea tenuto da Carla Subrizi presso la Sapienza Università di Roma, la Mappa si presenta come una sorta di cartografia alternativa della città, volta non a istruire e informare, ma piuttosto a suscitare dubbi, contraddizioni e confronti, in modo da rileggere il tessuto urbano e sociale dell’Urbe.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue in italiano e spagnolo con un’intervista all’artista a cura della curatrice, e testi di Marco Baravalle, Charles Bernstein, Maria Salgado e Carla Subrizi.

In programma per aprile o maggio anche il seminario Altercatografia, a cura di López Cuenca per giovani artisti e studenti di Belle Arti che amplierà il lavoro della Mappa di Roma.

Real Academia de España en Roma             
Dal 1873, anno in cui è stata creata, l’Accademia di Spagna a Roma ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione di molte generazioni di artisti e intellettuali spagnoli. Ancora oggi, l’Accademia di Spagna a Roma continua a essere uno strumento essenziale nella politica culturale spagnola all’estero. È un’istituzione dell’Amministrazione Generale dello Stato all’estero che ha come obiettivo primario contribuire alla formazione artistica e umanistica di creatori, restauratori e ricercatori, con il fine di ottenere una maggiore presenza cultura della Spagna in Italia, una migliore comprensione delle culture di entrambi i paesi e un più stretto legame culturale tra Spagna e America Latina. Dipende funzionalmente e organicamente dal Ministero d’Affari Esteri, attraverso la Segreteria di Stato per la Cooperazione Internazionale e per l’America Latina, alla quale corrisponde la sua direzione superiore e, nell’adempimento del principio di unità d’azione all’estero, dall’Ambasciatore di Spagna nella Repubblica Italiana.

La Fondazione Baruchello               
La Fondazione Baruchello è nata nel 1998 per volontà di Gianfranco Baruchello e Carla Subrizi. È il risultato della donazione che Baruchello, a quaranta anni di attività d’artista, ha posto alla base di un’impresa culturale destinata al sostegno e alla sperimentazione dell’arte contemporanea. La prima sede della Fondazione si trova alla periferia di Roma, nel Parco di Veio. Immersa in un ampio parco, con piante secolari, campi e giardini, su un territorio originariamente attraversato dall’antica strada che collegava Veio a Sacrofano, sin dall’inizio la Fondazione ha individuato proprio in questa specificità una premessa culturale, tra arte, natura e politica culturale. Una seconda sede si trova invece al centro di Roma, non lontano dal Gianicolo, in Via del Vascello: questo spazio costituisce una ulteriore possibilità per collegare e incrementare le attività e i progetti. Dal 1998 la Fondazione ha quindi lavorato privilegiando attività in progress, workshop, progetti sul territorio, arte e natura, inchieste, incontri concependo l’arte come uno strumento per costruire nuove forme di dialogo e partecipazione.

Apertura al pubblico: 12 marzo – 13 giugno 2021

 SEDI
Real Academia de España en Roma
, piazza San Pietro in Montorio 3, Roma

Fondazione Baruchello, via del Vascello 35, Roma

Spazio pubblico, città di Roma

 

INFORMAZIONI LUOGHI

Real Academia de España en Roma

piazza San Pietro in Montorio 3, Roma

www.academiaspagna.org | Mail: info@accademiaspagna.org |Telefono: +39 06 5812806

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Per ulteriori informazioni: Federica Andreoni, attività culturali RAER | federicandreoni@gmail.com

Fondazione Baruchello
via del Vascello 35, Roma
www.fondazionebaruchello.com |Mail: info@fondazionebaruchello.com | Telefono: +39 06 5809482

INFORMAZIONI MOSTRA

Mostra: A quel paese, di Rogelio López Cuenca

Curatrice: Anna Cestelli Guidi

Luoghi:

Real Academia de España en Roma, piazza San Pietro in Montorio 3

Fondazione Baruchello, via del Vascello 35

Spazio pubblico città di Roma

Apertura al pubblico: 12 marzo – 13 giugno 2021

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Orari Real Academia de España en Roma: da martedì a venerdì, dalle ore 14.00 alle 18.00

Orari Fondazione Baruchello: dal lunedì a venerdì, dalle ore 16.00 alle 19.00

Applicazione misure di contenimento pandemia da Covid-19:

Al fine di prevenire il contagio da COVID-19, a salvaguardia della salute dei visitatori, la Academia de España e la Fondazione Baruchello assicurano il rispetto della normativa vigente e adottano tutte le misure appropriate e necessarie. Gli orari e le modalità di visita possono variare in funzione della normativa vigente durante il periodo di apertura; in ogni caso sarà adottata e rispettata normativa applicata a musei e luoghi della cultura pubblici del Comune di Roma.

Fino al perdurare dell’emergenza sanitaria:

Norme di accesso

Per l’accesso è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro per tutto il tempo di permanenza. Il numero di visitanti potrà essere contingentato per garantire il rispetto delle distanze. È prevista la misurazione della temperatura con termoscanner e non sarà ammesso l’accesso nel caso venisse rilevata una temperatura uguale o superiore a 37.5.

Prenotazioni

Per la visita alla mostra presso la Academia de España prenotazioni tramite mail:

prenotazioni@accademiaspagna.org  |Telefono: +39 06 5812806

Per la visita presso Fondazione Baruchello tramite mail:

info@fondazionebaruchello.com | Telefono: +39 065809482

Si ringraziano della collaborazione le istituzioni prestatrici: il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (MNCARS), l’Institut Valencià d’Art Modern di Valencia (IVAM), il Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León (MUSAC) e la galleria Juana de Aizpuru, Madrid.

Si ringrazia inoltre il Comune di Roma e in particolare l’Assessorato alla Cultura.