Non c’è pace per il muro della Stazione di Lido Nord soprattutto quando le Istituzioni fanno dieci passi indietro. Su quel muro, utilizzato da anni come ‘bacheca’ per affissioni abusive di stampo fascista, era stato realizzato un murale frutto di un progetto partecipato e inclusivo che ha coinvolto in prima persona artisti e studenti del Municipio X. Fra i volti rappresentati su quell’opera ci sono anche quelli di Lido Duranti e Andrea Costa. Una bella iniziativa naufragata però quando la Maggioranza 5 Stelle, con delle motivazioni surreali, ha deciso di far parzialmente oscurare l’opera seppellendo sotto un muro di foglie alcuni di quei volti fra cui quello della nota giornalista antimafia Federica Angeli. Da quel momento quel muro è tornato ad essere zona franca, una terra di nessuno pronta a ri-ospitare affissioni abusive fasciste, scritte e quant’altro. E questo è successo. In queste ore, probabilmente di notte, alcuni di quei volti, precisamente quello di Lido Duranti e di Andrea Costa, sono stati vergognosamente e vilmente deturpati con della vernice. L’intenzione del gesto è fin troppo chiara: infangare e calpestare la memoria di questo paese ed in particolare di questo territorio, infangare e calpestare la storia di chi ha lottato per la nostra libertà, contro ogni tirannia. Un’azione fascista maturata anche grazie al silenzio delle Istituzioni, soprattutto quelle locali, che hanno deciso di abbandonare quel murale ad un destino scontato. Non si può assolutamente accettare che tutto rimanga così com’è perchè sarebbe un segnale inaccettabile di assuefazione ai rigurgiti fascisti e nazisti che affliggono il nostro paese ed in particolare il nostro Municipio. Le Istituzioni cittadine e locali, le forze di opposizione che siedono in Municipio, devono dire con chiarezza da che parte stanno. Lo diciamo chiaramente, quel murale va assolutamente e immediatamente restaurato così come previsto dal progetto originario. Non ci sono scorciatoie accettabili. Le Istituzioni, davanti a quanto accaduto, non possono fare come le tre scimmiette facendo finta che non sia accaduto nulla di grave. E’ il momento di assumersi una responsabilità ma non basta solamente stigmatizzare quanto accaduto, è necessario un gesto concreto che faccia chiarezza e fughi ambiguità e sospetti. Le Istituzioni locali hanno il dovere di far rispettare i principi fondativi della nostra Repubblica contenuti nella Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo. La “memoria” non si infanga, la “memoria” non si tocca.
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio