Gabriella Tirincanti nasce a Roma dove vive ed opera da diversi anni, pittrice autodidatta, versatile ed emotiva esprime nelle vane tecniche pittoriche tutta la sua passionalità.
Dall’acquerello, dove le sfumature di colori ben realizzano il suo desiderio di trasformazione della realtà come in sogno, attraverso esperienze di acrilico, materico e quant’altro, arriva oggi a dipingere con pennellate decise le geometrie degli spazi che diventano cosi luoghi di memoria, fantasmi della sua storia, il suo immaginario emotivo oggetto non identificato: vita.  Bisogno essenziale del suo essere è poter volare con la mente, in piena solitudine per poter amare la propria esistenza.


Presente da anni in mostre ed eventi in Italia ed all’estero dicono delle sue opere alcuni Critici d’arte:

Geometrie che spiegano, ma l’esplicazione è legata alla dimensione dell’altro. E’ colore, dimensionalità, è impulso. Estro…..Arte!” (Angelo Nardi)

Ci sono vibrazioni profonde…..il lirismo è presente nelle forme dinamiche che si intravedono e nel coraggio di accostare i colori con maestria e sapienza” (Patrizio De Magistris)

Materia viva e sentita, un percorso che si assapora cosciente e consapevole, un elogio alla certezza di saper fare“. (Silvia Valente)

Case che si vedono come se volasse, campi e rettifili di strade che intersecano gli spazi, sono il movimento immaginano di Gabriella Tirincanti, mentre lei stessa si solleva ed immagina liberamente.” (dal libro strano dell’arte di Paolo Berti)

La creatività dl Gabriella, viaggia nei grandi spazi dell’immaginazione, tutto diventa mezzo per fare arte. Carte elaborate con stucchi e resina adagiate e ricomposte sulla tela come grandi isole sull’acqua, fili di spago che diventano segnali dello spazio e del tempo e i vari toni d’azzurro come memoria del mare, fanno riconoscere nella sua opera la privazione della rappresentazione reale per arrivare ad una dimensione surreale, ricomposta, solida, mai effimera“.  (Rosario Sprovieri)