Nel suo consueto concerto per il Primo Maggio, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e giunto alla XIV edizione, il M° Ambrogio Sparagna, raffinato Etnomusicologo di fama internazionale, quest’anno ha assemblato uno spettacolo poetico-musicale dal titolo “Passaggio alla città” imperniato sull’omaggio a Rocco Scotellaro, Poeta e Sindaco di Tricarico, Comune della Basilicata in Provincia di Matera, nel centenario della sua nascita.

Rocco Scotellaro (Tricarico (MT), 19 aprile 1923 – Portici (NA), 15 dicembre 1953), oltre che uomo politico è noto per le sue poesie strettamente collegate alla società contadina a cui orgogliosamente ha sempre rivendicato la sua appartenenza.

Anche se gran parte dei suoi lavori furono pubblicati postumi e principalmente grazie all’impegno e all’interessamento di Carlo Levi che si fece portavoce della questione meridionale nel secondo dopoguerra, la sua poetica ha raccolto consensi trasversali proprio per la profondità e vividezza con le quali riesce a descrivere la civiltà contadina.

Le sue poesie rievocano la situazione disumana in cui era relegata la civiltà contadina dell’epoca con particolare enfasi alla povertà, al caporalato, alla fame ed alla disastrosa situazione igienico-sanitaria.

Tutto questo si rivive anche nel suo lavoro, forse più famoso e conosciuto dai più: un romanzo, per lo più autobiografico, “L’uva puttanella”, purtroppo rimasto incompiuto per via della prematura scomparsa, a causa di un infarto che lo spense il 15 dicembre del 1953.

Sparagna, con il concerto del Primo Maggio riprende, in qualche modo, in mano le redini del lavoro di Scotellaro e lo fa rivivere sul palco della Sala Sinopoli musicandone la poetica con gli strumenti tipici della tradizione orale della Lucania.

In questo contesto, le poesie di Scotellaro, scelte e musicate da Ambrogio con suoi arrangiamenti originali, si animano e prendono corpo riuscendo così a creare, nel folto pubblico che ha assiepato la Sala Sinopoli, quelle immagini, quei frammenti, quelle istantanee di vita, quasi centenarie, evocate dal poeta con le sue parole semplici, a volte inconsuete e desuete ma sempre ricolme di dolcezza anche se, a volte, con un retrogusto al limite dell’aggressività.

Sul palco, oltre ai solisti dell’Orchestra Popolare Italiana (OPI), al Coro Popolare diretto magistralmente, e come da consuetudine, da Anna Rita Colaianni che per l’occasione ha prestato la sua voce alle parole di Scotellaro, si sono avvicendati alcuni ospiti speciali: Peppe Servillo che ha interpretato con sensibilità e profondità alcuni testi di Scotellaro tratti da “L’Uva puttanella” e “Contadini del Sud”, Davide Rondoni che con il suo intervento ha dettagliato l’importanza, per la cultura popolare italiana, dell’opera di Scotellaro, Asia Vaudo e Giacomo Stigliano che hanno recitato alcune poesie sempre di Scotellaro ed infine i ragazzi del Laboratorio di arti sceniche diretto da Massimiliano Bruno con un’interpretazione corale, anche loro, di alcune poesie di Scotellaro.

Una grande festa popolare, una celebrazione, quasi una cerimonia laica per ricordare un poeta straordinario nel centesimo anniversario della nascita.

Tra i tanti ospiti in sala, per la prima volta ad un concerto di Sparagna, anche il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi che, ai nostri microfoni ha ricordato come non solo all’interno dei confini regionali, ma anche in altre Regioni d’Italia l’amministrazione si stia prodigando per la promozione, e diffusione, della conoscenza delle opere di Rocco Scotellaro, con tutta una serie di iniziative che vanno dai concerti, agli incontri ed alle letture delle sue poesie ed opere.

Il concerto di Sparagna è stato poi seguito da un ulteriore omaggio a Rocco Scotellaro con la II edizione di M.A.P.S. Musica, Arte, Poesia, Storie, il Festival di giovani artisti che con “Incontri di Primavera” ha visto calcare il palco tre formazioni ospiti: Vincenzo Romano con il suo trio di musica tradizionale campana, il Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno e dei Lumenea, una formazione di dieci ragazze e ragazzi di Corigliano d’Otranto (Lecce) con un originale repertorio in lingua grika, l’idione dei paesi della Grecìa salentina.

Per l’occasione è stato anche presentato il nuovo volume “Rocco Scotellaro. Sempre nuova è l’alba” un Libro con CD allegato prodotto da Finisterre nell’ambito della Collana editoriale NUBES.

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Michela Cossidente

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