Aggiornamento 15 giugno 2022 – Periodo di riferimento: 6/6/2022-12/6/2022 

Si osserva un peggioramento diffuso dell’epidemia, per aumento dell’incidenza e dell’Rt nel contesto di tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva contenuti e stabili. 

Si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento, in particolare in condizioni di fragilità e vulnerabilità individuale. 

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia. 

Punti chiave: 

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 05 giugno – 12 giugno 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 10-16 giugno 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 05 giugno – 12 giugno 2022, hanno contratto l’infezione tra fine maggio ed inizio giugno 2022.
  • Aumento dell’incidenza: I dati del flusso ISS nel periodo 06/06/2022-12/06/2022 evidenziano una incidenza in aumento e pari a 251 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (196 per 100.000 abitanti nel periodo 30/5/2022-06/6/2022). Lo stesso trend si osserva nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (310 per 100.000 abitanti nel periodo 10/6/2022-16/6/2022 vs 222 per 100.000 abitanti nel periodo 3/6/2022-9/6/2022).
  • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 30-39 anni con un’incidenza pari a 308 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa si rileva nella fascia di età 0-9 con un’incidenza di 158 casi per 100.000 abitanti.
  • Nel periodo 25 maggio – 7 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,73–1,18), in aumento rispetto alla settimana precedente, con un range che supera la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento, con un intervallo che raggiunge la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,91-1) al 07/06/2022 vs Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31/05/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • Diminuisce il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 2,0% (183/9.315) al giorno 14/06/2022, rispetto al 2,4% (219/9.312) al giorno 07/06/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 219 (07/06/2022) a 183 (14/06/2022), con un decremento relativo del 16,4%.
  • Tende a stabilizzarsi il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 6,5% (4.199/64.294) il giorno 14/06/2022, rispetto al 6,7% (4.342 /64.349) il giorno 07/06/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 4.342 (07/06/2022) a 4.199 (14/06/2022) con un decremento relativo di circa il 3,3%.
  • Una sola Regione è classificata a rischio basso14 Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, mentre 6 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza. 
  • Quattordici Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza. Sei Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (10% vs 10% la scorsa settimana). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 42%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 49%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.
  • Si osserva un peggioramento diffuso dell’epidemia, per un aumento dell’incidenza e dell’Rt nel contesto di tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva contenuti e stabili.
  • L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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