Aggiornamento 7 dicembre 2021 – Periodo di riferimento: 29/11/2021-5/12/2021 

Continua per la settima settimana consecutiva l’aumento generalizzato del numero di nuovi casi di infezione, in particolare sotto i 20 anni ma anche nella fascia di età 30-49 anni. A livello nazionale l’incidenza settimanale ha superato la soglia dei 150 casi per 100,000 abitanti. 

È in lieve diminuzione, a livello nazionale, la velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio corrente con un Rt elevato nella maggior parte delle regioni Italiane, sempre al di sopra della soglia epidemica. 

L’Rt calcolato sui soli casi ospedalizzati si mantiene oltre la soglia epidemica con conseguente aumento nei tassi di occupazione sia in area medica che in terapia intensiva. 

Nell’attuale contesto, una più completa copertura vaccinale in tutte le fasce di età raccomandate, il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali vigenti, in particolare gli ultraottantenni e le persone più fragili, rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di COVID-19 e favorire un rallentamento della velocità di circolazione del virus SARS-CoV-2. 

In considerazione dell’attuale trend epidemiologico e della contemporanea circolazione di altri virus respiratori come l’influenza, si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le misure raccomandate sull’uso delle mascherine, del distanziamento fisico – prevenendo le aggregazioni – e dell’igiene delle mani. 

Punti chiave: 

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 29 novembre – 5 dicembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda decade di novembre.
  • Si registra ancora un forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 162 per 100.000 abitanti (29/11/2021 – 5/12/2021) vs 140 per 100.000 abitanti (22/11/2021 – 28/11/2021), dati flusso ISS, al di sopra della soglia settimanale di 150 casi ogni 100.000 abitanti.
  • Nel periodo 16 novembre – 29 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,06 – 1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. É in lieve diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021 vs Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 8,2% e in aumento rispetto alla settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 6/12/2021); il numero di persone ricoverate passa da 683 (30/11/2021) a 743 (6/12/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta ed è pari al 9,9%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 5.227 (30/11/2021) a 5.879 (6/12/2021).
  • 20 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una regione è classificata a rischio basso.
  • 12 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza.
  • In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 vs 30.966 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). È in forte diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% vs 45%), mentre è in aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% vs 22%).
  • Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.
  • È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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