Aggiornamento 16 febbraio 2022 – Periodo di riferimento: 7/2/2022-13/2/2022

L’epidemia, caratterizzata dalla assoluta predominanza della variante Omicron, conferma un trend in decrescita nell’incidenza, nella trasmissibilità ed anche nel numero dei ricoveri.

È pertanto necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

 Punti chiave:

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 7– 13 febbraio 2022. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di gennaio 2022.
  • Continua la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 704 per 100.000 abitanti (7/2/2022 – 13/2/2022) vs 988 per 100.000 abitanti (31/1/2022 – 6/2/2022), dati flusso ISS. Questa tendenza trova conferma anche nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (672 per 100.000 abitanti nel periodo 11/02/2022-17/02/2022 vs 962 per 100.000 abitanti nel periodo 4/02/2022-10/02/2022), dati flusso dati aggregati Ministero della Salute). La valutazione degli indicatori basati sul flusso ISS, tra cui l’incidenza settimanale, è resa meno affidabile a causa del forte ritardo di notifica di 4 Regioni/PPAA, in particolare si segnala un disallineamento con il flusso dei dati aggregati (Ministero della Salute) superiore al 60% per una Regione e la mancata comunicazione dei casi al flusso ISS da parte della PA di Bolzano nella settimana di monitoraggio (si veda Tabella 3 Appendice).
  • La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è ancora la fascia d’età 0-9 anni con un’incidenza pari a 1.388 per 100.000 abitanti, subito seguita dalla fascia d’età 10-19 dove si registra un’incidenza pari a 1.117 per 100.000 abitanti, entrambe però in continua diminuzione rispetto alle settimane precedenti. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 335 e di 363 casi per 100.000 abitanti, anch’esse in diminuzione rispetto alla settimana precedente.
  • Nel periodo 26 gennaio 2022 – 8 febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (range 0,72 – 0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,79 (0,78-0,81) al 8/2/2022 vs Rt=0,86 (0,85-0,88) al 1/2/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 continua a diminuire arrivando all’11,6%, al giorno 15/02/2022, rispetto al 14,2%, al giorno 08/02/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 1.376 (08/02/2022) a 1.119 (15/02/2022), con un decremento relativo del 18,7%.
  • Il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale è anch’esso in leggera diminuzione; è pari al 23,8%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 18.337 (08/02/2022) a 15.602 (15/2/2022) con un decremento relativo del 14,9%.
  • Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto, secondo il DM del 30 aprile 2020, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; cinque Regioni sono classificate a rischio Moderato. Le restanti 14 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
  • 12 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza.
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% vs 18% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31% vs 33%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (52% vs 48%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.
  • L’epidemia conferma un trend in decrescita, pur rimanendo in una fase delicata. È comunque necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento.
  • L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia. 

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