Saranno quattro le esibizioni che il Festival Inequilibrio di Castiglioncello ospiterà nell’ambito del progetto Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers, la rassegna nata con l’obiettivo di favorire la conoscenza e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti stranieri e le realtà del territorio italiano legate al mondo della danza. Si comincia con l’iraniano Sina Saberi, in residenza artistica nella struttura ospitante già dalla settimana antecedente, con le due performance Damnoosh e Prelude to Persian Mysteries in programma il 20 e 21 giugno. A seguire il marocchino Radouan Mriziga con il progetto 55 (21 e 22 giugno) e il duo (in alternanza) Jadd Tank dal Libano e Nora Alami dal Marocco, in scena rispettivamente il 24 e 26 giugno con Bourgeois-Z.

Damnoosh è un viaggio nella memoria e nasce da un bisogno di unità e di condivisione vitale. Contiene racconti, poesie, musica e persone per narrare la cultura iraniana attraverso il semplice atto quotidiano della preparazione del tè. In questo lavoro la danza è un concetto, un oggetto, immaginato  insieme al pubblico, che è parte integrante e imprescindibile di questo rituale. Dopo che tutti avranno bevuto il tè magico, alla fine dello spettacolo, una danza perduta riaffiorerà  lentamente alla memoria.

Persian Mysteries è invece un progetto di ricerca che va alla ricerca di possibili percorsi tra un passato invisibile e un presente frammentato. Si basa sulla musica tradizionale persiana, sugli antichi rituali persiani dell’era zoroastriana e sulle nozioni spirituali del libro di Avesta. In termini di movimento, cerca di esplorare e scoprire come potrebbe essere oggi la danza persiana contemporanea a partire dal vuoto di 40 anni nell’esistenza di questa forma d’arte in Iran. Preludio a “Persian Mysteries” ha la forma di un rituale e costituisce la prima fase di un progetto in divenire. Questa creazione è stata presentata per la prima volta a Teheran nel marzo 2016 come una delle opere del primo festival iraniano “Body Movement”, avviato dal collettivo di artisti MaHa, e successivamente a Beirut all’interno di Moultaqa Leymoun/Arab dance platform 2016. A questo sono seguite numerose repliche in altri paesi.” Di altra prospettiva è invece la performance 55. Quali informazioni desidera condividere l’artista con lo spettatore? Fornisce molte o poche informazioni? E cosa sta cercando di ottenere con questo: vuole trasmettere il significato del lavoro o in effetti preferisce tenerlo vago? Nel suo assolo, il coreografo e ballerino Radouan Mriziga gioca costantemente con la prospettiva e le aspettative dello spettatore. Si pone alcuni compiti di base. Portandoli fuori, crea “forme”, ma si pone anche in una situazione sempre più complessa.

Bourgeois-Z è, infine, un viaggio nell’assurdità, sia come elemento dirompente sia come conseguenza di una cultura e di un valore di classe. In parte con la danza e in parte con il teatro, Jadd Tank manifesta una relazione singolare con alcuni aspetti della nostra particolare epoca storica, esaminando – in modo comico – l’architettura e la funzione del corpo allo stato di (in)coscienza. Molte cose potranno accadere in questi spettacolari 30 minuti.

Sina Saberi inizia il suo lavoro accendendo le candele una per una, poi scompare nel buio. Quando torna alla luce, è rannicchiato sulla schiena. Poi si dispiega lentamente e inizia a ballare. Cerca quindi di appropriarsi dello spazio, sempre più ampiamente, sempre più rapidamente, in movimenti vicini a una strana preghiera, accompagnati da crepitii e musica persiana. In questo misterioso assolo, Sina Saberi cerca un percorso tra un passato invisibile, fatto di musica tradizionale persiana e di rituali dell’era zoroastriana (che era la religione dell’Iran fino alla sua islamizzazione, nel settimo secolo) e un oggi frammentato, ferito, dal momento che la danza persiana è stata bandita nel suo paese per quaranta anni. C’è la volontà di riconnettersi con un passato ricco, in parte oscurato dopo il 1979, e la rivoluzione iraniana, per esplorare il movimento e il corpo di oggi.

Damnoosh
Ideazione, direzione artistica e interpretazione : Sina Saberi
Musica : Mohammadreza Shajarian, Mohammad Alizadeh
Costume : Lida Noba
Disegno luci:  Ali Kouzehgar
Produzione MaHa Collective, Iran e Maqamat Dance Theatre, Libano

Prelude to Persian Mysteries
Ideazione artistica, coreografia e interpretazione : Sina Saberi
Musiche : Aliakbar Moradi, Keyhan Kalhor
Elaborazione del suono e mix: Farbod Maeen
Costumi: Reza Nadimi
Disegno luci:  Ali Kouzehgar
Produzione MaHa Collective, Iran

Radouan Mriziga
Il coreografo e ballerino Radouan Mriziga (Marocco, 1985) Ha studiato danza in Marocco, Tunisia e Francia, in seguito si è spostato in Belgio, presso P.A.R.T.S. a Bruxelles, dove ha proseguito gli studi. Vive e lavora a Bruxelles ma mantiene un forte legame artistico con la Tunisia e il Marocco. Dal 2014 è sostenuto dal Moussem Nomadic Arts Centre di Bruxelles per il quale è artista in residenza. Il Moussem si concentra su artisti che sono direttamente collegati al mondo arabo, o dimostrano un’apertura verso di esso e indirizza le sue attività, ad un pubblico urbano eterogeneo, integrandole nelle strutture artistiche più tradizionali nelle Fiandre, a Bruxelles e in Europa. Mriziga nel 2014 ha creato l’assolo 55 e  nel 2016 la coreografia di gruppo 3600 – due spettacoli in cui esamina il rapporto tra danza e architettura e interpreta l’uomo come un atto di equilibrio tra mente, corpo e spirito. Nel maggio 2017, ha concluso la trilogia presentando al Kunstenfestivaldesarts lo spettacolo 7. La trilogia prodotta dal  Moussem Nomadic Arts Centre è impegnata in un tour internazionale per la stagione 2018/19.

55
Ideazione e interpretazione: Radouan Mriziga
assistente: Alina Bilokon
Suono: Radouan Mriziga
Collaborazione: Moussem team, Alina Bilokon, Youness Khoukhou, Bart Meuleman, Steven De Belder
Produzione: Moussem Nomadic Arts Centre
Co-produzione: C-mine cc Genk / WP Zimmer (Antwerpen)
In collaborazione con: Cc Berchem / Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Brussels)/ O Espaço do Tempo (Montemor-o-Novo)/ STUK Leuven and Kunstenfestivaldesarts (Brussels)

Jadd Tank
Coreografo e autore dal profilo eclettico, studia all’International Affair University of Colorado e successivamente approfondisce le Performing Arts iniziando nel 2012 il suo percorso artistico che si nutre di collaborazioni internazionali che lo hanno visto lavorare in Europa, Stati Uniti e Libano. Ballerino e coreografo vive a New York City. Dopo diciotto anni in Medio Oriente, si è recato all’Università del Colorado dove ha conseguito un BFA in Dance and BS in International Affairs. In questi anni si è esibito – a livello internazionale – sia con le sue produzioni che come interprete per la Maqamat Dance Company, compagnia di danza di Beirut, per  Alias Guilherme Botelho e Marcel Leemann. Ha ideato le  coreografie del film di Susan Youssef, “Marjoun & The Flying Headscarf”, che uscirà nelle sale cinematografiche nel 2019. In Italia è stato invitato per la prima volta nel 2017, con il suo assolo “Liberté Toujours”, nell’ambito del progetto Focus Young Arab Choreographers e ha presentato il suo spettacolo al Festival Inequilibrio di Castiglioncello a Spoleto Festival. Attualmente sta lavorando alla coreografia per un altro cortometraggio della regista Susan Youssef.

Nora Alami
Artista marocchina che lavora nella danza e nella performance. Il suo lavoro artistico si è concentrato sull’identità personale in relazione al più ampio clima socio-politico. È uno degli artisti associati di Fresh Tracks 2017-18 al New York Live Arts. Si è esibita al Fringe Festival di Edimburgo, all’ACDFA, al River to River Festival e in spazi pubblici e privati di New York. Il suo lavoro coreografico è stato presentato al New York Live Arts, Movement Research presso Judson Church, Gibney Dance e Chez Bushwick. Ha ottenuto un B.A. in Psicologia e Filosofia, con studi legati alle problematiche legate alla razza e al genere, e continua a impegnarsi in questo ambito sia dal punto di vista della critica teorica che con le pratiche di performance. Svolge il ruolo di Responsabile dei programmi di Performance and Residency presso Gibney ed è membro del comitato Junior Dance / NYC. Attualmente è una partecipante alla piattaforma LANDING 2018 di Miguel Gutierriez.

Bourgeois-Z
ideazione e interpretazione Jadd Tank
(per alcune repliche Jadd Tank sarà sostituito da Nora Alami)

Armunia, con sede a Castello Pasquini, Castiglioncello (LI), nasce nel giugno 1996 come Associazione tra i Comuni della Bassa Val di Cecina per promuovere, organizzare e gestire le attività di teatro, danza e culturali  sul territorio, diventando successivamente Ente del solo Comune di Rosignano Marittimo (LI). Negli anni ha costituito una rete di attività artistiche e culturali collegate tra loro che, nel rispetto di una tradizione colta e insieme popolare, sono state capaci di aprirsi al nuovo e alla contemporaneità. A partire dagli anni ’80, con l’acquisizione del Castello da parte del Comune, esso diviene il luogo dell’ospitalità di tanta danza, teatro e musica sia italiana che estera, per citarne solo alcune quelle con Massimo Castri e con la compagnia L’Ensemble di Micha van Hoecke. Da questo contesto storico-culturale nasce Armunia che nel 1998, si pone come principale obiettivo quello di sostenere, le pratiche più interessanti dell’arte contemporanea con continuità. Nello stesso anno dà vita al Festival Inequilibrio riconosciuto dal MIBACT, e nel 2013 la Regione Toscana, ne sostiene le attività per la specifica funzione di Centro di Residenze artistico – culturali. Ogni anno, Armunia programma moltissime azioni in sintonia con i cittadini, costituite da laboratori, seminari, pubbliche letture, interventi nelle scuole, stagione, e festival finalizzate alla diffusione dello spettacolo dal vivo.

Angela Fumarola – Co-direttrice artistica di Armunia/Festival Inequilibrio
Laureata in Scienze politiche, dopo la laurea frequenta La Scuola di Formazione Superiore Collegio di Parma e consegue il diploma in Studi Europei. Nel 1997 segue un corso di formazione professionale in Management dell’Impresa Culturale curato da l’Atelier della Costa Ovest e nel 1998 inizia a collaborare con Armunia, per entrarvi stabilmente nel’99. Qui si occupa prevalentemente di danza organizzando tra le altre cose, dal 99 al 2002 tutti i Gran Galà a cura di Vittoria Ottolenghi che si sono tenuti a Castello Pasquini di Castiglioncello. Dal ’99 al 2010 si occupa per Armunia del progetto internazionale Advanced Performing Arts Project. Dal 2001 al 2003 è responsabile delle attività del Centro Regionale della Danza Toscana e nel 2017 viene nominata commissario per l’edizione 2017 della N.I.D. Platform, la Nuova Piattaforma della Danza Italiana.

www.armunia.eu 

FOCUS YOUNG MEDITERRANEAN AND MIDDLE EAST  CHOREOGRAPHERS
è un’iniziativa concepita ed in collaborazione tra:

ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo (Festival Corpografie) – Pescara
Associazione Armunia (Festival Inequilibrio) – Castiglioncello (LI)
Associazione Culturale Basilicata 1799 (Città delle 100 scale Festival) – Potenza e Matera
Associazione Culturale Danza Urbana (Danza Urbana Festival) – Bologna
Associazione Culturale Mosaico Danza (Festival Interplay) – Torino
Associazione Triangolo Scaleno (Festival Teatri di Vetro) – Roma
C.L.A.P.Spettacolodalvivo (La Strada Festival) – Brescia
Anghiari Dance Hub – Anghiari (AR)
Cross Festival – Verbania (VCO)
Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee (Festival Fabbrica Europa) – Firenze
La MaMa Umbria International (in collaborazione con Festival dei 2Mondi) – Spoleto (PG)
Marche Teatro (Inteatro Festival – rassegna Marche Teatro Danza) – Polverigi (AN)
Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza – Catania
Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (Festival Danza in Rete) – Vicenza

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