Un giro del mondo in 365 giorni, tra habitat da salvaguardare e specie da proteggere, con splendide foto di natura e animali. Come non guardare al tricheco di febbraio senza pensare alle minacce che incombono sull’Artico, o al bisonte e al colibrì, così diversi tra loro, eppure entrambi simbolo delle foreste boreali a rischio. Anche l’Italia la fa da padrona quest’anno con i faggi del Casentino, i fondali di Giannutri e la panoramica di Tavolara, per ricordarci quanti tesori possediamo.

Torna il calendario di Greenpeace, che quest’anno è dedicato alla musica. Nella fascia bassa di ogni mese, infatti, si ripercorrono le collaborazioni con gli artisti più celebri della scena nazionale e internazionale. Pochi sanno, infatti, che Greenpeace nacque con un concerto. A ottobre 1970, Joni Mitchell, James Taylor e Phil Ochs suonarono a Vancouver, in Canada, per sostenere la spedizione pacifista da cui nacque l’associazione. Negli anni che seguono, dagli Eurythmics a Radiohead, passando per gli U2 e i REM, la storia di Greenpeace si fonde con quella musicale.

In Italia, dove Greenpeace arriva nel 1986, bisogna aspettare il 1995 perché la rockstar Gianna Nannini si schieri contro i test atomici nel Pacifico, a Mururoa, partecipando a un blitz di Greenpeace e addirittura improvvisando un concerto sul balcone dell’Ambasciata francese a Roma. Da allora molti sono stati gli artisti impegnati a fianco dell’associazione, non ultimo Lodovico Einaudi che nel 2016 viaggia con la nave di Greenpeace “Arctic Sunrise” fino alle isole Svalbard dove esegue al pianoforte, su una piattaforma galleggiante in mezzo ai ghiacci, “Elegia per l’Artico”, da lui appositamente composta. Negli anni sono poi in tanti, da Luca Barbarossa a Noemi, da Piero Pelù a Vinicio Capossela, ad appoggiare l’associazione.

Come sempre il calendario Greenpeace è prodotto interamente in Italia e stampato con inchiostri vegetali su carta 100 per cento riciclata. Un’idea regalo che fa bene al Pianeta, con la quale si contribuisce all’indipendenza di Greenpeace, che non accetta fondi da aziende o istituzioni, e si finanzia esclusivamente con il contributo di singoli individui che ne condividono gli ideali e la missione.

Per acquistare il calendario, al costo di 15 euro (prezzo bloccato da 5 anni), o per saperne di più: https://shop.greenpeace.it/prodotto/calendario-2020