Più di ottocento gattini e gattoni blasonati, ma anche di razza…stradale, hanno partecipato alla diciannovesima edizione del SuperCat Show, la consueta mostra felina organizzata dall’ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana) che si tiene nello spazio della Fiera di Roma ogni anno a novembre.

Sui due mega palchi di gara, giudicati da otto giudici internazionali, in questo week end hanno sfilato dolcissimi Ragdoll, maestosi Maine Coon, gli Sphynx, i delicatissimi mici senza pelo, i sottilissimi Orientali dal musetto a punta e i Persiani col musetto schiacciato, i Selkirk Rex, rarissimi in Italia, simili a persiani col pelo riccio e candidi Sacri di Birmania, i più selvaggi Bengala e i Turco Van,  gatti-nuotatori che amano aprire cassetti e armadi, i Kurilian Bobtail delle isole russe Kuril con l’inconfondibile coda a pon pon, e poi magnifici Siberiani, unici gatti che non hanno l’enzima che provoca allergie (non si è, come comunemente si crede, “allergici al pelo” del gatto, bensì a questo enzima contenuto nella saliva, che viene passato sul pelo quando il gatto si lecca), Siamesi, Norvegesi, Balinesi e tanti esemplari di razze feline, nonché i  gatti soriani, ossia i mici di pura razza… stradale, per un totale di ottocento partecipanti in pelo e coda. Il tutto per la gioia dei visitatori, di bambini gasatissimi, delle aziende di alimenti e accessori per piccoli felini domestici che hanno sponsorizzato la manifestazione e di tutti gli appassionati di Sua Maestà il Gatto. Un po’ meno contenti sembravano essere proprio loro, i protagonisti di tanta kermesse, che annoiati e sonnacchiosi osservavano da dietro le sbarre delle loro gabbie, i più tranquilli anche in braccio ai loro allevatori, tutto questo agitarsi degli umani.

Sabato 17, “Giornata del gatto nero”, istituita proprio per ricordare, ma soprattutto condannare i maltrattamenti inflitti ai poveri mici neri per assurde superstizioni che purtroppo esistono ancora oggi,  hanno sfilato e si sono sottoposti ai giudizi dei giudici tutti i mici dal mantello scuro, come “Renoir dei Toltechi”, persiano nero, di Manrico Strappolini (l’allevatore è Cinzia Trentin), vincitore del Mediterranean Winner 2016, detto anche “il gatto matematico” perché fa compagnia al suo amico umano che è un professore di matematica mentre corregge i compiti dei suoi allievi. In gara c’era anche il Maine Coon Nermal, che ricorda un po’ il famoso gatto delle strisce di Garfield, ma è bianco e nero, come gatto Silvestro.

Abbbiamo visto anche il Maine Coon più bello del mondo, una femmina che si chiama “Almaviva di Casa Mivale”, tre anni, otto chili di peso per un metro di lunghezza (l’allevatrice è Michela Colli Vignarelli), di Claudio Barletta, che ha vinto il Mediterranean Winner Show 2017 e 2018, ed è arrivata seconda alla recente mondiale 2018 tenutasi circa due settimane fa, dove ha vinto un Norvegese, per cui Almaviva è ancora il Maine Coon più bello del mondo in carica.

Ma c’era anche Omar, gatto nero di strada portafortuna, visto che dal 2011 ha iniziato a gareggiare al SuperCat Show e ha vinto subito il premio “Gatto di casa a pelo lungo”, proseguendo la sua carriera di Campione vincendo altri cinque titoli nella sua categoria, un titolo al Mediterranean Winner Show 2016 e il premio “Scatto al gatto” del SuperCat Show 2017. Oggi Omar ha la sua pagina facebook e, con i suoi gadget, dona i proventi al gattile “La Casetta dei gatti”, portando quindi tanta fortuna ai suoi a-Mici.

Meraviglioso anche Leonida, altro Maine Coon, maschio, di soli cinque mesi e già nove chili e mezzo di peso (e questi gatti crescono fino a cinque anni) di color red smoke.

Portavoce di tutti i gatti neri, simbolo della rivalsa dei felini dal mantello nero e mascotte del SuperCat Show è stata Bruschetta, gattina trovatella di sei mesi dal pelo completamente nero, proveniente dall’Oasi felina di Porta Portese del Comune di Roma e vittima di maltrattamenti. Proprio Bruschetta, è stata una delle prime protagoniste di una delle dieci adozioni del cuore, poiché ha trovato un’amorevole famiglia che l’ha giustamente accolta in casa.

SuperCat Show da sempre è in collaborazione conArca onlusche gestisce l’oasi felina di Porta Portese del Comune di Roma e grazie a loro in questa due giorni di manifestazione, tanti mici hanno trovato casa.

 “Sembra incredibile, ma anche oggi i gatti neri sono perseguitati– afferma Marzia Pacella, direttore di Arca onlus– Purtroppo c’è ancora chi pensa che portino sfortuna o che siano addirittura ‘diabolici’. Bruschetta era già adottabile da metà ottobre, ma proprio per il suo manto nero abbiamo preferito aspettare che passasse Halloween. Con lei al SuperCat Show c’erano tanti altri mici sfortunati in cerca di casa, come Bobo, gattone tigrato di quattro anni, arrivato ferito all’Oasi comunale di Porta Portese dalla Muratella e con un’otoacariasi, patologia causata dalla presenza di acari nel condotto uditivo.Il povero micetto era provato e ferito: ancora pochi giorni di collare elisabettiano e poi sarà tutto finito”. E anche Bobo pare proprio che sia stato adottato.

Ma cosa fare se si trova un gatto abbandonato in strada?

Se vedete un gatto per strada che appare in buona salute– risponde sempre Marzia Pacella (cell. 335.201266 per adozioni all’Oasi felina di Porta Portese, ore 10-17 da lunedì al sabato) – non è necessario catturarlo all’istante per portarlo in gattile o in un rifugio, perché potrebbe essere di proprietà. Semmai, per accertarsi che non si tratti di un micio perduto o fuggito da casa, lo si potrebbe fotografare e segnalare ad un’associazione locale, specificando il luogo esatto del ritrovamento, il giorno e l’ora. Noi di Arca onlus, ad esempio, diamo la disponibilità a pubblicizzare l’appello nei nostri canali social. Se il gatto non si fa avvicinare, bisognerà controllare per qualche giorno se resta fisso in quell’area, perché potrebbe essere, ad esempio, un felino stanziale, magari un po’ selvatico. Diverso è il caso in cui l’animale dovesse essere ferito o comunque in difficoltà: allora va subito segnalato alla Polizia locale (06.67691) e si dovrà attendere sul posto l’arrivo degli agenti”.

Vuoi per la sua facilità di… manutenzione, vuoi perché anche chi non ha grandi spazi abitativi o non dispone di un giardino, il gatto, spesso più del cane, è l’animale da compagnia più frequente nelle case degli italiani. E di questo le aziende produttrici di alimenti, ma anche di sabbiette, lettiere, trasportini, cucce e di tutti quegli accessori che rendono la vita di un gatto la più soffice possibile, se ne devono essere accorte da tempo. Il mercato è in forte espansione e per i consumatori a quattro zampe noi bipedi umani spendiamo diversi milioni di euro l’anno. In questi giorni in fiera le aziende sponsor della manifestazione hanno presentato prodotti che vanno dalle lettiere autopulenti e molto tecnologiche (nonché assai costose), a sabbiette per water felinibiologiche, ecologiche, biodegradabili e inodori, da curiosi aggeggi di dubbia efficacia per convincere il micio di casa ad usare il water degli umani, a collarini con gps per mici girandoloni. Oltre a cucce estremamente confortevoli, giochi e giochini per far divertire cuccioli e gatti adulti, gadget per umani dove il gatto è sempre protagonista, alimenti secchi e umidi, biologici, glutene grain freeper gatti obesi, monoproteici per mici allergici, appetibili per gatti inappetenti, ecosostenibili, vitaminizzati, medicalizzati, per gatti in crescita e gatte in allattamento, per mici in sovrappeso e  anziani, per piccoli felini molto attivi e per quelli molto pigri, insomma una gamma infinita di oggetti che, spesso, fanno più felici gli umani che i gatti.

Se chiedete ad un qualsiasi proprietario di gatto un aneddoto o una storia in cui il suo micio è o è stato protagonista, siate pur certi che lui vi racconterà più di un fatto per cui il suo attuale amico peloso, ma anche quelli di quando lui era un bambino, resterà per sempre nella storia della sua famiglia. Di seguito ve ne riportiamo solo un paio, che sono la testimonianza di quanto questi piccoli leoni siano animali assolutamente meravigliosi.

Luca è un bel bambino di undici anni, affetto da autismo, che i genitori hanno accompagnato al SuperCat Show per incontrare i suoi gatti preferiti, i British Shorthair.

Dopo aver conosciuto Luca un paio di anni fa abbiamo fatto amicizia e iniziato con lui un percorso di pet therapy di sei mesi– racconta Denise La Bella dell’allevamento ‘British in Rome’ – così lui si è innamorato follemente del nostro Pablo, british shorthair di sei anni, praticamente un amore a prima vista. Luca venne a casa nostra a passare del tempo con Pablo, ‘Pablone’ per gli amici, dapprima anche con i suoi genitori, poi siamo passati allo step successivo, solo con me e il gatto, e alla fine li abbiamo anche lasciati soli. Il feeling tra Luca e Pablone– continua Denice – è sempre aumentato, li abbiamo anche trovati addormentati insieme sul letto. Poi, durante la crescita di una cucciolata, tra Luca e Bobo, gattino con un occhio azzurro e l’altro arancione, è nata un’amicizia speciale. Sembrava quasi un segno del destino, una diversità che ha fatto nascere un forte feeling reciproco: a soli quaranta giorni, il piccolissimo Bobo si è arrampicato sulle spalle di Luca perché lo aveva scelto. Alla fine glielo abbiamo donato e lui, che non parla mai, è riuscito a dirci ‘grazie’, io mi sono commossa tanto, è una gioia che non ha prezzo”.

Luca è migliorato tantissimo grazie al suo nuovo amico che non lo lascia mai, neanche quando ha le crisi epilettiche, anzi, proprio in quei momenti il gatto, che ora ha due anni, sembra capirlo.

Bobo continua a restare aggrappato alle sue gambe anche durante le crisi epilettiche– continua Denise – e lo aiuta a calmarsi, sta sempre insieme a lui”.

Per noi non valgono trofei o riconoscimenti– conclude il marito Roberto Greci – le vere soddisfazioni sono queste, vedere grazie ai nostri gatti coi quali pratichiamo pet therapy la gioia negli occhi di un bimbo in difficoltà e la speranza in quelli dei suoi genitori”.

Mentre Cristian e Katia de Santis raccontano del magico incontro tra Gabriel, il loro bambino affetto dalla stessa malattia di Luca, al quale, sette anni fa venne affiancata Shakira, bellissima gattina di razza Ragdoll (specie felina ufficialmente considerata specifica per la pet therapy, proprio per la sua docilità e arrendevolezza, tanto da venire adoperata come supporto terapeutico in diverse patologie, soprattutto di bambini e anziani). Dopo una settimana esatta che la gattina era entrata a far parte della famiglia, interagendo continuamente con il bambino che all’epoca vocalizzava soltanto, questi ha costruito la sua prima frase di senso compiuto in italiano perfetto. Da quel momento in poi Gabriel non ha più smesso di parlare. Oggi Gabriel ha undici anni e Shakira sette, i progressi del bambino sono evidenti e inarrestabili e i due sono inseparabili, proprio come fratelli.

Le storie di Pablo, Shakira e di tanti altri amici pelosi ci insegnano che dietro questi gatti così eleganti e superbi e a tanti allevatori ci sono anche storie di vita cariche di sentimento e positività– racconta Gianluca Guarino, organizzatore del SuperCat Show – Quest’anno il pubblico ha mostrato grande attenzione per i British e gli Abissini, oltre che  per i soliti da sempre amati Maine Coon, Persiani, e Ragdoll. Le adozioni dei gatti sfortunati dell’Arca onlus sono andate alla grande e già una decina hanno trovato casa. Il pubblico ha risposto sempre più con maggiore entusiasmo a questa manifestazione che cresce ogni anno. Così, per la prima volta, l’anno prossimo il SuperCat Show sbarcherà a Milano, nel centro della città”.

Quindi tutti pronti, gattofili e micio dipendenti, per la prossima kermesse felina, il 2 e 3 marzo a Milano, per celebrare Sua Maestà il Gatto.