La sede di Vigili del Fuoco Volontari di Mirano (VE) in Via Petrarca ha aperto le sue porte, lo scorso 4 Dicembre, in occasione della festività di Santa Barbara, Protettrice del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per una serie di dimostrazioni del lavoro che svolgono.

A dispetto delle condizioni climatiche, non proprio ideali, la cittadinanza è accorsa in massa per trascorrere un pomeriggio tra giochi e simulazioni di intervento.

A fare da conduttore, il Vigile del Fuoco Esperto Lorenzo Cassarà che, con la sua verve, oltre a coinvolgere il pubblico, ha illustrato le varie tipologie di intervento che sono state simulate.

Presente anche il Sindaco del Comune di Mirano, Tiziano Baggio, che nel suo saluto introduttivo ha elogiato sia il lavoro dei Vigili del Fuoco che l’importanza di avere la presenza dei circa quaranta volontari all’interno del territorio comunale che intervengono in caso di emergenza, oltre che nel comune di Mirano, anche nei territori comunali di Santa Maria di Sala, Salzano, Spinea, Scorzè e Noale.

Sono stati effettuati, infatti, circa duecento interventi quest’anno da parte dei Volontari di Mirano che, voglio ricordare, hanno tutti un loro lavoro ma, non di meno, hanno deciso di mettere a disposizione della comunità il loro tempo libero.

Giuseppe Sifanu, Ispettore dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Venezia, da cui dipende il distaccamento dei Volontari di Mirano, nel suo saluto iniziale, ha sottolineato come tutti, da bambini, abbiano desiderato diventare Vigile del Fuoco, ed i Volontari della sede di Mirano sono riusciti a realizzare il loro sogno ma solo dopo un intensivo corso di addestramento che permette loro di operare con efficienza ed in massima sicurezza a prescindere dall’evento emergenziale.

L’edizione di quest’anno di “Caserma Aperta”, dopo che a causa della pandemia da SARS-CoV-2 per due anni non si era potuta organizzare, si è arricchita della presenza dell’autoscala appositamente convenuta dal Comando Provinciale di Venezia; tutti, adulti e bambini con il naso all’insù per vedere il cestello che ha raggiunto i trenta metri di altezza con la massima estensione della scala.

Molta curiosità ha suscitato l’abbigliamento dei Vigili del Fuoco, diverso per tipologia di specializzazione: abbiamo visto quello classico con il Nomex e l’autorespiratore, quello del nucleo USAR (Urban Search and Rescue), quello del personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), quello NBCR (Nucleo Biologico Chimico Radiologico), uno scafandro davvero particolare che protegge l’operatore poi l’ATP specializzato in interventi in ambiente acquatico e, forse, il più amato dai bambini, la presenza di Marylin, il cane del Nucleo Cinofilo assieme al suo istruttore Andrea.

Le dimostrazioni sono iniziate con la scala italiana, in legno, che da sempre compagna di lavoro dei Vigili del Fuoco, composta da quattro pezzi separati che si incastrano uno sull’altro.

Il peso complessivo della scala è di 55 Kg, gli staggi sono realizzati in legno di abete mentre i pioli sono in frassino oppure robinia.

Raggiunge, una volta montata, la ragguardevole altezza di 10,33 metri; i suoi elementi sono contraddistinti dal nome: “pedone”, il primo elemento, ossia la base, che pesa 15Kg come i due elementi centrali, mentre l’elemento finale è denominato “cimetta” del peso di 10Kg.

La dimostrazione successiva ha visto la simulazione della ricerca di una persona da parte del Nucleo Cinofilo con l’ausilio del cane Marylin.

A seguire l’arrivo dell’APS per la simulazione di spegnimento di un incendio all’interno di una abitazione con l’estrazione di una persona bloccata all’interno dello stabile a causa delle fiamme e del fumo.

La cosa che forse non tutti sanno è che al termine di ogni intervento di soccorso, tutta l’attrezzatura utilizzata viene ripristinata e controllata al fine di verificarne la piena operatività ed essere sempre pronta, e disponibile, per l’intervento successivo.

Il “camion” dei Vigili del fuoco, l’APS (Auto Pompa Serbatoio) è davvero un gigante, i Volontari di Mirano hanno a disposizione un Mercedes Benz con allestimento BAI antincendi immatricolato nel 2005; ha una Tara di 12.230 Kg, un carico utile di 5.770 Kg ed un peso totale a terra ammesso di 18.000 Kg, le dimensioni sono altrettanto ragguardevoli: è lungo 7,725 m, largo 2,5 m ed alto 3,310 m; è spinto da un motore diesel di 11.946 cc che sviluppa una potenza di 410 CV e può raggiungere la velocità massima di 105 Km/m che gli permette di trasportare, nei suoi serbatoi, 4050 Litri di acqua e 250 Litri di schiumogeno.

La dimostrazione della corretta metodologia per lo spegnimento di un incendio mediante l’uso di un estintore a CO2 al quale ha fatto seguito il coinvolgimento di una persona del pubblico che ha così avuto l’opportunità di provare in prima persona, ancorché in un ambiente controllato e confinato, con cosa si devono misurare i Vigili del Fuoco.

Alla sig.ra Leila è stata fatta indossare l’attrezzatura di protezione completa dei Vigili del Fuoco e, sotto l’attenta e costante supervisione di uno degli operatori, si è cimentata lei stessa nell’ operazione di spegnimento dell’incendio.

Ai nostri microfoni, ancora palesemente emozionata dall’esperienza, ci ha descritto la gamma delle sensazioni provate mentre effettuava il suo “intervento”.

Le dimostrazioni sono proseguite con lo spegnimento di una bombola di gas, una di quelle che si possono trovare normalmente in casa, incendiata e fatta rotolare giù da un piano inclinato sempre in massima sicurezza. Una dimostrazione, quest’ultima, con un notevole impatto visivo e che ha propagato anche una discreta, se pur circoscritta, ondata di calore che fatico ad immaginare come possa essere stata avvertita dai due operatori nelle immediate vicinanze, intervenuti per neutralizzarla. Come ho detto poc’anzi, proprio a fronte dell’elevata spettacolarità, a gran voce il pubblico ha richiesto più volte il “bis” della dimostrazione.

L’ultima dimostrazione ha visto impegnata congiuntamente l’autoscala ed il Nucleo Cinofilo; Marylin ed Andrea, che nel frattempo avevano guadagnato il tetto dell’APS, si sono imbragati al cestello dell’autoscala che li ha sollevati, e compiendo una parabola sopra tutto il piazzale della caserma, sono stati depositati delicatamente a terra per simulare un intervento in un luogo difficilmente raggiungibile come, ad esempio nel caso di eventi sismici.

Sia l’operatore che il suo cane sono sembrati, durante tutta la simulazione, essere completamente a proprio agio nonostante fossero sospesi ad una discreta altezza da terra, sintomo questo dell’intenso e continuo addestramento nonché dell’elevato livello di affiatamento fra l’operatore ed il proprio cane.

Sulle note del Canto degli Italiani, l’Inno di Mameli, dalla cima del castello di manovra si sono calati due operatori che con tecniche SAF hanno srotolato, durante la discesa, un enorme tricolore e che ha segnato la chiusura della “parte istituzionale” della manifestazione.

Visto l’approssimarsi delle festività Natalizie, per la gioia di tutti i bambini, l’APS dei Vigili del Fuoco a sirene spiegate, ha condotto Babbo Natale sul piazzale della caserma che dopo essersi seduto è stato raggiunto dai tutti i piccoli spettatori ai quali ha distribuito dei dolciumi.

In una sala laterale della caserma di Via Petrarca è stata allestita anche una mostra di fregi e modellini oltre che la consueta distribuzione di gadget e del Calendario 2023; uno spettacolo pirotecnico, sempre dalla sommità del castello di manovra, ha chiuso l’edizione di quest’anno mentre ai partecipanti venivano offerte bevande calde.

In conclusione, una manifestazione davvero ben riuscita, ottimamente organizzata dai Vigili del Fuoco Volontari di Mirano e notevolmente apprezzata e partecipata dalla cittadinanza.

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Michela Cossidente

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