In queste ore sta circolando una notizia che, se confermata, è di una gravità assoluta. La cooperativa che gestisce più della metà di tutte le postazioni di salvataggio presenti nelle spiagge libere di Roma Capitale non è stata ancora pagata per il servizio svolto nonostante la fattura sia stata regolarmente emessa il 30 Giugno. Una situazione gravissima che non può di certo passare sotto silenzio. Sotto quegli ombrelloni rossi ci sono persone che, oltre a garantire la sicurezza e l’assistenza in mare ai cittadini, hanno sulle spalle mutui da pagare, bollette, e famiglie da mantenere. E’ inaccettabile che l’Amministrazione non abbia ancora provveduto al pagamento di quanto dovuto abbandonando di fatto questi lavoratori al loro destino. Gli Assessori Municipali e Capitolini chiariscano e intervengano immediatamente non solo per scongiurare una eventuale protesta dei bagnini proprio nel giorno di Ferragosto, protesta che potrebbe avere delle ripercussioni pesanti proprio su questi stessi lavoratori lasciati soli e costretti ad ipotizzare proteste estreme, ma per sanare una autentica ingiustizia che non può essere tollerata. I lavoratori vanno pagati, senza se e senza ma, lasciarli in questa situazione non è solo immorale ma testimonia, per l’ennesima volta, quanto da uno a dieci questa Amministrazione ha a cuore le spiagge libere di Roma Capitale: zero. Mentre nelle spiagge in concessione, nei famosi stabilimenti balneari, trionfa l’evasione fiscale, contributiva e lo sfruttamento del lavoro nero così come testimoniano una recente inchiesta dalla CGIL e il sequestro operato dalla Guardia di Finanza di quasi un milione di euro al concessionario dello Stabilimento Battistini per frode allo Stato, cosa fa questa Amministrazione? chiude beatamente gli occhi su quanto accade nelle concessioni e si permette pure di non pagare il servizio di salvamento sulle spiagge libere alla cooperativa vincitrice del bando mentre però sperpera una barca di soldi pubblici per la spiaggi finta a Ponte Marconi. Bell’esempio di legalità e di cambiamento. Ad ogni modo c’è un unico modo per migliorare i servizi, garantire i lavoratori e risparmiare soldi pubblici: finirla una volta e per tutte con le esternalizzazioni dei servizi ed assumere direttamente i lavoratori come dipendenti pubblici, in questo caso Comunali. Consigliamo agli Assessori competenti, Municipali e Capitolini, di provare, se vogliono, a non incassare lo stipendio per un paio di mesi. In questo modo, dopo questa esperienza di vita reale, saranno più credibili quando cercheranno di spiegare ai lavoratori perchè, dopo tutte queste settimane, ancora non hanno ricevuto quanto dovuto.
Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio