Ma quali priorità e criteri sono stati adottati per organizzare i lavori di rifacimento marciapiedi ?

Da parecchie settimane è aperto il cantiere, ad oggi deserto, per il rifacimento del marciapiede su Via Mar dei Caraibi ad Ostia Lido anzi, di una parte del marciapiede visto che l’area cantiere delimitata da un reticolato include solamente una porzione di marciapiede e non tutta la tratta. Al netto di questa osservazione, c’è da aggiungere che i lavori sono apparentemente fermi visto che il cantiere risulta essere privo di operai impegnati nel lavoro di rifacimento. Ci chiediamo se questa sosta non sia dovuta alla mancata potatura e manutenzione degli oleandri, degli arbusti e dei pini, di competenza del gestore dell’impianto sportivo Stadio Pasquale Giannattasio, che “insistono” sul tratto di marciapiede in questione. La convenzione per la gestione dell’impianto sportivo, nonostante sia scaduta da alcuni anni,  prevede che l’onere della manutenzione del verde sia a carico del gestore con le conseguenze che possiamo ben immaginare. Fra poche settimane quando riapriranno le scuole, ed in quel tratto c’è un importante plesso scolastico, se il cantiere non terminerà in fretta la ristrutturazione del marciapiede ci sarà un autentico caos dovuto all’intenso transito di veicoli, soprattutto nelle ore di ingresso e uscita dal plesso, con un conseguente aumento del rischio incidenti. E’ curioso poi notare come l’appalto di rifacimento dei marciapiedi preveda lavori in contemporanea su un tratto di Via di Acilia e un tratto di Via Prato Cornelio, sempre ad Acilia. Ma non era più economico e sensato concentrare uomini e mezzi su aree prossime senza spalmare contemporaneamente questi cantieri, con evidenti perdite di tempo e soldi pubblici, a parecchi chilometri l’uno dall’altro? Non era più sensato iniziare un lavoro di ristrutturazione, terminarlo, e poi spostarsi altrove ed iniziare un nuovo cantiere? Eppure non serve uno studio costi/benefici per capirlo.  Facciamo inoltre notare che se il marciapiede di Via Mar dei Caraibi non gode ottima salute, anche il tratto su Via Mar Rosso non se la passa meglio e forse era più logico prevedere degli interventi continui di rifacimento e non a spot, un pezzetto per volta, così come sono stati previsti e avviati. Lo stesso ragionamento vale per gli interventi contingentati su Via di Acilia e Via Prato Cornelio i quali dovevano essere inseriti in un quadro più completo di rifacimenti e ristrutturazioni urbane. Non c’è solo il tema del risparmio e delle priorità ma anche quello dell’organizzazione del lavoro, un tema fondamentale per ottimizzare risorse e accelerare efficacemente la chiusura dei cantieri. Il cantiere in questione è iniziato formalmente il 18 luglio e la durata prevista dei lavori è di 180 giorni, sei mesi per poche centinaia di metri di marciapiede, per una spesa di quasi 800 mila euro. Organizzando efficacemente i lavori, adottando quindi dei criteri per ottimizzare le risorse, si poteva spendere meno e chiudere i cantieri sicuramente prima dei sei mesi previsti evitando le ripercussioni che inevitabilmente fra poche settimane ci saranno. Su questo l’Assessore Bollini dovrebbe riferire in aula spiegando quali criteri e quali priorità sono state adottate per il rifacimento dei marciapiedi nel Municipio X di Roma Capitale.

Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio