Guasti. Disagi. Disservizi. Ascensori guasti da anni. Degrado. Sono alcune delle parole chiave che emergono con prepotenza ogni volta si digitano su google 3 parole: linea Roma Lido. Una linea che ogni anno vince, giustamente aggiungiamo, il premio Caronte come una delle peggiori linee pendolari italiane. Una linea che tutti, a parole, dicono di voler riqualificare e rilanciare ma poi nei fatti non si riesce a produrre alcun risultato accettabile. Lavori iniziati e mai terminati, come nel caso di Acilia Sud, manutenzioni che seguono i guasti e non li precedono mai, ascensori rotti da anni all’interno delle stazioni, come accade nella fermata di Castel Fusano, sottostazioni per l’aumento dei treni circolanti pronte ma mai collaudate, investimenti promessi e mai messi in pratica. Questa è la Roma Lido, una carcassa spolpata da una gestione che nella migliore delle ipotesi si è macchiata di inefficacia. C’è un disegno innegabile, promosso anche dalla maggioranza capitolina a 5 stelle, che prevede con scientificità il “sabotaggio” economico e gestionale delle aziende municipalizzate o sotto il controllo diretto del Comune di Roma, come per la linea Roma Lido, al fine di promuoverne indirettamente la privatizzazione ineludibile. Noi diciamo con forza NO. Non accettiamo di scivolare su questo piano inclinato che porta il patrimonio pubblico nelle fauci privatizzatrici che hanno come unico obbiettivo il profitto e non la qualità del servizio. Noi diciamo con forza che la Roma Lido, di proprietà della Regione Lazio ma affidata ad ATAC che vi opera in qualità sia di gestore dell’infrastruttura sia di impresa ferroviaria, deve rimanere pubblica e sotto il controllo dell’amministrazione pubblica. La trasformazione in metropolitana è possibile ma non può fermarsi alle intenzioni e deve concretizzarsi con dei fatti. E’ necessario un piano di rilancio e di riqualificazione complessiva della linea, un piano che preveda anche interventi all’interno delle stazioni al fine di migliorarne la fruibilità e che preveda il collaudo delle sottostazioni al fine di aumentare il numero dei treni contemporaneamente circolanti. Se i privati possono ghiottamente trarre profitto dalla linea Roma Lido non riusciamo a comprendere per quale assurda ragione l’amministrazione pubblica non può essere altrettanto efficace nel gestire la linea. Lo ribadiremo con forza anche all’assemblea in programma oggi, promossa dal Comitato Pendolari. Subito dopo andremo al Pantheon per partecipare alla fiaccolata a sostegno del popolo curdo e chiedere l’immediato cessate il fuoco. Chiederemo a tutti di fare lo stesso perchè dinnanzi al dramma umanitario non possiamo fare finta che ciò che sta accadendo non riguarda anche noi, non riguarda anche le nostre coscienze.

Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio