L’unico corto italiano in concorso a Venezia 76, vincitore del Premio Zavattini 2018-2019, in prima proiezione pubblica nazionale! Il corto sarà abbinato al lungometraggio “Cercando Valentina” di Giancarlo Soldi.

Sarà il Cinema Farnese di Roma ad ospitare, in prima nazionale dopo la 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, l’unico corto italiano in concorso selezionato a Venezia, nell’ambito della sezione “Orizzonti”.

SUPEREROI SENZA SUPERPOTERI di Beatrice Baldacci, sviluppato e realizzato nell’ambito del percorso di formazione del Premio Zavattini, e tra i vincitori dell’edizione 2018/19, verrà proiettato martedì 17 settembre alle ore 21:30 nella sala della Capitale, alla presenza della regista, del direttore del Premio Zavattini Antonio Medici, e dello staff dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, primario promotore del Premio. Il corto sarà abbinato al film Cercando Valentina di Giancarlo Soldi.

L’opera è il frutto della rielaborazione personale del rapporto tra l’autrice e sua madre, ammalatasi durante la sua infanzia. Il racconto è condotto attraverso delle vecchie VHS in cui erano registrati filmini di famiglia. Nonostante il tempo le abbia consumate e rovinate, la ricerca di una dimensione di conforto sembra possibile.

 

Supereroi senza superpoteri, che a Venezia 76 si è aggiudicato il Premio FEDIC, è un esempio significativo di come il riuso creativo dei materiali d’archivio possa essere all’origine di una creatività filmica incisiva e, in questo caso, doppiamente originale poiché delicatamente autobiografica.

 

Il corto è prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico nell’ambito del “Premio Zavattini – Unarchive” sostenuto dalla Siae e dal MiBACT, attraverso il bando “Sillumina”, e dalla Regione Lazio, e realizzato in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. È distribuito da Elenfant Film.

 Martedì 17 settembre 2019 – ore 21,30

 

Cinema Farnese
Campo de’ Fiori 56, 00186 Roma

 

Ingresso: € 7 (intero), € 6 (ridotto)

 

E’ online il bando relativo alla nuova edizione del Premio Zavattini (2019/2020), consultabile al sito http://premiozavattini.it/

SUPEREROI SENZA SUPERPOTERI
scritto e diretto da Beatrice Baldacci
con: Beatrice Baldacci, Alessandra De Bonis, Teresa Del Pozzo
prodotto da Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio E Democratico
con il sostegno di: SIAE e MIBACT
in collaborazione con: Regione Lazio, Istituto Luce Cinecitta’
distribuito da Elenfant Distribution
montaggio: Isabella Guglielmi
montaggio del suono: Francesco Murano
missaggio: Fabio Chiossi
supervisione del progetto: Luca Onorati
Grafiche e contenuti: Beatrice Baldacci
Grafica Pressbook: Marino Spitoni (RrO)
DCP: Corrado Iuvara Post Production
Sottotitoli: Mario Grassi
Organizzazione: Antonio Medici Paola Scarnati
Produzione: Luca Ricciardi, Aurora Palandrani, Matteo Angelici
Durata: 13 minuti
Produzione: ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
resp. Luca Ricciardi: ricciardi@aamod.it
Distribuzione: ELENFANT DISTRIBUTION (www.elenfantdistribution.com)
resp. Adam Selo: +39-346-2472176 – adamselo@gmail.com

SINOSSI
Qualcuno inserisce una VHS in un videoregistratore.
La cassetta va in play, sullo schermo compaiono immagini di ogni tipo. Le immagini sono rovinate, spesso indecifrabili. Sono i ricordi d’ infanzia di Beatrice. Come le VHS inevitabilmente rovinate dal tempo, allo stesso modo lo sono i suoi ricordi d’infanzia. Inizia così un percorso di elaborazione personale in cui rivive il rapporto con la madre malata. La ricerca è faticosa, le immagini si mischiano e si ricompongono assumendo significati del tutto nuovi. Grazie a questa dolorosa ricerca, ricostruisce la propria narrazione più intima per ritrovare ciò che aveva perduto.

NOTE DI REGIA
I ricordi e il nostro odore personale sono una parte fondamentale della nostra identità, da custodire gelosamente.
Questi elementi, però, pur essendo molto distanti tra loro, hanno una caratteristica in comune: sono evanescenti. Spesso scompaiono o vengono cancellati.
In Supereroi senza superpoteri ho utilizzato un mezzo che nel corso del tempo ci ha permesso di imprimere in un oggetto fisico i momenti della nostra vita: le VHS. Anche queste, però, sono un mezzo instabile per custodire una cosa così preziosa, perché anche esse sono schiave del tempo. Si rovinano, si deformano e si sovrascrivono. Un giorno andando a trovare mia madre in ospedale l’abbracciai e mi accorsi che non riuscivo più a sentire il suo odore. Questa sensazione mi catapultò in una condizione di disorientamento ed angoscia. Mi resi conto di ciò che stavo perdendo. Iniziai a cercare tra i miei ricordi una dimensione di conforto legata all’infanzia. Trovai delle vecchie VHS di mia madre, erano vive e forti ma consumate dal tempo. Quella scoperta mi mise di fronte ad una serie di emozioni che non immaginavo potessi provare. Mettere in play la videocassetta e vedere il mio viso da bambina che mi guardava insieme a quello di mia madre, mi trascinò in un mondo ormai lontano da me. Quelle VHS erano confuse nascondevano pezzi della mia memoria. Sembrava che le immagini mi spingessero a ricercare qualcosa che avevo dimenticato.

Beatrice Baldacci nasce a Città di Castello nel 1993.

Dopo aver svolto un anno di studi in Scienze e tecniche psicologiche presso l’Università di Padova, nel 2014 si iscrive al corso di cinema della Rome University of Fine Arts (RUFA), dove realizza il progetto fotografico “Mi trovo dove voglio” che viene esposto presso il Palazzo Ducale di Genova. Nel 2015 frequenta l’accademia seguendo corsi di regia, cinematografia e direzione della fotografia con i docenti Daniele Ciprì e Fabio Mollo. Lo stesso anno in occasione del 48 Hours Film Project vince il premio per miglior fotografia. Nel 2017 si laurea con lode presentando il cortometraggio “Corvus Corax” che vince numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2018 frequenta il corso base di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia con docente Claudio Cupellini realizzando il cortometraggio “Attenti al Cane!” Vince il Premio Zavattini 2019 durante il quale realizza il documentario autobiografico “Supereroi senza superpoteri”.